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EON
ews
n.
568
-
ottobre
2013
22
una valutazione sul modo di
pensare dei probabili com-
pratori di un nuovo prodot-
to e l’ha battezzata con il
nome di “modello di Kano”.
In pratica, Kano suggerisce
di valutare la soddisfazione
dell’utente classificando nei
cinque livelli di gradimento
denominati “Attractive Qua-
lity”, “One-dimensional Qua-
lity”, “Must-be Quality”, “In-
different Quality” e “Reverse
Quality” i quattro attributi
principali nei quali si posso-
no identificare le funziona-
lità ossia le caratteristiche
peculiari dei prodotti e cioè
“Threshold Attributes”, “Per-
formance Attributes”, Unne-
cessary Attributes” e “Exci-
tement Attributes”. Si tratta,
dunque, di una classifica-
zione strutturata da redige-
re meticolosamente su tutti
i prodotti in modo tale da
ricavare una base
dati storica capace
di descrivere per
ognuno degli attri-
buti caratteristici
delle funzionalità
dei prodotti il gra-
dimento ottenuto
in passato e la sua
probabile tendenza
evolutiva.
Disponendo di una
completa base dati
di valutazioni sulle
singole funzionali-
tà implementate in
un’ampia varietà
di prodotti già sul
mercato allora nel
momento di pro-
gettare un nuovo
prodotto il modello
di Kano permette
di ricavare una sti-
ma che può servire
come indicazione
di riferimento du-
rante il progetto e
il ciclo di sviluppo
e questo è possi-
bile anche se si tratta di un
prodotto del tutto privo di
precedenti generazioni cui
fare riferimento per decide-
re come migliorare le carat-
teristiche e le prestazioni.
Tutto ciò che deve fare il
progettista per decidere se
e come implementare una
funzionalità in un nuovo
prodotto è andare a leggere
la base dati per conoscere
il gradimento riscontrato da
quella stessa funzionalità
negli altri prodotti dov’è già
stata implementata anche
se si tratta di applicazioni
completamente diverse.
Una stima
che evolve nel tempo
Kano spiega dettaglia-
tamente la sua classifica-
zione del gradimento degli
utilizzatori strutturandola
in attributi funzionali e li-
velli di qualità. In pratica,
Threshold, “soglia”, è una
caratteristica che l’utente
pretende sia implementata
anche se non l’ha mai usa-
ta e anche se non la cono-
sce nemmeno. Si tratta di
prestazioni fondamentali di
cui l’utente non si accorge
a meno che non funzionino
e perciò non contribuisco-
no mai alla sua soddisfa-
zione nei riguardi del pro-
dotto ma sono severissime
sulla sua insoddisfazione.
Performance, “prestazione”,
è una caratteristica che l’u-
tente conosce bene perché
la utilizza quotidianamente
e perciò la pretende di se-
rie in tutti i prodotti ma non
la considera sufficiente per
spostare il suo gradimento
da un prodotto a un altro.
Di conseguenza il proget-
tista non può mai conside-
rarla abbastanza importante
per ottenere un significativo
vantaggio competitivo. L’at-
tributo Unnecessary con-
traddistingue le funzionalità
che l’utente non vuole per-
ché non gli piacciono e vi si
è trovato a disagio ed è per-
ciò ovvio che il progettista
C
ome si fa a decidere in
che modo caratterizzare il
progetto di un nuovo pro-
dotto scegliendo fra tante
funzioni disponibili quelle
che piaceranno di più agli
utilizzatori finali? Come va-
lutare quali funzioni saranno
considerate assolutamente
indispensabili dagli utilizza-
tori e quali saranno ritenute
superflue? Come riuscire
a non deludere i probabili
clienti? Per molti moderni
sistemi elettronici non solo
consumer ma anche indu-
striali o medicali è ben dif-
ficile rispondere a queste
domande senza ricorrere
ad approfondite ricerche di
mercato. In molti casi può
bastare la sensibilità del
progettista ma quando si
tratta di lanciare un prodot-
to del tutto nuovo allora è
meglio farsi almeno un’idea
delle sue probabilità di suc-
cesso usando una tecnica
di previsione più analitica.
Nel 1980 Noriaki Kano, pro-
fessore emerito della
,
ha
sviluppato una teoria sull’ar-
gomento grazie alla quale
è possibile costruirsi con
soddisfacente affidabilità
T
ecnologie
Come progettare prodotti
di successo:
il modello di Kano
Il modello di Kano consente
di stimare le aspettative
degli utilizzatori nei riguardi
delle funzionalità dei prodotti
e prevedere quali possono
contribuire a determinarne il
successo o l’insuccesso
L
ucio
P
ellizzari
Fig. 1 – Secondo
il modello di Kano
alcune funzionalità
considerate
“eccitanti” al
loro debutto sul
mercato con
il passare del
tempo diventano
necessarie e poi
fondamentali e
di conseguenza
cambia il loro
contributo alla
soddisfazione
dell’utente
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