Mentor Graphics innova i sistemi di guida autonoma
La piattaforma DRS360, annunciata oggi, centralizza la fusione ed elaborazione dei dati dei sensori, riducendo costi, complessità e latenza nei veicoli di Livello 5, in grado di eliminare totalmente, in qualunque condizione, la necessità di intervento umano
A pochi giorni dalla finalizzazione della sua acquisizione da parte di Siemens, Mentor Graphics ha annunciato ufficialmente lo scorso 4 aprile l’introduzione sul mercato della piattaforma DRS360, una soluzione completa per lo sviluppo di sistemi di guida autonoma. La piattaforma, chiarisce subito Mentor, adotta un approccio architetturale in netta controtendenza rispetto alle convenzionali modalità di progettazione dei sistemi ADAS (advanced driver assistance systems), in cui di solito è prevista la realizzazione, a livello di sistema, di un’architettura distribuita di elaborazione dati. In questi anni, tale architettura è servita a supportare lo sviluppo nelle auto di nuovi sensori, funzionalità e automazione, ma il problema è che la domanda di una capacità di elaborazione sempre maggiore ha fatto crescere anche la complessità, e il numero di ECU (electronic control unit) integrate nelle reti di comunicazione del veicolo.
La piattaforma DRS360 punta a risolvere questo problema fondamentale, adottando una tecnologia in grado di catturare, fondere e utilizzare i dati grezzi dei sensori in tempo reale, raccogliendoli da un’ampia varietà di sistemi di rilevamento, che spaziano dai radar, ai LIDAR (light detection and ranging), ai sistemi di visione e altre tipologie di sensori. In tal modo, spiega Mentor, DRS360 permette di ottenere notevoli miglioramenti nella riduzione della latenza, nella precisione dei rilevamenti e nell’efficienza globale del sistema, così come richiesto ai veicoli autonomi di Livello 5 (automazione completa) secondo le specifiche di SAE International.
Nelle auto attuali si possono tranquillamente superare le 100 ECU, spiega Amin Kashi, director ADAS & AD di Mentor Graphics Automotive, molte delle quali sono abbastanza sofisticate: questa situazione sta diventando ingestibile e porta all’esigenza di consolidare le unità di elaborazione, sia per rispettare le normative di settore, sia per ridurre i costi delle attuali soluzioni, e aumentare l’efficienza e le prestazioni dei sistemi.
La soluzione DRS360, precisa Mentor, è sviluppata in collaborazione con fornitori di primo piano nel mondo dei sensori e adotta innovativi ‘raw data sensors’. Questi ultimi raccolgono i dati grezzi e li trasmettono direttamente, senza preventivo filtraggio, a una unità centrale di elaborazione (CPU), dove sono fusi in tempo reale, eliminando i tipici inconvenienti di consumo, costi e dimensioni che si hanno nelle architetture che eseguono attività di pre-elaborazione dati a livello dei microcontrollori nei vari nodi sensori. I benefici di DRS360 si misurano in termini di prestazioni real-time, significative riduzioni di costo e complessità del sistema, e possibilità di accesso immediato alla totalità dei dati catturati dai sensori, che forniscono un modello ad alta risoluzione dell’ambiente del veicolo e delle condizioni di guida.
La soluzione DRS360 è ingegnerizzata per la produzione, e soddisfa i requisiti termici, di emissioni, sicurezza fisica (safety), costi e potenza richiesti per l’implementazione in sistemi conformi ISO 26262 ASIL D.
Giorgio Fusari
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