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P
er lo sviluppo del progetto
di un prodotto finale i gruppi
di progettazione che ope-
rano all’interno degli OEM
tendono ora a collaborare
con terze parti, comprese
società di progettazione (de-
sign house) indipendenti.
Ciò è dovuto a parecchi fat-
tori: la costante riduzione
del time-to-market,
il sempre maggiore
livello di specializ-
zazione del progetto
elettronico, la ne-
cessità di integrare
tecnologie di comu-
nicazione in prodotti
che in precedenza
operavano in moda-
lità autonoma. Alle
design house indi-
pendenti che hanno svilup-
pato competenze nel settore
della radiofrequenza (RF),
per esempio, viene molto
spesso chiesto di aggiunge-
re funzioni di comunicazione
wireless a prodotti industriali
che necessitano di una nuo-
va interfaccia M2M.
Per queste design house, e
anche per singoli consulenti,
l’accesso alle informazioni
più recenti e alle risorse di
sviluppo è sempre stato dif-
ficoltoso, così come lo è la
verifica del pagamento delle
royalty a loro dovute da par-
te dei clienti OEM. Si tratta
di una realtà molto etero-
genea, che spazia da entità
formate da una sola persona
ad aziende con centinaia di
impiegati, capaci di fornire
un’ampia gamma di servizi e
di assolvere numerosi com-
piti e che spesso si rivolgono
esclusivamente a mercati lo-
cali. Ciò ha reso più difficile,
per i produttori di componen-
ti e per coloro che
operano nella sup-
ply chain, la messa
a punto di sistemi in
grado di supporta-
re e comunicare in
modo efficace con
queste entità.
Di recente
ha
introdotto uno pro-
gramma che si pone l’ob-
biettivo di semplificare le
problematiche che le design
house devono affrontare nei
loro rapporti con i fornitori
di componenti. Denominata
Design Partner Programme,
questa iniziativa ha tre fina-
lità distinte:
Migliorare il flusso delle
informazioni tecniche verso
le design house.
Fornire l’accesso, a titolo
gratuito, a schede di sviluppo
e tool per il supporto di pro-
getti specifici.
Eseguire il tracciamento
(tracking) della produzione
per consentire alle design
house di semplificare il pro-
cesso di pagamento delle
royalty dovute.
Future Electronics ha idea-
to questo programma dopo
aver condotto esaustive ana-
lisi sulle problematiche che
devono affrontare i produttori
dei servizi di progettazione.
EON
ews
n.
577
-
luglio
/
agosto
2014
12
liane svolta fino ad oggi
da enti/agenzie pubbliche,
associazioni, quali inse-
gnamenti si possono trar-
re? Quali attività hanno
contribuito meglio al rag-
giungimento degli obiet-
tivi?
MASPERO:
La creazione di
più strette sinergie fra i di-
versi attori pubblici e privati
coinvolti nelle attività di inter-
nazionalizzazione è essen-
ziale per garantire un ade-
guato sostegno alle imprese
nei nuovi mercati. In questa
ottica ANIE nella realizza-
zione delle proprie iniziati-
ve all’estero ha consolidato
la collaborazione sia con le
principali Istituzioni italiane
competenti sui temi dell’in-
ternazionalizzazione (fra cui
ICE-Agenzia, Ministero dello
sviluppo economico) sia con
gli interlocutori esteri dei sin-
goli Paesi target.
EONEWS:
Come ritenete
debba essere impostato
oggi un supporto efficace
alla internazionalizzazione
delle imprese?
MASPERO:
Dall’esperien-
za maturata negli ultimi anni
ritengo che la promozione
delle tecnologie del Made
in Italy in un’ottica di filiera
costituisca un importante
valore aggiunto a sostegno
delle strategie di internazio-
nalizzazione delle imprese,
in quanto permette di dare
evidenza al fatto che i set-
tori manifatturieri del nostro
Paese dispongono di una
capacità tecnologica d’avan-
guardia.
EONEWS:
Quale ruolo as-
segnare alla formazione
imprenditoriale all’interna-
zionalizzazione?
MASPERO:
Ritengo che il
ruolo della formazione sia
fondamentale nell’approccio
ai mercati esteri. A questo
riguardo ANIE ha realizzato
mirati seminari di formazione
specialistica per l’internazio-
nalizzazione, rivolti in parti-
colare alla figura dell’export
manager che sta acquisen-
do un ruolo centrale all’in-
terno degli organigrammi
aziendali anche delle PMI.
EONEWS:
Come Federa-
zione, su quali tipi di azio-
ne puntate per essere più
efficaci nell’azione di so-
stegno alla globalizzazio-
ne delle imprese?
MASPERO:
Negli ultimi anni
ANIE ha rafforzato e diversi-
ficato le iniziative di interna-
zionalizzazione a sostegno
delle aziende elettrotecniche
ed elettroniche italiane. Que-
ste azioni si sono rivolte in
particolare a quei mercati
extra europei, che nonostan-
te la congiuntura avversa
hanno mantenuto tassi di
crescita sostenuti e maggio-
re ricettività alle tecnologie
italiane. Dal 2009 la nostra
Federazione ha realizzato
un totale di 16 missioni, 14
partecipazioni fieristiche e 5
workshop internazionali, a
cui hanno preso parte oltre
300 imprese.
EONEWS:
Come osserva-
tori attenti del mondo im-
prenditoriale italiano, quali
consigli vi sentite di dare
oggi alle PMI tecnologiche
che finora hanno resistito
alla crisi?
MASPERO:
L’impegno di
ANIE è rivolto all’individua-
zione di interventi di inter-
nazionalizzazione sempre
più mirati ai diversi mercati
(in particolare, partecipa-
zione in forma collettiva alle
più prestigiose manifesta-
zioni fieristiche settoriali e
missioni imprenditoriali di
prospezione commerciale).
Il mio consiglio oggi è quel-
lo di guardare all’evoluzione
dello scenario per poter co-
gliere le potenzialità offerte
dai mercati a più elevati in-
vestimenti infrastrutturali e
di seguire con attenzione la
nostra offerta di servizi.
R
eport
- D
istribuzione
Design Partner Program:
un supporto efficiente
per le design house
Un innovativo
programma messo
a punto da Future
Electronics permette
alle design house
indipendenti di
ottenere maggiori
informazioni e
migliori risorse di
progettazione
R
alph
B
uehler
segue da pag.11
Ralf Buehler,
managing
director di Future
Electronics EMEA
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