P
ur se rendono possibile il
lavoro e l’intrattenimento tra-
mite collegamenti wireless
alle reti di comunicazione,
smartphone, tablet e notebo-
ok dipendono ancora in lar-
ga parte da cavi e connettori
per la ricarica delle batterie.
Il ricorso allo standard USB
per aumentare la compatibi-
lità dei caricabatterie e la più
recente proposta di render-
ne il connettore simmetrico
per agevolare il collegamento
dei dispositivi non liberano gli
utenti dalla presenza dei fasti-
diosi cavi.
Una soluzione radicale per
avere dispositivi portatili com-
pletamente liberi da fili è rap-
presentata dal Wireless Po-
wer, una tecnologia tutt’altro
che nuova ma che finora ha
stentato a decollare.
Un recente studio di
“The
world market for Wireless Po-
wer”, stima che nel 2013 siano
stati venduti solo 5 milioni di
caricabatterie senza fili e 21
milioni di ricevitori – una goc-
cia il rispetto al mare di dispo-
sitivi portatili che ne potrebbe-
ro fare uso.
I motivi di questa tiepida acco-
glienza sarebbero da ricercare
nella presenza di più standard
tra loro incompatibili e nella
scomodità di utilizzo di certe
soluzioni.
Nel campo dei caricatori sen-
za fili, tre sono le associazio-
ni di maggior peso:
,
che propone lo standard Qi
e annovera tra i suoi mem-
bri HTC, Motorola, Nokia e
Samsung;
che si appoggia
alla tecnologia Powermat e
conta tra gli altri sul suppor-
to di Blackberry, Flextronics,
Google, NEC, TI e, più di re-
cente, HTC, LG e Samsung; e
,
che spinge lo stan-
dard Rezence ed è guidata da
Qualcomm e Samsung.
Due eventi relativamente re-
centi promettono di avere un
impatto significativo sul futuro
del Wireless Power: WPC ha
deciso di modificare le speci-
fiche di Qi per accomodare un
approccio induttivo risonante
retrocompatibile con la so-
luzione induttiva proposta in
passato; A4WP e PMA hanno
annunciato di aver raggiunto
un accordo per rendere com-
patibili tra loro i propri prodotti,
riducendo così significativa-
mente la frammentazione del
mercato.
Alla luce di questi eventi, gli
analisti di IHS prevedono
un’accelerazione
repentina
nell’adozione delle soluzioni
di Wireless Power, già a par-
tire dall’anno prossimo. La
diffusione delle tecnologia ad
accoppiamento induttivo ri-
sonante sarà tale da farne la
scelta dominante a partire dal
2016.
Gli analisti di IHS prevedo-
no inoltre che entro la fine di
quest’anno i dispositivi in gra-
do di caricarsi senza fili saran-
no 50 milioni, ma diventeranno
900 milioni nel 2018, quando
il fatturato di trasmettitori e ri-
cevitori per caricatori senza fili
varrà ben 8,5 miliardi di dollari.
I primi segni di questo futu-
ro roseo si sono visti al
dove sono stati presen-
tati diversi modelli di telefoni
portatili e smartphone com-
patibili con un’alimentazione
senza fili e una pletora di ac-
cessori in grado di adattare i
modelli senza supporto nativo.
Caricabatterie senza fili hanno
fatto la loro timida comparsa
anche in campo automobili-
stico e persino Intel è scesa
in campo, annunciando allo
scorso
di Taipei
di voler produrre integrati
espressamente pensati per
l’alimentazione wireless di no-
tebook, tablet, smartphone e
altri dispositivi portatili. I pro-
totipi mostrati da Intel al Com-
putex si appoggiavano allo
standard ad accoppiamento
induttivo risonante Rezence di
A4WP.
A dare la maggiore spinta al
Wireless Power saranno però
con ogni probabilità i prodotti
della Wearable Electronics,
per loro natura poco adatti a
ospitare scomodi e antiestetici
connettori.
Dai 50 milioni di dispositivi
‘indossabili’ del 2013 si passe-
rà, secondo uno studio di ABI
Research, a 540 milioni nel
2018, molti dei quali esigeran-
no un’alimentazione senza fili,
agevolando cosi l’ingresso del
Wireless Power nel gotha del-
le tecnologie mainstream.
EON
ews
n.
577
-
luglio
/
agosto
2014
3
M
assimo
G
iussani
T
erza
P
agina
Dopo anni di presenza marginale sul mercato,
le tecnologie di ricarica senza fili
si apprestano a diventare mainstream
L’alba del
Wireless Power
Fonte:
IHS