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P
arola
alle
A
ziende
ATe
EON
ews
n.
566
- LUGLIO/AGOSTO 2013
D:
Qual è la sua opinione ri-
guardante l’andamento del
mercato (rallentamento, cre-
scita, forte incremento…)?
R:
Il mercato ATE si è consolida-
to negli ultimi 10 anni. Per rima-
nere competitivi in questo mer-
cato sono necessari continui e
importanti investimenti in ricerca
e sviluppo. Con oltre il 50% della
quota di mercato,
con-
tinua a investire oltre $300 milioni
in ricerca e sviluppo.
La contrazione del mercato è
dovuta a più ragioni, tra cui un
migliorato uso in produzione dei
sistemi esistenti, l’introduzione
di BIST e DFT. Riteniamo che
il mercato abbia raggiunto il mi-
nimo e che in prospettiva pos-
siamo attenderci un periodo di
crescita sostenuta.
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vostra
società sul breve/medio perio-
do per soddisfare al meglio le
richieste di questo mercato?
R:
Lavoriamo a stretto contat-
to con i nostri partner, tenendo
conto delle loro esigenze a lungo
termine nello sviluppo di nuovi
prodotti. Il nostro obiettivo è man-
tenere il vantaggio rispetto ai no-
stri concorrenti, continuando a
investire molto R&S.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie
(stipula di accordi/collabo-
razioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ri-
cerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R:
Continuiamo a sviluppare pro-
dotti che coprono l’intera gamma
delle esigenze dei clienti. Con la
nostra recente acquisizione di
Verigy e dell’eccellente prodot-
to V93000, non solo abbiamo
consolidato la nostra presenza
nel mercato di test dei SoC, ma
abbiamo anche acquisito una
quota nei segmenti delle foundry
e dei test in outsourcing. Con
un’offerta importante di prodotti
che spazia sull’intera gamma di
dispositivi, da quelli a segnale
misto ai prodotti consumer, dai
prodotti RF fino alla logica e alle
memorie, abbiamo costruito una
posizione solida e meno esposta
alle fluttuazioni dei diversi seg-
menti di mercato.
Continuiamo anche a offrire pro-
dotti di interfaccia e probe card
necessari per personalizzare i
tester per specifiche tipologie di
dispositivi, e gli apparecchi con-
nessi quali manipolatori e sistemi
di burn-in.
D:
Quali sono i settori applica-
tivi più promettenti?
R:
Molte aree che si presenta-
no promettenti, in particolare la
nostra attenzione è rivolta a: 1.
Applicazioni mobile che mostra-
no un trend di crescita più rapida;
2. Circuiti per il pilotaggio di LCD;
3. Applicazioni per sensori di im-
magini CMOS.
D:
Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R:
Ci differenziamo grazie a tec-
nologie e soluzioni sviluppate in-
ternamente e sostenute da una
spesa importante e costante in
R&S. Collaborando con i nostri
clienti ci è possibile trovare le so-
luzioni migliori e e trarne vantag-
giano insieme.
D:
Pur non avendo la sfera di
cristallo, quali sono le previ-
sioni sul lungo termine?
R:
Abbiamo definito il nostro
programma ACT2014, avendo
come obiettivo un fatturato di
250 miliardi di yen nel 2014 e
una quota di mercato del 50%
o superiore.
Advantest Italy
A
cura
della
redazione
Intervista a Toni Capitanio, managing director
Le lampade fluorescenti
compatte non sono invece
mai state sufficientemente
popolari per sostituire quelle
a incandescenza, nonostan-
te un’efficienza molto miglio-
rata, con un minor costo di
possesso. Ciò è stato dovuto
a una qualità della luce infe-
riore, e a prezzi d’acquisto
maggiori, insieme a un’ele-
vata ‘mortalità infantile’, os-
sia un tasso di rottura ini-
ziale molto alto, che hanno
distrutto la percezione del
rapporto qualità prezzo. Inol-
tre, le società di utility, ero-
gatrici di servizi di pubblica
utilità, stanno cominciando a
far migrare i loro programmi
di sconti dai prodotti CCFL
(cold cathode fluorescent
lamp) a quelli LED, e ciò
contribuisce ulteriormente
a ridurre i costi per la diffu-
sione di questa tecnologia
nell’utenza di massa.
Il settore industriale sta già
muovendosi verso il più bas-
so costo di possesso asso-
ciato all’uso della tecnolo-
gia LED, che ha un ciclo di
vita più lungo. Tuttavia qui
il tasso di adozione sembra
essere più graduale, per il
fatto che la luce molto più
alta tipicamente richiesta è
anche legata alla crescente
efficacia dei LED. Anche il
costo iniziale più basso per
gli utenti commerciali e in-
dustriali rende i LED prodotti
più attraenti. Il settore retail
e della ristorazione richiede
un’illuminazione in grado di
esporre al meglio i propri
prodotti. Queste esigenze di
un eccellente indice di resa
cromatica (CRI – color ren-
dering index) stanno comin-
ciando a stimolare l’adozio-
ne dell’illuminazione LED in
maniera ampia, man mano
che la qualità della luce in
uscita migliora, assieme alle
tecnologie che gestiscono in
modo efficace il colore della
stessa.
D:
In questo momento,
qual è il paese o la regio-
ne del mondo in cui state
sperimentando il miglior
tasso d’adozione, e per
quale tipo di applicazioni?
R:
Il Giappone sta guidando
il mondo nell’adozione dell’il-
luminazione LED, sia nello
spazio consumer, sia nei
settori industriali. Il disastro
di Fukushima e le sue con-
seguenze hanno incremen-
tato in maniera drammatica
il peso sulla rete di alimenta-
zione elettrica in Giappone.
Per alleggerire la doman-
da di energia, il governo ha
fatto appello al pubblico, e
ha richiesto alle aziende di
ridurre in modo radicale i
consumi. Per le imprese l’ap-
proccio meno dirompente è
stato migrare dall’illumina-
zione convenzionale a quel-
la basata su LED, e ciò è
stato ampiamente messo in
pratica. Anche i consumatori
hanno adottato nelle abita-
zioni sistemi di illuminazione
più efficienti su larga scala,
attraverso un parco di lam-
padine CCFL già ampiamen-
te installato, ma in seguito la
tecnologia LED è cresciuta
in modo impressionante. È
ironico il fatto che il Giappo-
ne potrebbe ben raccogliere
dei benefici per essere stato
obbligato ad adottare sistemi
d’illuminazione a più basso
costo, in seguito all’evento
di Fukushima, che in giap-
ponese significa ‘isola della
buona fortuna’.
segue da pag.15
“Il requisito
chiave per ogni
costruttore
nel mondo del
LED lighting
è ridurre il
costo della
soluzione”
Toni
Capitanio