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EON
ews
n.
566
-
luglio
/
agosto
2013
ti dei nostri clienti di og-
gi utilizzavano in passato
macchine della concorren-
za, ma con il passaggio a
Seica si sono sentiti più
“liberi” di veder soddisfatte
le proprie richieste. D’al-
tronde la crescita costante
di Seica negli anni è stata
determinata da tutti quei
clienti che ci hanno “sfida-
to” nel sottoporci richieste
di ciò che non esisteva an-
cora e hanno avuto sod-
disfazione, aggiungendo
valore alle nostre soluzioni
tecniche che poi spesso
sono state anche “ripre-
se” e sviluppate da nostri
concorrenti, a riprova del-
la loro validità assoluta.
D:
Pur non avendo la sfe-
ra di cristallo, quali sono
le previsioni sul lungo ter-
mine?
R:
Il lungo termine esiste-
rà solamente per coloro
che sanno accontentarsi
della visibilità del breve
termine offerta dal merca-
to di oggi; per farlo occor-
re avere grande capacità
di cambiamento in tempi
rapidissimi, ovvero abili-
tà nel rimettere in discus-
sione un’idea che sem-
brava scolpita nella pietra
ma che potrebbe rivelar-
si completamente inade-
guata per il futuro pros-
simo. Cambiare significa
rischiare, il che non equi-
vale a giocare d’azzar-
do come molti pur troppo
pensano di questi tempi:
il mercato è in recessione
in quelle zone del mondo
in cui sempre meno per-
sone che occupano posti
di responsabilità si assu-
mono il rischio di crede-
re in una nuova soluzio-
ne, non fidandosi neppure
delle proprie competenze
e si accodano alla lunga
schiera di coloro che ac-
quistano prodotti solo per-
ché “famosi”, conosciuti
o già utilizzati da altri e
pur troppo in Europa ab-
biamo decine di esempi
ogni giorno di questa pe-
ricolosa modalità di agi-
re, che soffoca le nuove
idee e produce menti non
pensanti ma solo accondi-
scendenti. I Paesi con un
mercato in crescita oggi
sono quelli dove c’è me-
no paura di sbagliare, c’è
più fiducia nelle proprie
scelte e ci sono persone
che pensano a ciò che
vogliono prima di chieder-
lo, di conseguenza sanno
cosa cercano e stimola-
no la crescita di tutta la
filiera industriale dei loro
fornitori. È chiaro che in
uno scenar io di questo
genere un’azienda italia-
nissima come Seica, che
progetta e produce tutte
le proprie soluzioni in Ita-
lia, può sopravvivere solo
acquisendo buone quo-
te di mercato sui merca-
ti extraeuropei, poiché il
nostro caro vecchio Con-
tinente offre oppor tunità
troppo limitate, ma fortu-
natamente Seica si trova
già in questa posizione e
oggi non dipende assolu-
tamente dal mercato eu-
ropeo, poiché esporta fuo-
ri dall’Europa gran parte
della propria produzione
annuale, senza snobbare
evidentemente l’Italia, ma
prendendo atto che oggi
non c’è alternativa a un
mercato globale e sbilan-
ciato verso l’estremo est e
l’estremo ovest del mondo.
e che suppor tano le so-
luzioni Seica nella realtà
quotidiana dei vari clienti
D:
Quali sono i settori ap-
plicativi più promettenti?
R:
Il settore automotive,
come gia detto in prece-
denza, vede indubbiamen-
te un grosso incremento
della domanda di elettroni-
ca per il presente e il futu-
ro, con volumi di produzio-
ne interessanti e domanda
di innovazione costante
ed è pertanto sicuramen-
te uno di quelli da seguire
con maggiore attenzione.
Anche il settore avionico,
dove sono in corso molti
progetti per la costruzione
di nuovi aerei per il setto-
re civile, ma anche per il
rinnovo dell’elettronica di
aeromobili già in uso, offre
buone opportunità se l’A-
TE è di qualità superiore
alla media. Quello dell’e-
lettronica di consumo non
è ovviamente da trascura-
re, poiché a dispetto dei
margini di guadagno rela-
tivamente inferiori dovuti
al costo sempre in discesa
dei prodotti finiti, spesso
offre volumi cospicui che
lo rendono decisamente
appetibile. Esistono poi
settor i emergenti come
quello del fotovoltaico o
in generale ambienti che
comprendono tutti quei
prodotti finalizzati al ri-
sparmio di energia, che se
correttamente suppor tati
da varie leggi e sovvenzio-
ni a livello di singolo pae-
se possono rappresenta-
re buone opportunità, ma
che proprio perché legati
ad aspetti non solo tecnici
ma anche legislativi, con-
tengono un cer to fattore
di rischio imponderabile.
D:
Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R:
Il cliente e il suppor-
to da fornire a quest’ulti-
mo sono al centro dell’at-
tenzione di Seica; siamo
sempre più partner e sem-
pre meno meri fornitori dei
nostri clienti, siamo sem-
pre più insieme a loro in
un rapporto assolutamen-
te bidirezionale, offriamo
sempre più servizi a cor-
redo del prodotto anzi-
ché un prodotto singolo,
la nostra attività è sempre
più simile per cer ti versi
a quella di un consulente
che ascolta, pensa, consi-
glia, suggerisce, fornisce,
alimenta, supporta e ma-
nutiene, che non a quella
di chi vende un prodotto
fisico e questo si è rivelato
indubbiamente un punto
di forza negli anni, testi-
moniato dal fatto che mol-
P
arola
alle
A
ziende
ate
21
Ascolto
del cliente,
innovazione,
modularità
e flessibilità
delle soluzioni,
supporto
a 360°
1...,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20 22,23,24,25,26,27,28
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