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A
ttualit
À
EON
ews
n.
561
-
febbraio
2013
ded hanno deciso di costituire
il gruppo SGET.
EONEWS:
Quali sono i be-
nefici che un’organizzazione
come SGET può fornire agli
utenti finali?
HAUSER:
In linea generale,
SGET svolge il medesimo la-
voro di altri organismi simili,
ovvero quello di definire speci-
fiche dedicate per determina-
ti settori applicativi. Nel caso
delle specifiche SMARC di re-
cente introduzione, l’obbiettivo
è fornire moduli standardizzati
con un’architettura orientate
alla mobilità “intelligente” che
consentono di realizzare in
maniera efficiente dispositivi
connessi a bassissimo con-
sumo dotati interfaccia uten-
te grafica, come ad esempio
tablet embedded destinati ad
applicazioni nel campo della
logistica, medicale e militare,
interfacce operatore “sottili”
per applicazioni di controllo in-
dustriale, terminali POS/POI e
computer “indossabili”. Poiché
i cicli di innovazione nel setto-
re embedded sono sempre più
ravvicinati, SGET offre i ser-
vizi necessari per mantenere
il passo con i più recenti pro-
gressi della tecnologia e mette
a disposizione del settore em-
bedded ciò che esso richiede:
sicurezza in fase di progetta-
zione in un ambiente in rapida
e costante evoluzione.
EONEWS:
Nel 2011 Kontron
ha fatto il suo ingresso nel
mondo ARM; quali sono i
risultati di questa opera-
zione?
HAUSER:
Kontron si è im-
pegnata a introdurre in modo
regolare prodotti basati su
ARM
. Attualmente la nostra
offerta comprende numerosi
Computer-on-Module confor-
mi allo standard SMARC con
le rispettive schede di valu-
tazione e starter kit, nonché
schede madri nei formati Mini-
ITX e Pico-ITX. Nello sviluppo
di questi prodotti, tutti basati
su processori ARM, ci siamo
ispirati agli sviluppi che han-
no caratterizzato i settori degli
smartphone e dei tablet. Que-
sti hanno favorevolmente im-
pressionato gli sviluppatori con
le loro elevate prestazioni, sia
di elaborazione sia grafiche, i
consumi estremamente ridotti
e le interfacce, tutte caratte-
ristiche che soddisfano per-
fettamente le esigenze delle
nuove applicazioni embedded
“always connected”, che devo-
no garantire una connessione
continua alla rete. I produttori
di sistemi, apparati e disposi-
tivi industriali “rugged” disponi-
bili sul lungo termine possono
quindi implementare con que-
sti processori soluzioni che in
precedenza non erano in gra-
do di sviluppare né con pro-
cessori ARM di fascia inferiore
né adottando architetture x86.
Di conseguenza è stato pos-
sibile colmare un divario che
si era venuto a creare nel
mercato mediante schede e
moduli in grado di garantire
le prestazioni di elaborazione
e grafiche richieste caratte-
rizzate da consumi di pochi
Watt. Rispetto a soluzioni
contraddistinte da maggiori
prestazioni, questi moduli so-
no offerti a costi competitivi
e rappresentano la soluzione
ideale per applicazioni in cui
il prezzo rappresenta un ele-
mento critico.
C
on la fondazione di
,
è
stato creato un consorzio mon-
diale e indipendente di azien-
de in grado di reagire in modo
rapido e flessibile alla continua
evoluzione tecnologica e alle
richieste sempre più pressanti
di un settore in rapida crescita.
In questa intervista esclusiva
Norbert Hauser, Marketing
vice president di
, uno
dei membri fondatori di SGET,
ha illustrato le attività presenti
e future del consorzio e deline-
ato le strategie della società.
EONEWS:
Quali sono i prin-
cipali obiettivi dei membri
fondatori di SGET? Qua-
li sono le prime specifiche
pubblicate?
HAUSER:
Il gruppo SGET,
acronimo di Standardization
Group for Embedded Techno-
logies, è stato fondato da al-
cuni tra i principali costruttori
del mondo ECT (Embedded
Computer Technology) –
,
,
, Kontron,
MSC
,
SE-
CO
– e dai gruppi editoriali
WEKA Fachmedien e Vogel
Business Media con l’obiet-
tivo di proporsi come organo
di standardizzazione in grado
di definire in maniera rapida
ed efficiente nuovi standard
per il settore embedded. Con
la pubblicazione di SMARC,
il primo standard per Compu-
ter on Module non promos-
so da un singolo produttore e
fortemente orientato verso le
architetture ARM/SoC, SGET
ha gettato le basi tecnologi-
che per supportare i proces-
sori a bassissimo consumo
di nuova generazione, come
ad esempio i nostri Compu-
ter-on-Module conformi alle
specifiche SMARC basati sui
processori Tegra 3 di
,
i.MX6 di
o Sitara
AM3874 di
TI
.
EONEWS:
Qual è la posizio-
ne di SGET rispetto ad altre
organizzazioni e o consorzi
che si occupano di standar-
dizzazione come ad esem-
pio VITA?
HAUSER:
Ciascuna delle nu-
merose organizzazioni che
attualmente si occupa di stan-
dardizzazione è focalizzata su
determinate aree applicative.
è responsabile per le
specifiche degli standard mo-
dulari VME e VPX utilizzati in
applicazioni militari e aerospa-
ziali. Altri organismi come ad
esempio i consorzi
e
,
possono vantare un
know how di prim’ordine nel
segmento dei sistemi modulari
con particolare riferimento a
COM Express, senza dubbio il
più importante fattore di forma
per i Computer on Module ba-
sati sull’architettura x86. Come
si vede all’interno della divisio-
ne embedded agiscono parec-
chie organizzazioni ciascuna
delle quali si è specializzata in
determinati standard. Nel ca-
so dei Computer-on-Module,
basati sulla tecnologia ARM/
SoC, il mercato richiedeva un
nuovo organismo di standar-
dizzazione perchè i differenti
interessi dei produttori a livel-
lo di componentistica rallen-
tavano inutilmente il lavoro di
standardizzazione dei modu-
li embedded. Il mondo indu-
striale, inoltre richiedeva una
maggiore velocità. Questo è il
motivo per cui i costruttori che
operano nel mondo embed-
SGET: un nuovo organismo
di standardizzazione
per il mercato embedded
Presentato durante l’edizione 2012 dell’Embedded
World di Norimberga, SGET (Standardization Group
for Embedded Technologies) è stato costituito
con l’obbiettivo di sviluppare e mantenere specifiche
valide a livello mondiale in materia di embedded
computing al fine di promuovere la standardizzazione
di nuove tecnologie in grado di soddisfare
le richieste del mercato
F
ilippo
F
ossati
Norbert
Hauser,
Marketing vice
president di
Kontron
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