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n.
561
-
febbraio
2013
mo impegnati ad aumentare
la produttività dei progettisti
mettendo a disposizione i tool
di sviluppo, i blocchi IP e le
risorse necessarie per la pro-
gettazione con FPGA.
D:
In che modo state im-
plementando queste stra-
tegie?
R:
La capacità logica degli
FPGA è cresciuta in maniera
esponenziale nel corso degli
anni, in modo da attirare l’at-
tenzione di una platea sem-
pre più vasta di progettisti
di sistemi. Gli odierni FPGA
da 28 nm sono caratterizzati
da un livello di integrazione
dieci volte superiore rispetto
ai dispositivi di un decennio
fa.
ha integrato in ma-
niera progressiva sempre più
funzioni all’interno dei propri
chip: dalle memorie negli anni
‘90 per arrivare ai transcei-
ver multi-gigabit, ai
blocchi per l’elabora-
zione digitale del se-
gnale e a un’ampia
gamma di blocchi IP
(Intellectual Proper-
ty) specialistiche: nei
nostri FPGA di più
recente introduzione
realizzati in tecnolo-
gia da 28 nm sono
presenti core microprocesso-
re ARM di tipo hard. Grazie
a questa integrazione, il ruo-
lo dell’FPGA all’interno di un
sistema è cresciuto enorme-
mente.
Alcuni dei nostri investimenti
più significativi sono stati ef-
fettuati nell’area dei tool per
lo sviluppo di sistemi, in modo
da incrementare la produttività
dei progettisti e consentire agli
utenti che non hanno familia-
rità con gli FPGA di sfruttare
le potenzialità delle nostre
architetture su silicio. Gli inve-
stimenti più recenti sono stati
quelli nell’area dei tool per
l’integrazione di sistema e di
OpenCL. Grazie a questi inve-
stimenti abbiamo dato la pos-
sibilità agli utenti di utilizzare
senza problemi i nostri sistemi
ad alto grado di integrazione.
Sul fronte del silicio continuia-
mo a investire nella tecnologia
dei circuiti integrati: integra-
zione tri-dimensionale, pro-
cessi avanzati e metodologie
innovative di progettazione
dei chip sono solo alcuni tra i
numerosi settori della nostra
attività di R&D. Tutti questi in-
vestimenti sono finalizzati a
garantire agli sviluppatori di
sistemi la disponibilità delle
risorse più avanzate in grado
di soddisfare le loro esigenze
specifiche, garantendo ai si-
stemi da loro realizzati un van-
taggio competitivo misurabile
sul mercato.
D:
Quali sono le previsioni
a medio/lungo termine?
R:
L’evoluzione più significa-
tiva nel settore degli FPGA
e rappresentata dai nostri
SoC FPGA che integra-
no all’interno della struttu-
ra programmabile
un processore dual
core ARM Cortex-
A9. Le nostre prime
soluzioni SoC sono
rappresentate dal-
le serie Cyclone V
SoC e Arria V SoC,
entrambe realizza-
te con un processo
da 28 nm avanzato.
Per questi SoC si apre un
mercato decisamente inte-
ressante, ovvero quello dei
processori embedded, che
può essere stimato in 9 mi-
liardi di dollari. Siamo consa-
pevoli del fatto che gli utiliz-
zatori hanno investito note-
voli risorse nello sviluppo di
blocchi IP legacy attorno ad
architetture di processore: la
disponibilità di architetture
di processore molto diffuse
rende più appetibile l’integra-
zione nei dispositivi SoC di
Altera.
Sul lungo termine, il livello di
integrazione degli FPGA sarà
ancora maggiore. Grazie ai
package 3D sarà possibile
l’inclusione di altre tecnologie
(ASIC, memorie), unitamente
a un FPGA, in un unico di-
spositivo.
D:
Qual è la sua opinione
riguardo l’andamento del
mercato?
R:
Una delle tendenze che si
possono osservare nel setto-
re degli FPGA è la crescen-
te “antipatia” nei confronti dei
costi che è necessario so-
stenere a causa degli errori
che vengono fatti nella pro-
gettazione dei sistemi della
prossima generazione. Que-
sto trend non fa altro che ac-
celerare la migrazione verso
sistemi basati su FPGA che
sono in grado di compensa-
re questo rischio. I progetti-
sti possono infatti modificare
i design basati su FPGA sul
campo oppure “al volo” piutto-
sto che ripartire con un nuovo
progetto nel momento in cui
cambiano i requisiti di siste-
ma. Un approccio di questo
tipo comporta meno rischi ri-
spetto a quelli associati all’u-
so di circuiti ASIC o ASSP.
Quello degli FPGA è sicura-
mente uno dei settori caratte-
rizzati dai più elevate tassi di
crescita dell’intero comparto
dei semiconduttori e, tradizio-
nalmente, è in competizione
con i circuiti ASIC a funzioni
fisse nel momento in cui si
tratta di decidere la soluzione
da adottare per lo sviluppo dei
nuovi sistemi elettronici. Poi-
ché il costo dei progetti che
prevedono l’uso di ASIC è cre-
sciuto drasticamente negli ul-
timi anni, il numero dei design
che possono utilizzare compo-
nenti realizzati con i nodi tec-
nologici più recenti restando
competitivi in termini di costo
sono un numero estrema-
mente ridotto. Ne consegue
che molti progetti ASIC che
iniziano ora sfruttano tecnolo-
gie datate. Per contro un uni-
co FPGA caratterizzato da un
elevato livello di flessibilità può
supportare un’ampia gamma
di applicazioni: in tal modo
l’incremento dei costi di svilup-
po è distribuito tra migliaia di
clienti e tra differenti mercati
verticali. Vista la possibilità di
utilizzare FPGA realizzati con
le più recenti tecnologie di pro-
cesso, questi ultimi si stanno
proponendo come un’alterna-
tiva sempre più interessante in
termini di costi e di prestazioni,
senza dimenticare la riduzione
dle time-to-market, da sempre
uno dei “cavalli di battaglia”
degli FPGA.
D:
Quali sono le principa-
li strategie adottate dalla
vostra società nel breve/
medio periodo per soddi-
sfare al meglio le richieste
di questo mercato?
R:
Per venire incontro alle esi-
genze dei clienti stiamo per-
seguendo una strategia che
prevede l’integrazione di un
numero sempre maggiore di
funzioni a livello di sistema
nei nostri FPGA. Per questo
motivo nei nostri dispositivi
sono inclusi in misura cre-
scente blocchi funzionali sotto
forma di cache e CPU multi-
core basate su celle, control-
lori di bus e DRAM, interfacce
seriali ad alta velocità, per-
corsi dati per l’elaborazione
del segnale e blocchi RAM
(BRAM). Tutte queste funzioni
integrate tendono a esaltare il
ruolo dell’FPGA all’interno di
un sistema, in quanto permet-
tono agli utilizzatori di riunire
più funzionalità del sistema in
un singolo dispositivo, dimi-
nuendo nel contempo i costi
del sistema stesso a fronte di
un incremento delle presta-
zioni. Allo stesso tempo sia-
Altera
Intervista a Achille Montanaro, Regional Sales
manager South Europe, Italy & Israel
A
cura
della
redazione
Achille
Montanaro
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