Il graphical system design, per pensare ‘fuori dalla scatola’

All’evento NIDays 2014 di Roma, le novità della piattaforma LabVIEW di National Instruments e le applicazioni in rassegna. L’innovazione è proiettata verso i sistemi cyber-fisici

Gli americani lo chiamano ‘thinking out of the box’, il pensiero creativo, vivace, ‘fuori dalla scatola’. Quello che andando oltre gli schemi convenzionali sa aprire la strada a nuove innovazioni tecnologiche. In questa dimensione, la progettazione grafica di sistemi può facilitare e accelerare l’ingresso.

Come? Nell’ottica di un pensiero progettuale più aperto e innovativo, l’ambiente grafico di sviluppo LabVIEW di National Instruments si pone come un elemento facilitatore e, ieri, a Roma, alla ventunesima edizione dell’evento NIDays, ne sono state sintetizzate le ultime novità e caratteristiche.

Abbinabile di volta in volta a diversi sistemi hardware modulari, LabVIEW costituisce una piattaforma software-based, molto flessibile e riconfigurabile per soddisfare le più disparate esigenze applicative. Ma soprattutto è uno strumento che, nelle mani degli ingegneri, permette di astrarre la complessità dei sistemi e concentrarsi maggiormente sugli aspetti chiave che consentono di risolvere la sfida progettuale.

Quest’ultima oggi diventa ancora più ardua. Specialmente quando si parla di innovazione ‘dirompente’ e di progettazione dei cosiddetti sistemi cyber-fisici (CPS – Cyber-Physical Systems), quelli che ormai vengono indicati da più parti come uno degli ingredienti chiave della ‘quarta rivoluzione industriale’.

Smart grig, edifici ‘intelligenti’, progetti evoluti di controllo del traffico, automazione di fabbrica, applicazioni avioniche e automotive sono sistemi cyber-fisici che, attraverso i dispositivi elettronici, consentono alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) di interagire direttamente con il mondo circostante.

E qui oggi la più grande sfida ingegneristica, spiega Rahman Jamal, technical e marketing director in Europa di NI, è riuscire a far interoperare fra loro in maniera armonica queste diverse tecnologie.

I sistemi cyber-fisici richiedono infatti una sinergia tra componenti distribuiti di potenza computazionale, comunicazione e controllo, e dispositivi materiali. Sono insomma sistemi molto complessi, per cui le tradizionali metodologie di progettazione non si rivelano più sufficienti.

Per affrontare e risolvere i problemi ingegneristici della progettazione cyber-fisica servono strumenti di design olistici, in grado di creare modellazioni che tengano conto di tutte le interazioni del sistema con il mondo reale, e sappiano analizzare, verificare e validare applicazioni dinamiche.

Un ambito dove la piattaforma di sviluppo LabVIEW, spiega NI, è in grado di fornire il livello di astrazione e modellazione necessario per studiare a affrontare nel modo più corretto i problemi di ingegnerizzazione dei sistemi CPS, realizzando applicazioni più evolute.

Giorgio Fusari

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