Trend digitali: empowerment ed entertainment, dentro e fuori casa, secondo Gfk

Pubblicato il 19 marzo 2019

GfK Italia ha presentato alcuni insight relativi alla smart home in occasione di un evento organizzato nell’ambito della Milano Digital Week.

Qual è il rapporto degli italiani con la sfera digitale? Quanto le nuove tecnologie stanno cambiando il loro modo di vivere dentro e fuori casa? Per rispondere a queste domande, GfK ha organizzato l’evento “Trend digitali: fra empowerment ed entertainment, dentro e fuori casa”, inserito nel programma della Milano Digital Week 2019, la manifestazione promossa dal Comune di Milano dedicata alla cultura e all’innovazione digitale.

L’evento si è aperto con una riflessione sul tema “Il Digitale rende felici?”. Il cambiamento digitale fa scaturire nuove domande e nuovi bisogni tra gli italiani, anche nella sfera più intima della casa. Oggi il percorso di vita tende ad avere come obiettivo la Smartness. Un fenomeno che non riguarda solo le generazioni più giovani ma anche i cosiddetti Golden Agers, la generazione degli over che – secondo quanto emerge dalle analisi GfK – stanno scoprendo il digitale come strumento per sentirsi più attivi, più competenti, più resilienti e in definitiva più felici.

La conferenza è stata un’occasione per presentare alcuni risultati dell’ultima edizione di GfK SmartHom²e (SmartHome al quadrato), la soluzione che integra i risultati delle ricerche sulle attitudini dei consumatori con i dati di vendita dei dispositivi connessi, rilevati su oltre 43mila punti vendita in Italia tramite la metodologia GfK POS Tracking.

La via italiana alla smart home

Durante l’incontro è stata presentata una segmentazione dei consumatori italiani, realizzata con l’obiettivo di individuare le diverse posizioni rispetto al concetto di Smart Home. Oltre alle variabili socio-demografiche, nella segmentazione sono stati considerati le attitudini, la familiarità e l’interesse rispetto al comparto della Smart Home, i dati relativi al possesso e all’utilizzo effettivo di dispositivi connessi, i motivi che spingono all’acquisto e le eventuali barriere.

Dall’analisi sono emersi sei segmenti di italiani con conoscenze, atteggiamenti, desideri e aspettative diverse nei confronti della Smart Home. Qui di seguito una presentazione sintetica dei cluster, con la relativa penetrazione rispetto al totale del campione*.

  • Enjoy your Smartness (11%): I soggetti che fanno parte di questo Cluster sono definiti anche Leading Edge Consumer (LEC) e come tali sposano il progresso tecnologico in tutte le sue accezioni. Sono principalmente coppie giovani e senza figli. La loro casa deve essere moderna, efficiente e tecnologica, proprio come loro!
  • High-Tech Practicality (18%): Questo target è composto da soggetti che conoscono alla perfezione (anche meglio dei LEC), le caratteristiche di molti, se non tutti i prodotti Smart. È un target prevalente giovane e molto esigente. Dato che spesso non sono ancora economicamente indipendenti, per questo cluster il prezzo rappresenta la principale barriera all’acquisto di prodotti Smart. Sono sempre alla ricerca della promozione migliore.
  • Vital Connectivity (17%): All’interno di questo gruppo ci sono principalmente famiglie dall’alto tenore economico e culturale. Credono fermamente nel progresso tecnologico e utilizzano i prodotti Smart, costantemente e in modo funzionale ai propri bisogni. Per loro la parola d’ordine è efficienza, le soluzioni Smart devono semplificare la vita e offrire intrattenimento.
  • Routinely Home (21%): Le persone di questo gruppo non amano la tecnologia e anzi dimostrano un certo grado di diffidenza, pur riconoscendone le potenzialità e il ruolo nella società odierna. Conoscono la Smart Home ma non la vivono come un bisogno. In questo cluster si collocano prevalentemente famiglie con figli grandi.
  • Do-Smart-Yourself (14%): Si tratta di un target particolare: le persone in questo gruppo accettano i prodotti Tech nelle loro vite, ma hanno con loro un rapporto controverso. Sanno usare molto bene lo Smartphone, ma ignorano l’esistenza di molti altri prodotti “intelligenti”.
  • Passive People (20%): Le persone appartenenti a questo gruppo non dimostrano affinità o interesse nei confronti della tecnologia in generale. Sono nati in un’altra epoca e per questo motivo sono completamente estranei al concetto di Smart Home.



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