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EON
ews
n.
568
-
ottobre
2013
R
eport
sud del Paese; il settore
petrolchimico per il poten-
ziale di sviluppo legato al-
lo sfruttamento dei giaci-
menti off-shore, il settore
delle telecomunicazioni
per la presenza di margini
di profitto nella telefonia
mobile, per le esigenze
derivanti dai grandi eventi
e per il piano federale di
espansione della banda
larga; il settore delle mac-
chine utensili, che inte-
ressa in modo trasversale
tutti i comparti produttivi
e di cui le imprese brasi-
liane necessitano per au-
mentare la propria com-
petitività; il settore aero-
spaziale in cui il Brasile
si è affermato negli ultimi
anni quale terzo Paese
produttore mondiale.
L’industria aerospaziale
brasiliana oggi compete a
livello internazionale, po-
sizionandosi come leader
in vari segmenti di merca-
to grazie alle sue elevate
competenze tecnologiche
e alla qualità dei prodotti
e servizi offerti. È anche
la più importante dell’e-
misfero sud, in termini di
tecnologia e qualità.
Settore auto
L’enorme potenziale del
mercato brasiliano (bassa
percentuale di automobi-
li pro-capite) continua ad
attrarre gli investimenti
delle principali case auto-
mobilistiche mondiali. Le
auto di piccole dimensio-
ni caratterizzano il 60%
della domanda di merca-
to e anche quelle di tipo
“flessibile”o “flex-fuel”,
considerando le sempre
più numerose iniziative
governative a supporto di
combustibili a basso im-
patto ambientale. A se-
guito degli incentivi adot-
tati dall’amministrazione
Rousseff, i principali inve-
stimenti futuri delle case
automobilistiche saranno
orientati all’incremento
dell’attuale capacità pro-
duttiva con un’attenzione
particolare al migliora-
mento dell’efficienza de-
gli autoveicoli e alla ridu-
zione delle loro emissioni
nocive. Le aziende instal-
late in Brasile hanno con-
fermato investimenti pari
a 60 miliardi di Real per
813 a maggio di quest’an-
no, contro i 497 del giu-
gno 2011 (Fig. 2).Tra i
dipendenti diretti e quelli
dell’indotto il capitale ita-
liano dà lavoro a 500mila
persone.Nel settore auto-
mobilistico, è del maggio
scorso l’annuncio di Fiat
di accrescere gli investi-
menti nel Paese, che per il
Gruppo è il quarto mercato
mondiale e il più importan-
te al di fuori dell’Italia. Fiat
investirà 7 miliardi di dolla-
ri entro il 2016 e aumente-
rà di 7.700 unità il numero
dei lavoratori nei propri im-
pianti con una conseguen-
te crescita di 12mila unità
nell’indotto.
Opportunità
per le imprese
Nel report di giugno 2013
dell’Ambasciata d’Italia,
Confindustria e KPMG,
dal titolo “Modello di svi-
luppo industriale del siste-
ma Italia in Brasile”, ven-
gono illustrati i settori che
presentano caratteristiche
specifiche che li rendono
attraenti per le nostre im-
prese di grande ma anche
piccola dimensione.
In particolare: automobi-
listico per le dimensioni
del mercato (il quarto nel
mondo), il forte radica-
mento del gruppo FIAT e
gli ambiziosi piani di inve-
stimento delle principali
case automobilistiche; il
settore delle energie rin-
novabili per le previsioni
di crescita dell’idroelettri-
co, dell’eolico, del foto-
voltaico e delle biomasse;
il settore dell’estrazione
e della lavorazione dei
marmi e dei graniti per la
presenza di una forte do-
manda interna e per l’in-
sediamento di distretti in-
dustriali italo-brasiliani nel
continua a pag.10
Brasile: il Paese
Il Brasile, con una superficie stimata di oltre 8,5 milioni di
è il quinto Paese più grande del mondo per superficie totale (pari
al 47% del territorio
e per numero di abitanti, 190
milioni.
Con un prodotto interno lordo di 1.667 miliardi di Euro (dato 2012),
l’economia brasiliana è la maggiore dell’America Latina e la sesta
più grande al mondo in termini di PIL nominale, la settima per pote-
re d’acquisto.
L’industria si è sviluppata solo dalla seconda metà del XX secolo.
Tuttavia la crescita è stata vertiginosa e sostenuta anche da capitali
stranieri. Le produzioni si sono molto diversificate con prevalenza
dei settori metallurgico, chimico, tessile, alimentare e dei più re-
centi comparti meccanico (automobili, aerospazio) ed elettronico
(radiotecnica, microelettronica). Le aree più industrializzate sono
quelle di San Paolo e Belo Horizonte.
A partire dal 2006 l’economia ha ripreso a crescere con un vigore
superiore (tra il 23-27%). Il Brasile è un paese di “classe media”,
infatti sette brasiliani su dieci dai 16 anni in su appartengono a
questo gruppo, secondo Datafolha.
Il 15% della popolazione brasiliana è di origine
, circa 30 mi-
lioni di persone. Si tratta della più numerosa popolazione di oriundi
italiani nel mondo.
Fig. 1
Export
italiano in
Brasile -
Ripartizione
per settori
Fig. 2
Investimenti
italiani in
Brasile per
settore
1,2,3,4,5,6,7,8 10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,...36
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