EONews_564 - page 14

EON
ews
n.
564
-
maggio
2013
14
A
ttualit
Á
che possono produrre singo-
li tipi di convertitori in un al-
to numero di pezzi a prezzo
conveniente, avendo solo po-
che serie in offerta e perciò
costi inferiori di allestimento.
RECOM può contrapporsi a
ciò ora efficacemente con la
nuova produzione, poiché
in questa sede addizionale
vengono realizzate solo se-
rie high runner. “Prima o poi
realizzeremo nella nostra
produzione SMT tutti gli high
runner in lotti di grandezze
pari o superiori ai 100.000
pezzi che potremo fornire in
tutto il mondo a prezzi dal
25 al 30% inferiori” afferma
Karsten Bier e sottolinea che
questi prodotti saranno sotto-
posti agli usuali severi con-
trolli di qualità di tutti i prodot-
ti RECOM (RECOM fornisce
una garanzia di 3 anni sui
convertitori di tensione e da
3 a 5 anni su tutti i driver per
LED).
Massima automazione
invece che salari bassi
A conseguire i risparmi di
costi di produzione accen-
nati non ha contribuito solo
la produzione SMT, un inve-
stimento di circa 3 milioni di
dollari, ma è stata anche es-
senziale l’automazione del-
la produzione del nucleo ad
anello. L’avvolgimento auto-
matizzato, finora impossibile
per motivi tecnici, comporta
per RECOM un incredibile
vantaggio e un enorme mi-
glioramento dei controlli di
qualità. Grazie a questa con-
quista l’azienda può ora sod-
disfare la richiesta di grandi
clienti internazionali relativa-
mente a un grado di automa-
zione più vicino possibile al
100%. Importanti motivi fisici
hanno finora impedito l’av-
volgimento automatico dei
nuclei toroidali più piccoli. In
oltre 3 anni di sviluppo gli in-
gegneri RECOM sono riusciti
a risolvere questa problema-
tica in stretta collaborazione
con un costruttore meccani-
co. “A tal scopo siamo stati
disposti a investire veramen-
te tanto” afferma Karsten
Bier con orgoglio. Nell’otto-
bre 2012 è stata installata la
prima macchina speciale nel-
lo stabilimento di Kaohsiung/
Taiwan – una pietra miliare
sulla strada verso il converti-
tore realizzato in modo auto-
matico al 100%. Il robot è in
grado di avvolgere in modo
automatico perfino i nuclei
più piccoli, fino a un diametro
del foro di circa 2,5 mm, la-
vorando a una velocità da 5
a 10 volte superiore a quella
possibile manualmente sen-
za diminuzione della quali-
tà. I nuclei ad
avvolgimento
a u t oma t i c o
vengono per
esempio im-
p i ega t i ne i
trasformatori
SMD incap-
sulati dei con-
vertitori open
frame piatti di
L
a Cina è sulla buona strada
per diventare la massima po-
tenza economica mondiale
e riconquistare la posizione
che occupava all’inizio del
XIX secolo. Grazie alle sue
sole dimensioni la Cina è il
mercato ideale per i prodot-
ti di massa. Poiché la pro-
duzione di grandi numeri di
pezzi è in generale più effi-
ciente, questo vantaggio non
decadrà quando, fra 10 o 20
anni, i salari si saranno ade-
guati al livello occidentale.
A lunghissima scadenza la
Cina rimane la sfida ultima
per le aziende occidentali – e
ciò anche senza tirare in bal-
lo argomenti scottanti come
“penuria di risorse” o “terre
rare”. In che modo i produt-
tori europei possono affron-
tare questa sfida? Dal punto
di vista di Karsten Bier ciò
è possibile esclusivamente
se un’impresa mostra il pri-
ma possibile la sua presenza
in Cina e vi insedia la sua
marca come marca premium
globale. Per prodotti che pos-
sono dimostrare una durata
superiore si otterranno in Ci-
na piano piano prezzi miglio-
ri, come per esempio per i
grandi clienti cinesi in tecni-
ca ferroviaria ed energetica,
per i quali già oggi l’affidabi-
lità viene prima del prezzo.
Lo stesso vale per il grande
mercato della strumentazio-
ne biomedica. Tutto somma-
to le grandi imprese cinesi
hanno anche intenzione di
esportare e cercano di libe-
rare la loro immagine dalla
fama di cattiva qualità.
Vantaggio della sede
di Taiwan
Per l’apertura del mercato
cinese per
è stato
molto utile avere precoce-
mente uno stabilimento di
sviluppo e produzione nello
spazio linguistico cinese. A
Taiwan i salari sono molto
superiori che in Cina, a ciò
RECOM ha però potuto ov-
viare per mezzo di un ele-
vato grado di automazione
della produzione. Inoltre in
Cina il livello salariale gene-
rale per personale qualificato
continua a crescere, con una
leggera riduzione a lungo ter-
mine della pressione sui pro-
duttori occidentali.
Alla fine del 2012 nella se-
de RECOM di Taiwan so-
no state messe in funzione
due proprie linee di montag-
gio SMT, dopo che l’azien-
da aveva deciso di integrare
capacità esterne nel proces-
so di produzione interno. È
così possibile produrre serie
di convertitori selezionati in
numeri di pezzi molto alti e
a prezzi ancora più conve-
nienti di prima, un vantaggio
piuttosto evidente soprattutto
per le serie high runner nel
settore delle basse potenze
fino a 2 watt. “Abbiamo un
portfolio di prodotti molto am-
pio con un numero di tipi di
convertitori che supera già i
20.000” spiega Karsten Bier.
Una produzione “High Mix/
Low Volume” ha però il suo
prezzo. L’azienda concorre
con sempre nuovi fornitori
Come i produttori europei
possono
contrastare la Cina
In due decenni la Cina è diventata una grande potenza
economica. Karsten Bier, Ceo del gruppo RECOM,
ritiene che gli europei che contano sul fatto che in
Cina a lungo termine sarà solo possibile produrre a
basso prezzo siano sulla strada della sconfitta. Infatti
secondo lui il Paese si sta lentamente trasformando in
uno dei maggiori mercati del segmento premium. Per
questo motivo Bier struttura la sua azienda in modo
tale da poter concorrere con i produttori cinesi, in
quanto a lungo termine possono essere protagonisti
globali esclusivamente le aziende che affrontano la
concorrenza sul mercato cinese
M
arco
P
eretta
Marco
Peretta,
business
development
manager
South Europe
di RECOM
Electronic
Fig. 1
Cerimonia
di apertura
della nuova
produzione
STM a
Taiwan
1...,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13 15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,...32
Powered by FlippingBook