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D
istribuzione
EON
ews
n.
564
-
maggio
2013
A
ttualmente sono presenti
sul mercato milioni di com-
ponenti diversi con tempi di
consegna eterogenei, a volte
estremamente lunghi e flut-
tuanti. La conseguenza è data
da ulteriori ricorrenti periodi di
carenze. La tendenza a ricor-
rere più raramente a seconde
o terze fonti aggrava ulterior-
mente questa situazione. Il
motivo è la filiera tradizionale,
in cui ogni confine aziendale
rappresenta anche un confine
nella catena del valore e nel-
la catena logistica; i processi
fra il fornitore, il produttore e
il cliente non sono coordinati,
la comunicazione è interrot-
ta. Non è possibile prendere
decisioni comuni al di là dei
confini aziendali. Tuttavia, per
assicurarsi la fornitura, cia-
scuna parte deve mantenere
una propria scorta. Sono stati
introdotti dei sistemi logistici,
che pongono in primo piano
l’ottimizzazione e la riduzione
dei costi di processo.
Tuttavia oggi la sfida consi-
ste nell’assicurare la fornitura
e la riduzione delle scorte a
magazzino. I sistemi logistici
più moderni si basano quindi
su uno scambio più intenso
fra aziende e fornitori. Il timore
di essere troppo aperti e di
legarsi al fornitore ha finora
impedito ad alcune aziende di
utilizzare tali sistemi logistici;
soprattutto al tempo del boom
di Internet, era comune sce-
gliere i fornitori solo in base
al prezzo, senza considerare
la qualità dei prodotti o la loro
disponibilità. Le conseguen-
ze consistevano in frequenti
problemi di qualità e perdite di
produzione, che hanno spes-
so eroso del tutto i risparmi
di costo. Per questo motivo,
per via del fatto che gli ordi-
ni a breve termine sono oggi
difficilmente possibili e a cau-
sa della misura fortemente
crescente di componenti con
tempi di consegna estrema-
mente eterogenei, si è svilup-
pata una cultura della fiducia,
secondo cui il cliente e il for-
nitore lavorano in stretta colla-
borazione.
Sempre più aziende ricono-
scono i vantaggi di tali sistemi
logistici moderni e beneficiano
di una sicurezza dell’approv-
vigionamento di circa il 100%.
Allo stesso tempo esse otti-
mizzano in modo praticamen-
te automatico i propri processi
e riducono i costi di processo
a fronte di una qualità di pro-
cesso superiore.
I costi di processo si riducono
ulteriormente con la focaliz-
zazione delle aziende su un
numero inferiore di fornitori.
Infatti, ogni partner fornitore
ha le proprie procedure e un
nagement system. Chia-
ramente secondo questo
schema non si può prescin-
dere dall’adoperare le più
moderne tecniche di stora-
ge distribuito che permetta
alla comunità di dispositivi
e persone di aggregare da-
ti provenienti da differenti
location fornendo servizi
di livello superiore quali ad
esempio: enterprise appli-
cation, knowledge based e
customer portal.
Infine l’aspetto più impor-
tante di una comunità di-
spositivo-persona è la sua
apertura che dovrebbe per-
mettere a chiunque di cre-
are applicativi che possano
essere usati da altri membri
della comunità.
Tali applicativi vanno cre-
ati mediante la tecnologia
denominata SaaS (Softwa-
re as a Service) che pos-
sono produrre applicazioni
orizzontali, tipo i package di
analisi predittiva, o applica-
zioni verticali focalizzate su
mercati specifici. Sono con-
vinto che gli smart system
necessiteranno alcuni anni
di sviluppo.
Tutte le tecnologie dovran-
no lavorare assieme in mo-
do non prettamente stan-
dard per la risoluzione pro-
blemi più complessi rispetto
a quelli comunemente gesti-
ti dalle precedenti genera-
zioni di computing.
Una per tutte sarà la capa-
cità di gestire informazioni
real-time provenienti dal-
la rete secondo schemi di
analisi automatica.
Come risultato auspichia-
mo di avere un sistema tec-
nologico che sia capace di
avere percezione di ciò che
accade attorno ai sensori,
di analizzarne tutte le infor-
mazioni in termini di rischi
e possibilità e di presentare
delle alternative di soluzio-
ne agli eventuali problemi
che dovessero emergere.
Chiaramente il fattore più
limitante sarà la disponibilità
di un’adeguata larghezza di
banda sui dispositivi mobili”.
EONEWS:
Mano a mano
che cresce l’intelligenza
della M2M quali cambia-
menti si possono avere
nel ruolo dei vari player
della catena di fornitura?
Tony Spizzichino:
“L’au-
mentata complessità po-
trebbe richiedere investi-
menti in Ricerca e Svilup-
po sempre crescenti. La
conseguenza è la neces-
sità di consolidamento,
con fusioni e acquisizioni
e la crescita dimensionale
delle aziende che operano
nell’M2M”.
Jens Wiegand:
“Al crescere
dell’intelligenza nella M2M,
la supply chain potrà vive-
re dei consolidamenti e dei
miglioramenti nell’interope-
rablità.
Più in generale direi che
con l’adozione dei sistemi
M2M il business riuscirà a
comprendere sempre me-
glio le svariate possibilità di
utilizzo in tutte le operation.
Il business si avvicinerà
a sistemi di tipo real-time
con effetto sulle operation,
sull’asset management, sul-
la manutenzione predittiva e
su molte altre aree”.
Cristian Randieri:
“A tutti i
player è richiesta la capaci-
tà di sapersi adattare a un
mercato in continua evolu-
zione che si assocerà sem-
pre più a quello della forni-
tura dei servizi.
La sfida che ci attende è ar-
dua poiché ormai la visione
finale dei sistemi non è più
settoriale come un tempo,
ma prevede l’interazione di
diverse figure professionali
tra cui i costruttori, i distri-
butori, gli application deve-
loper, i system integrator e
gli esperti in R&D”.
segue da pag.11
J
oachim
K
aiser
La disponibilità cresce,
i costi scendono
Nel corso dell’ultimo anno è stato evidenziato
il modo precario in cui il fragile sistema
di produzione, distribuzione e stoccaggio
dei componenti elettronici reagisce alle
catastrofi naturali o a congiunture economiche
inaspettate. I moderni sistemi logistici
aumentano notevolmente la sicurezza
dell’approvvigionamento e al contempo cresce
automaticamente l’efficienza della fornitura
Joachim
Kaiser,
responsabile
logistica e
gestione
materiali
di Rutronik
Elektronische
Bauelemente
GmbH
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