EONews_562 - page 27

EON
ews
n.
562
-
marzo
2013
27
cromatici si orienti sempre
più verso produzioni cu-
stom.
Seppur meno dinamico ri-
spetto a quello degli OLED,
il mercato dei display TFT
e dei TFT embedded sta
comunque traendo benefi-
cio da un’efficiente attività
di ricerca e sviluppo; se da
un lato i TFT standard so-
no destinati a sostituire gra-
dualmente i display
grafici monocro-
matici, dall’altro le
prestazioni dei TFT
embedded sono
oggetto di continue
migliorie tecniche.
Il futuro della visua-
lizzazione è indub-
biamente rappre-
sentato dal colore,
forse anche dove
non strettamente
necessario; è innegabile che
un dispositivo sia più facil-
mente vendibile se, oltre a
essere funzionale, è anche
esteticamente accattivante.
Tuttavia, pilotare un display
a colori presenta comples-
sità superiori a quelle ri-
scontrabili con un monocro-
matico; per questo alcuni
produttori hanno aggiunto
al modulo TFT una sem-
plice CPU che gestisce il
display semplificandone il
pilotaggio. Noi siamo tutta-
via convinti che la vera rivo-
luzione risieda nei display
intelligenti.
C’è da chiedersi, infatti, per
quale ragione un’azienda
o un progettista debbano
perdere mesi di lavoro per
ideare un modulo visualiz-
zazione, quando sul merca-
to se ne possono trovare di
intelligenti già pronti.
A nostro parere, il know-
how di un’azienda non con-
siste tanto nel produrre un
modulo ex novo, quanto nel
saper dare a tale modu-
lo quel valore aggiunto in
grado di far davvero la dif-
ferenza rispetto ai prodotti
concorrenti.
Oggi infatti, il time-to-mar-
ket è una variabile che deve
essere tenuta in gran conto
da parte di un’azienda di
successo, poiché il tempo
che intercorre tra la nascita
di un’idea e la sua realizza-
zione deve essere minimo.
Collaborando da più di
trent’anni con Noritake,
azienda che ha inventato i
VFD,
ha pen-
sato di lanciare un’idea al
suo management:
partendo dal pre-
supposto che il
mercato dei VFD
è in recessione e
che il mercato dei
TFT è in ascesa,
essendo Noritake
in grado di produr-
re i moduli, perché
non realizzare dei
moduli TFT intelli-
genti?
L’eccellenza tecnica di una
delle linee di produzione di
Noritake (Noritake UK) ha
recentemente
sviluppato
una famiglia di moduli TFT
embedded con dimensioni
da 3,5” a 7”, dotati di mo-
tore ARM9 da 200 MHz, a
breve anche da 400 MHz,
128 Flash, 64 Mb RAM e
7 interfacce diverse, 24 I/O
programmabili, CANBUS,
MODBUS, LINUX.
Per i motivi summenzionati,
pur con un mercato che si
prospetta incerto, riteniamo
che la visualizzazione colo-
re vivrà quasi certamente
un incremento superiore
alla media del settore, se
non altro per la transizio-
ne dalla monocromia al
colore nelle applicazioni
già esistenti, gli LCD mo-
nocromatici continueranno
nella loro lenta decresci-
ta, ma ci si aspetta che la
loro produzione rimanga
comunque legata a nume-
ri importanti. Più marcato
sarà lo sviluppo del mer-
cato OLED, che fino ad ora
è stato un po’ il fanalino di
coda del settore visualiz-
zazione, presto avrà una
crescita considerevole.
P
artendo dalle origini, è
possibile affermare che ne-
gli anni ‘70 i display LCD fu-
rono la vera rivoluzione nel
settore della visualizzazio-
ne; questa tecnologia si è
imposta sul mercato grazie
alle sue caratteristiche di
flessibilità, bassi consumi,
discreta leggibilità e so-
prattutto grazie a un prez-
zo molto contenuto rispetto
alle prestazioni offerte.
Gli LCD hanno inoltre reso
possibile la realizzazione di
prodotti a disegno (custom)
con investimenti molto mo-
desti. Da una prima gene-
razione di display mono-
cromatici, passando per gli
innovativi e subito superati
CSTN, si è giunti alla tec-
nologia TFT. Inizialmente,
per il loro costo elevato, i
display TFT hanno avuto
una lenta introduzione sul
mercato industriale, anche
a causa di una certa com-
plessità nel pilotaggio che
aggiungeva ulteriori costi di
elettronica a un già costoso
pannello. Tuttavia, recente-
mente, si è assistito a un
progressivo abbassamento
del costo di questi disposi-
tivi grazie al largo impiego
nell’elettronica di consumo
da cui ha tratto beneficio
anche il mondo industriale.
Se gli LCD furono rivolu-
zionari al tempo della loro
presentazione sul mercato,
oggi l’innovazione è rappre-
sentata dai display OLED,
tecnologia già nota negli
anni ‘30 che consiste nello
sfruttamento delle proprietà
di elettroluminescenza di al-
cuni elementi organici; sol-
tanto dopo il 1987, anno in
cui Ching Tang e Steve Van
Slyke presentarono i primi
display efficienti a bassa
tensione, che l’interesse
per gli OLED è aumentato
notevolmente fino ad oggi.
I punti di forza degli OLED
rispetto agli LCD posso-
no essere riassunti come
segue: mentre gli LCD,
necessitando di retroillumi-
nazione, sono considerati
elementi “passivi”, gli OLED
sono invece dei dispositivi
light-emitting che rendono
superfluo un sistema ester-
no di retroilluminazione;
inoltre, l’angolo di visua-
lizzazione di un OLED (ca.
180°) e la sua leggibilità a
distanza sono di gran lunga
maggiori rispetto a quelli di
un LCD; infine, il tempo di
risposta di un OLED a tem-
perature di utilizzo estreme
risulta essere minore rispet-
to a quello di un LCD in con-
dizioni analoghe.
L’unico ostacolo all’impiego
su larga scala è rappresen-
tato dal costo di produzione
ancora elevato; cionono-
stante, gli OLED sono co-
munque destinati a sostitu-
ire gli LCD monocromatici
grazie alle loro performance
indubbiamente superiori,
prima fra queste il loro po-
tenziale di risparmio ener-
getico. In virtù del loro costo
di produzione competitivo, è
invece lecito supporre che
il mercato degli LCD mono-
P
arola
alle
A
ziende
Un settore
in continua evoluzione
A
lberto
T
onon
DISPLAY
Il mondo dei display è
destinato a una costante
evoluzione; la natura
stessa del display, come
dispositivo in grado di
mettere in comunicazione
l’uomo e la “macchina,”
è sufficiente a motivare
l’incessante ricerca di
soluzioni sempre più
performanti
Alberto
Tonon,
amministratore
di Elektronica
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