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EON
ews
n.
562
-
marzo
2013
23
zione. Ciò aiuta gli sviluppatori
a mantenere bassi i costi ini-
ziali di progetto, che è l’ideale
quando si sta vagliando una
nuova idea o se si hanno po-
che risorse economiche da
destinare alle attività di ricerca
e sviluppo. Ma se si tratta di un
blocco funzionale proprietario,
ci si sta affidando alla piatta-
forma del fornitore.
Nella creazione di un dispo-
sitivo logico personalizzato
è meglio scegliere un pro-
dotto standard, costruito in
conformità a una specifica
universale. In futuro, se oc-
correrà cambiare processi
o fornitori, questa proprietà
intellettuale (IP) è facilmente
portatile, spesso è possibile
acquistare una licenza diret-
tamente da un fornitore di
IP, o per lo meno comprare
un’offerta compatibile. Un’in-
terfaccia DDR2, ad esempio,
rimane fondamentalmente
sempre un’interfaccia DDR2
e, anche se possono essere
richiesti dei piccoli cambia-
menti quando si passa da un
fornitore a un altro, il resto
del progetto resterà sostan-
zialmente invariato.
D’altro canto, i blocchi IP per-
sonalizzati, soprattutto se si
tratta di microprocessori, sono
spesso molto difficili da trasfe-
rire. Anche se è tecnicamente
possibile la migrazione di un
blocco funzionale da un meto-
do di fabbricazione a un altro,
il produttore originale non per-
metterà il suo utilizzo altrove o,
se lo permetterà, lo farà a costi
proibitivi. Dipenderete molto
meno da un determinato pro-
duttore se creerete il progetto
utilizzando proprietà intellet-
tuali portatili standard.
Archiviare
correttamente
i file di progetto
I file di progetto sono comples-
si, grandi e a volte sparpagliati
tra i diversi collaboratori. Essi
vengono spesso conservati in
vari stati di revisione e rami di
sviluppo. Se oggi i vostri dati
sono un po’ confusi, figurate-
vi come saranno fra qualche
anno quando cercherete di
metterli in ordine.
Se fosse necessario eseguire
la migrazione di un dispositivo
logico, una delle prime cose
di cui avrete bisogno sono i
dati del progetto originario, e
dovranno essere completi. I
codici RTL e le netlist devono
essere salvati, ma serviran-
no anche file di sincronismo,
script di sintesi, piedinature,
schemi a blocchi, informazio-
ni sulle proprietà intellettuali,
configurazioni di memoria,
Capire i modelli
di business
dei costruttori
Il fine vita di un prodotto è
spesso una pura decisione
commerciale. L’utilizzo di una
linea di produzione si riduce
nel tempo e il dispositivo ac-
quistato oggi diventa sempre
meno redditizio per il produt-
tore. Tutte le aziende di se-
miconduttori hanno risorse
tecniche e finanziarie limitate;
quando si cerca di lanciare
una nuova tecnologia o di raf-
forzare l’offerta principale, può
diventare molto difficile conti-
nuare a supportare i prodotti
più tradizionali. A un certo
punto, commercialmente par-
lando, ha più senso chiudere
una linea piuttosto che mante-
nerla in funzione.
È necessario capire la stra-
tegia a lungo termine del
costruttore prima ancora di
emettere il primo ordine d’ac-
quisto. Dove si concentrano i
loro sforzi? Qual è stato l’ulti-
mo prodotto per il quale han-
no emesso un avviso di “fine
vita”? In che punto del ciclo di
vita è collocato il dispositivo
che si intende acquistare?
Se il costruttore è una società
fabless, cioè che non possiede
impianti di produzione propri,
ma che affida le lavorazioni a
fonderie esterne, la situazione
diventa più complicata. Se il
fornitore è in stretto contat-
to con la fonderia e acquista
grandi quantitativi di wafer
a semiconduttore, potrebbe
avere qualche voce in capitolo
su quando il dispositivo verrà
messo fuori produzione. Ma
anche in questo caso, la de-
cisione finale è nelle mani del
fornitore.
Ciò non significa che sono
necessarie tecnologie all’a-
vanguardia e vantaggi di dif-
ferenziazione per garantire la
longevità del processo. Ogni
produttore di semiconduttori
utilizza un approccio legger-
mente diverso nella gestione
del fine vita, e alcuni modelli di
business investono di più nelle
tecnologie di fascia media o
in quelle tradizionali. In parti-
colare, i processi digitali che
fanno da spina dorsale allo
sviluppo di sistemi analogici
e a segnale misto resteranno
probabilmente in produzione
per molto tempo. Poiché lo svi-
luppo analogico porta con sé
la progettazione digitale per
alcuni nodi tecnologici, le so-
cietà di semiconduttori analo-
gici spesso mantengono i pro-
cessi digitali in funzione molto
più a lungo dei fornitori di soli
sistemi digitali.
Chiedete ai potenziali fornitori
di sistemi logici personalizzati
qual è il loro modello di busi-
ness. Informatevi sulla longe-
vità dei loro processi. Cercate
i loro avvisi di fine vita e fatevi
un’idea di quanto a lungo i loro
processi vengono solitamente
portati avanti. Una breve ricer-
ca prima di un progetto può
evitare seri grattacapi negli
anni a venire.
Scegliere un
prodotto standard
anziché un dispositivo
proprietario
I fornitori di circuiti FPGA e
ASIC offrono a volte blocchi
funzionali basati su proprietà
intellettuali gratuite o forte-
mente scontate, il che può
essere molto utile nelle prime
fasi del processo di progetta-
T
ecnologie
Ridurre al minimo
i problemi di
fine vita dei prodotti
Molte aziende che producono
dispositivi elettronici richiedono piani
di emergenza per i loro prodotti
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