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ANALOG/MIXED SIGNAL

TECNOLOGIE APTICHE

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- ELETTRONICA OGGI 467 - GENNAIO/FEBBRAIO 2018

dell’azione, l’utente potrebbe trascurare altri problemi

relativi all’interfaccia utente. Numerose ricerche han-

no evidenziato, per esempio, che quando un utente ri-

tiene di avere il controllo è meno attento ai ritardi nella

risposta(2), un fenomeno noto come effetto di legame

intenzionale (intentional binding effect – Fig. 1).

L’effetto di legame intenzionale (per ulteriori informa-

zioni si faccia riferimento al riquadro) rappresenta una

lezione utile ed efficace per ingegneri e progettisti: le

persone tendono a ritenere che qualsiasi interfaccia

utente cha faccia percepire loro di avere un maggior

controllo sia più appetibile rispetto a un’interfaccia

caratterizzata da un senso dell’azione meno marcato.

Molto semplicemente, gli utenti ritengono che il pro-

dotto sia migliore e caratterizzato da una maggiore

rapidità di risposta.

Per conseguire l’obiettivo di realizzare un’interfaccia

più reattiva, un progettista può cercare di sfruttare

al massimo le potenzialità offerte dalle metodologie

tradizionali: utilizzare hardware in grado di garanti-

re prestazioni e velocità più elevate e sviluppare un

software adeguato. Oppure, i benefici percepiti pos-

sono essere trasmessi rafforzando il senso dell’azione

dell’utilizzatore.

Il senso del tatto: l’elemento mancante

Sulla base degli studi fatti sul legame intenzionale e

sulla percezione temporale, ricerche più recenti han-

no evidenziato il meccanismo secondo il quale il sen-

so dell’azione si rafforza o si indebolisce in base ai

sensi utilizzati per realizzare un’azione(3) (Fig. 2). A

questo punto è importante sottolineare che dagli stu-

di condotti è emerso che un riscontro di tipo aptico

Fig. 2 – Questi diagrammi illustrano i ritardi percepiti ed effettivi tra differenti risultati ottenuti in base ai riscontri relativi al medesimo stimolo

L’

EFFETTO DEL SENSO DELL

AZIONE SULLA

PERCEZIONE TEMPORALE

Nel 2002, Patrick Haggard insieme ad altri ricercatori ha di-

mostrato che la percezione del tempo appare accelerato

quando un utilizzatore ritiene di avere il controllo dell’azione.

Il cambiamento del tempo percepito può essere significativo:

in alcuni casi vi può essere un incremento o una diminuzione

in misura compresa tra il 30 e il 50% del tempo totale. Per l’u-

tente, il tempo sembra effettivamente “compresso” nel mo-

mento in cui il senso dell’azione si rafforza.

Questa ricerca è stata formalizzata prendendo il nome di ef-

fetto di legame intenzionale, una misura di tipo quantitativo

che associa l’intensità secondo la quale l’utente ritiene che le

sue azioni siano connesse alle risposte. L’intensità del legame

intenzionale è basata su due componenti, il legame dell’a-

zione (action binding) e il legame della risposta (outcome bin-

ding), ognuno dei quali misura la differenza che esiste tra la

percezione del tempo da parte dell’utente e la realtà effettiva.

L’uso scientifico della parola legame (binding) può dar adito a

confusione: esso in realtà misura lo scostamento, espresso in

millisecondi, tra la percezione del verificarsi di un evento e il

momento in cui avviene effettivamente.

Il legame dell’azione è la differenza di tempo percepita rela-

tiva all’azione compiuta dall’utente, mentre il legame della

risposta si riferisce a un’analoga misura relativa alla risposta

a tale azione. Un esempio contribuirà a chiarire tale concetto:

quandounutente preme un tasto, solitamente percepisce che

tale azione si è verificata con un ritardo compreso tra 10 e 30

ms rispetto al tempo riportato dalle misure effettive – questo

ritardo temporale è denominato legame dell’azione.