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ANALOG/MIXED SIGNAL

LVPECL DRIVER

35

- ELETTRONICA OGGI 443 - MARZO 2015

sione V

TT

tramite due partitori resistivi. Tuttavia presenta

due difetti:

1) i resistori del partitore impiegati per generare la tensio-

ne di riferimento introducono una penalizzazione dovuta

alla dissipazione di potenza significativa. L’impatto di que-

sta dissipazione aggiuntiva dipende dalle tensioni di uscita

del driver Voh e Vol, come illustrato nell’esempio che segue;

2) Una frazione delle fluttuazioni di V

CCO

è

propagata alla

tensione V

TT

dell’equivalente Thévenin dal partitore (39%

per V

CCO

= 3,3V e 20% per V

CCO

= 2,5V). Di conseguenza la

tensione V

TT

è corretta solo per il valore nominale di V

CCO

e la regolazione delle correnti di emettitore non è così effi-

cace come nel caso della terminazione standard in cui V

TT

= V

CC

- 2,0V.

Terminazione a T

Una rete di resistori a T, mostrata in figura 4, può supera-

re molti difetti della terminazione Thévenin. La tensione di

modo comune che cade ai capi del resistore R

TT

è stata

chiamata V

TT

per analogia con V

TT

= V

CC

= - 2,0V. Si ri-

cordi che il valore di V

TT

non è particolarmente rilevante,

in quanto V

TT

non è mai percepita dal ricevitore LVPECL,

a differenza delle tensioni degli emettitori. Il valore di V

TT

è importante solo per la terminazione standard, in quan-

to V

TT

trasferisce V

CCO

alla terminazione per controllare le

correnti di emettitore. Inve-

ce, con la terminazione a T

si controllano le correnti di

emettitore tramite una re-

troazione negativa. Il valore

della tensione V

TT

è deter-

minato indirettamente dei

livelli di tensione Voh e Vol

del particolare driver LVPE-

CL e dalla minima corrente

di emettitore dimensionata

dal progettista per l’uscita

che corrisponde al livello logico 0.

1) La terminazione a T è alimentata direttamente dai driver

di corrente, evitando così la dissipazione aggiuntiva dovuta

al partitore resistivo.

La frazione delle fluttuazioni di V

CCO

propagate indietro alla

tensione V

TT

della rete a T dall’impedenza di modo comune

è maggiore di quelle delle rete Thévenin, permettendo un

controllo migliore delle correnti di emettitore. Per i dettagli

si veda il successivo paragrafo dedicato controllo delle cor-

renti di emettitore.

L’impedenza di modo comune, e quindi la retroazione nega-

tiva, possono essere regolate per stabilizzare le correnti del

driver rispetto alle variazioni di Voh e Vol prodotte da

fluttuazioni di V

CCO,

della temperatura e da tolleranze di pro-

cesso nella fabbricazione del dispositivo.

Terminazione a Pi Greco

Le ben note relazioni di Wye-Delta per una rete di resistori

possono essere utilizzate per realizzare una terminazione a

Pi greco equivalente alla terminazione a T. I valori dei com-

ponenti della rete a Pi greco in funzione di quelli della rete

a T sono riportati in figura 5.La poco utilizzata terminazione

Fig. 2 – La terminazione LVPECL standard

Fig. 3 – Terminazioni con equivalente Thévenin a 3,3V e 2,5V per

LVPECL

Fig. 4 – Rete a T di terminazione

LVPECL