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- ELETTRONICA OGGI 442 - GENNAIO/FEBBRAIO 2015

Fotodiodi e LED nello stesso chip

Diffusissimi sono i dispositivi optoelettronici fab-

bricati con all’ingresso un LED che riceve una cor-

rente dall’esterno e la trasforma in fotoni, che usa

per illuminare un fotorivelatore che genera un’altra

corrente di uguale valore che va in uscita. Questi

dispositivi sono al tempo stesso isolatori e accop-

piatori, perché isolano elettricamente due parti di

un circuito, pur mantenendone la continuità opera-

tiva e perciò si possono chiamare indifferentemente

accoppiatori ottici, isolatori ottici, optoaccoppiatori

e optoisolatori. Si usano molto negli alimentatori

di ogni tipo ma anche nei convertitori e nei front-

end per i circuiti a radiofrequenza e alle microon-

de, perché hanno il fondamentale vantaggio di un

ottimo rapporto prestazioni/costo e offrono anche

grande robustezza meccanica e una forte immunità

alle interferenze elettromagnetiche ambientali, che

sono spesso abbondanti proprio laddove devono

essere installati.

Recentemente sono stati realizzati isolatori elet-

tronici che si rifanno al principio del trasforma-

tore, per lungo tempo utilizzato a tal scopo grazie

all’accoppiamento induttivo sugli avvolgimenti di

ingresso e di uscita, che consente di isolare i due

lati mantenendo la continuità circuitale. L’evoluzio-

ne delle tecnologie di fabbricazione dei dispositivi

microelettromeccanici, Mems, ha permesso di rea-

lizzare dei microtrasformatori integrabili sul silicio

e utilizzabili come isolatori/accoppiatori magnetici.

Un’altra tecnologia già nota, ma solo recentemente

resa competitiva, è l’isolamento capacitivo, che si

può implementare nei dispositivi con i processi di

fabbricazione Cmos per lo stesso scopo di fare in

modo che ciò che succede all’uscita non abbia al-

cuna correlazione elettrica al di fuori delle frequen-

ze di interesse con quello che succede all’ingresso.

In questi componenti si realizzano fra le due parti

delle vere e proprie microlinee di trasmissione, con

a metà strada due condensatori in serie che ab-

battono qualsiasi picco di tensione e/o di corrente

fra i due lati ripulendo il segnale. È in pratica una

barriera capacitiva multicanale che lascia passare i

segnali ma impedisce il passaggio alle interferenze

e si implementa su più canali per poter seleziona-

re diverse componenti di frequenza, in modo tale

da coprire un ampio spettro e adattarlo alle diver-

se tipologie di segnali e applicazioni circuitali. Gli

accoppiatori/isolatori capacitivi hanno oggi presta-

zioni simili a quelle dei microtrasformatori Mems,

con isolamento nell’ordine di una decina di kV e

immunità ai transitori di modo comune di qualche

TECH-FOCUS

OPTO DISCRETI

Fig. 2 – Schema semplificato di chip con a bordo un accoppiatore/

isolatore di tipo ottico, capacitivo oppure induttivo (Mems)

Fig. 3 – I fototransistor di grafene sviluppati alla Purdue University offrono una velocità di

risposta nell’ordine dei GHz e una fotoresponsività di circa 7,4 A/W