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- ELETTRONICA OGGI 442 - GENNAIO/FEBBRAIO 2015

cientemente elevata per garantire una buona ve-

locità di risposta fra i due elettrodi, ed è perciò che

le ricerche si focalizzano sul favorire la conduttivi-

tà nell’elettrolita solido e quindi nell’individuare un

elettrolita solido con le caratteristiche più adatte

per spostare rapidamente gli ioni di litio. Un altro

difetto degli elettroliti liquidi è che favoriscono la

formazione di accumuli di residui sugli elettro-

di che, con il passare del tempo, fanno gradual-

mente deperire le prestazioni delle batterie e a ciò

va aggiunto che di litio non ce n’è tantissimo nel

pianeta e perciò il suo prezzo potrebbe prima o poi

diventare poco conveniente.

Tutto ciò spiega il perché del clamore e delle nu-

merose ricerche finalizzate a scoprire un nuo-

vo elettrolita solido con o senza litio. Molto ci si

aspetta dai compositi ottenuti con nanoparticelle

ceramiche ionicamente conduttive, che possono

essere inserite come granelli di sabbia in qualsiasi

geometria e offrire insieme prestazioni, affidabilità

e sicurezza. Questi nanomateriali possono servire

sia come elettroliti solidi al posto degli attuali sali

di litio immersi in solventi liquidi, sia come elettro-

di e a tal proposito si stanno sperimentando catodi

granulari metallici da sostituire agli attuali ossidi

metallici e soprattutto anodi di grafene nettamen-

te superiori nelle prestazioni agli attuali anodi di

carbonio e dotati di un’affidabilità e una durata di

vita straordinariamente più lunga, anche rispetto a

quelli più innovativi fatti con litio puro. Tuttavia, le

Solid-State Battery (SSB) potranno diventare com-

petitive in tutti i numerosi settori applicativi che le

attendono solo quando i processi di ottenimento

dei polimeri solidi con cui realizzare l’elettrolita e

gli elettrodi scenderanno ancora un po’ nei costi

e saranno in grado di garantire una conduttività

ionica abbastanza stabile, ma non manca molto

perché qualche soluzione è già pronta e a quanto

pare riesce davvero nell’intento di offrirci batterie

più capienti, più sicure e più ecologiche.

Reticoli cubici 10 volte più efficienti

I ricercatori dell’

Oak Ridge National Laborato-

ry

hanno sperimentato con successo un nuovo

materiale granulare, che hanno chiamato LLZO

perché fatto con litio (Li), lantanio (La), zirconio

(Zr) e ossigeno (O) ed è caratterizzato da una

conduttività ionica di 10-4 S cm-1 e da una strut-

tura reticolare cubica che consente di immagaz-

zinare elevate quantità di energia nell’utilizzo

come elettrolita solido. La composizione esatta è

Li7La3Zr2O12, mentre la densità di energia im-

magazzinabile è di circa 2,450 Wh/kg, ovverosia

circa dieci volte maggiore rispetto a quella delle

attuali batterie. Oltre a essere duttile e confor-

mabile alle geometrie dei contenitori, LLZO ha il

vantaggio di una grande stabilità che può sop-

portare anche nelle sostanze fortemente basiche

con pH fino a 14 e perciò può favorire il passag-

gio degli ioni senza alcun incrostamento degli

elettrodi.

TECH-FOCUS

BATTERIE

Fig. 2– I recenti progressi nellenanotecnologie consentonodi sperimentarenuovimateria-

li compositi che possono servire come elettroliti ed elettrodi solidi

Fig. 3 – Offrono una densità di energia accumulabile dieci volte superiore agli ioni di

litio i nuovi reticoli granulari di LLZO sperimentati negli OakRidgeNational Laboratory