Si consolida la distribuzione in Germania dopo tre anni di crescita

Pubblicato il 15 novembre 2023

Continua il calo degli ordini della distribuzione tedesca di componenti e, come afferma FBDi, questa situazione comincia a riflettersi sui ricavi. Sebbene il terzo trimestre si sia concluso con un livello di vendite relativamente alto, con 1,34 miliardi di euro (-1%), il rallentamento degli ordini continua, con una diminuzione superiore al 50% rispetto al 2022, anno record. Il rapporto book-to-bill è stato pari a 0,51.

Buone le performance dei semiconduttori. Le vendite hanno fatto registrare un aumento del 5,7% a 953 milioni di euro. Tuttavia, le vendite record degli ultimi quattro trimestri si stanno ora riflettendo in un elevato livello di scorte da parte dei clienti, che porterà inevitabilmente a un calo previsto degli ordini.

I componenti passivi sono diminuiti del 13,7% nel terzo trimestre, attestandosi a 160 milioni di euro, mentre l’elettromeccanica, compresi i connettori, è scesa del 12,1% a 150 milioni di euro. Anche gli alimentatori sono diminuiti del 14%, scendendo a 40 milioni di euro. Altri componenti come sensori, display e assemblaggi hanno seguito un andamento simile. La ripartizione delle vendite per tipologia di componenti è rimasta relativamente invariata: semiconduttori 71%, passivi 12%, elettromeccanici 11%, alimentatori 3% e il resto 3%.

Secondo Il presidente di FBDi Georg Steinberger, il 2023 dovrebbe chiudersi in modo leggermente positivo per la distribuzione nel suo complesso, mentre per il 2024 l’inversione di tendenza dipenderà non solo dal livello delle scorte, ma anche dalla situazione dei mercati finali. Commentando la situazione attuale, Steinberger ha  affermato che: “Chiunque speculi su un calo dei prezzi in questo momento potrebbe rimanere deluso, poiché i produttori devono far fronte a prezzi dell’energia e costi di finanziamento elevati, che sicuramente cercheranno di trasferire al mercato. Al momento ci aspettiamo che ci siano più riduzioni di capacità e rinvii delle espansioni produttive. Personalmente ritengo questa sia la strategia migliore, poiché sarebbe irresponsabile tornare al precedente comportamento di lotta sui prezzi nella catena di approvvigionamento”.

“In ogni caso – ha concluso Steinberger – la diffusione dell’elettronica in un numero sempre maggiore di settori contribuirà a stimolare la domanda di  semiconduttori e prodotti innovativi sul lungo periodo”.

FF



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