Progettazione model-based: dalla Formula 1 all’avionica

Alla Matlab and Simulink Conference 2013, focus sull’agilità e velocità dello sviluppo software

Pubblicato il 8 novembre 2013

Il model-based design e la simulazione computerizzata diventano sempre più indispensabili per gli ingegneri che vogliono vincere le sfide tecnologiche d’innovazione: sia che si tratti di far competere in gara vetture di Formula 1, sia che la missione consista nello sviluppo di sistemi avionici di tipo ‘manned’ e ‘unmanned’.

Questo il messaggio chiave emerso dall’esposizione dei due casi utente, fra i numerosi esempi di utilizzo di Matlab e Simulink, mostrati mercoledì, a Roma, alla Matlab and Simulink Conference 2013 di MathWorks.

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Foto sopra: Federico Corraro, direttore del dipartimento di tecnologie informatiche del CIRA, durante la presentazione
Foto sotto: L’area espositiva dedicata alle applicazioni dei prodotti di MathWorks

La velocità di sviluppo e prototipazione negli studi aerodinamici e fluidodinamici, e la generazione automatica del codice, è fondamentale, ha spiegato Giacomo Tortora di Ferrari Gestione Sportiva, a partire dalla fase di progettazione iniziale della vettura, fino alle attività di telemetria operate durante la gara.

Gli ingegneri non sono sono sviluppatori software, ha sottolineato Tortora: «voglio che il mio team di progettisti passi più tempo a pensare concetti e meno a scrivere codice». Grazie agli strumenti di MathWorks, ha aggiunto, è stato possibile massimizzare la velocità di sviluppo.

Il CIRA, Centro italiano ricerche aerospaziali, utilizza da oltre una quindicina d’anni Matlab e Simulink per le attività di ricerca e sviluppo di sistemi avionici di velivoli manned e unmanned (pilotati, e non pilotati fisicamente).

L’obiettivo fondamentale di tali attività di R&D è accrescere il livello di autonomia di queste macchine nello svolgimento delle missioni, mantenendo i necessari livelli di sicurezza e safety durante il volo e diminuendo il carico di lavoro e controllo dei piloti o degli operatori nelle basi di terra.

Federico Corraro, direttore del dipartimento di tecnologie informatiche del CIRA, ha presentato alcune applicazioni, spiegando come la flessibilità e affidabilità dei tool Matlab e Simulink abbiano permesso al centro di ricerca di creare strumenti e attrezzature dedicati per programmi aerospaziali dimostrativi con requisiti unici e sofisticati, come quello USV (unmanned space vehicle).

L’uso del model-based design, e la combinazione degli strumenti proprietari del CIRA con i tool di MathWorks ha anche permesso di applicare un rapido ciclo di sviluppo nelle fasi di progettazione, implementazione e test, contenendo al contempo i rischi associati alla ricerca aeronautica e a programmi dimostrativi come quelli UAV (unmanned aerial vehicle).

Giorgio Fusari



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