Piattaforme unificate per infrastrutture wireless
Dalla rivista:
Elettronica Oggi
Freescale Semiconductor annuncia le ‘common platform’ per realizzare stazioni radio base multi-standard
In un mondo delle telecomunicazioni in cui continuano a nascere e svilupparsi nuovi standard di trasmissione senza fili (3G, 4G), riuscire a semplificare la progettazione delle stazioni radio base wireless sta diventando una capacità sempre più preziosa. Un aiuto in questa direzione ai fornitori di attrezzature di tlc, che devono rispondere a esigenze tecnologiche e di mercato in continua evoluzione di operatori e carrier, arriva dall’utilizzo di alcuni processori multicore e Dsp di Freescale Semiconductor per la realizzazione di ‘unified common platform’, dotate di capacità multi-standard. In particolare l’azienda ha reso noto che il costruttore Alcatel-Lucent ha scelto il processore QorIQ P4080 e il Dsp MSC8156 come componenti chiave per le piattaforme che serviranno a creare le base station wireless di prossima generazione, caratterizzate da elevata flessibilità e prestazioni.
Basato su tecnologia di processo a 45-nm, MSC8156 migliora efficienza energetica, form factor e performance. Integra infatti la tecnologia Multi-Accelerator Platform Engine for Baseband (MAPLE-B), che opera insieme a sei core completamente programmabili per supportare vari standard di trasmissione, fra cui 3G-LTE, TDD-LTE, TD-SCDMA e WiMAX. Anche il chip QorIQ P4080, che Freescale sta distribuendo in campioni dai primi di settembre in diversi settori di mercato, è basato su tecnologia a 45-nm e integra otto core Power Architecture e500, oltre alla Datapath Acceleration Architecture (DPAA). Quest’ultima, utilizzando con efficienza gli otto core, consente di ottenere elevate prestazioni in termini di data rate, richieste per supportare molte applicazioni a intenso traffico dati, che sulle infrastrutture sta letteralmente esplodendo con forti tassi di espansione.
Progetto strategico
Freescale considera decisamente strategici i progetti legati a questi due device. «Siamo molto entusiasti - commenta Scott Aylor, direttore e general manager dei prodotti Dsp – che un fornitore di punta di infrastrutture wireless come Alcatel-Lucent abbia scelto entrambi i nostri dispositivi per creare la propria offerta di base station di nuova generazione. Soprattutto questo particolare progetto è significativo perché rappresenta quello che noi chiamiamo ‘common platform’. Mi permetta di spiegare cos’è: nelle infrastrutture wireless di oggi esistono molteplici standard: ad esempio, W-CDMA, 2G, 3G mentre altri, come la tecnologia Lte (Long Term Evolution, ndr.) stanno emergendo.
In questo quadro, il trend che osserviamo è che i nostri utenti, come Alcatel-Lucent, stanno cercando soluzioni per costruire piattaforme hardware-software unificate, in grado di operare con questi diversi standard utilizzando un solo set di dispositivi». Questo è importante, perché così possono dare ai loro utenti – gli operatori di tlc – la flessibilità di aggiungere interoperabilità fra differenti standard senza usare hardware diversi, ma tramite un percorso di migrazione molto più semplice, basato solo sull’aggiornamento del software.
Scott Aylor, direttore e general manager dei prodotti Dsp di Freescale Semiconductor
Nelle reti wireless, la sfida dell’interoperabilità fra standard è esistita per un certo periodo di tempo, spiega ancora Aylor, ma qui il punto chiave è il livello d’integrazione e system engineering adottato da Freescale nella realizzazione dell’offerta tecnologica, per fornire una soluzione ‘software only’. «Uno dei fattori abilitanti chiave del concetto di ‘common platform’ è la presenza sul dispositivo di un’accelerazione hardware molto specializzata e potente, in aggiunta a core Dsp con elevate prestazioni». Basta modificare il software per ottenere interfacce multi-standard in grado di coesistere nella stessa base station. Quindi, in sostanza, una sorta di ‘software defined radio’? «Certo – risponde Aylor -. Il concetto di Sdr è stato diffuso per lungo tempo, ma non vi è mai stato hardware sufficientemente potente per renderlo una realtà. Credo che, con l’attuale generazione di hardware che stiamo portando avanti tramite i dispositivi QorIQ P4080 e MSC8156, stiamo rendendo questo concetto una realtà, nello specifico attraverso la collaborazione con Alcatel-Lucent».
Riuso per ridurre i costi
Ci sono poi altri importanti aspetti da considerare secondo Aylor. Le common platform permettono agli operatori di tlc di risparmiare sui costi di dispiegamento delle infrastrutture, massimizzando il riuso delle attrezzature, ma aiutano anche i costruttori come Alcatel-Lucent a ridurre i costi di sviluppo, che si possono concentrare sulla realizzazione di una sola piattaforma multi-standard, anziché moltiplicare per diversi team impegnati nella progettazione di schede hardware e standard differenti. Inoltre il livello di performance dei dispositivi di Freescale in termini di ‘channel density’ e ‘user density’ consente anche di ridurre il numero delle base station richieste nella rete, razionalizzando la distribuzione degli apparati all’interno della infrastrutture senza rischiare di creare colli di bottiglia.
E per il futuro? Freescale, dice Aylor, è fortemente impegnata nel settore delle stazioni radio base, perché osservando il ritmo di crescita del traffico in rete intravede significative opportunità di espansione per i dispositivi da poco annunciati. «Credo che nei prossimi mesi vedrete altri annunci in questo settore, perché stiamo investendo pesantemente in nuovi device e prodotti». E si riferisce anche alle opportunità che tali semiconduttori potranno fornire per la realizzazione di ‘pico base station’ da integrare nelle reti di prossima generazione. Una nota anche sulla capacità di ridurre i consumi di energia (fino al 60% in meno per un equivalente livello di performance), per consentire la costruzione di base station meno complicate sotto il profilo dei sistemi di cooling e anche più rispettose dell’ambiente.
Giorgio Fusari
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