Maxim: la nuova architettura di alimentazione a 48V di Google abbassa la PUE dei data center

Pubblicato il 22 marzo 2016

Le aziende che utilizzano grandi data center hanno la possibilità di avvicinarsi maggiormente al valore ideale del parametro PUE (Power Usage Effectiveness) – pari a 1,00 – utilizzando il regolatore DC/DC di Maxim Integrated Products a stadio singolo, da 48V al PoL (Point of Load).

Negli apparati dei data center, l’andamento del valore di efficienza energetica ha ormai raggiunto un punto di flesso. I servizi basati su cloud comportano un aumento dei livelli di potenza assorbita, dovuto ai requisiti posti da processori e memorie a maggiori prestazioni; gli operatori dei data center, pertanto, cercano di raggiungere un valore di PUE vicino a 1,00 – corrispondente all’azzeramento delle perdite e quindi alla possibilità di dedicare l’intero budget energetico all’elaborazione dei dati.

Oggi i data center più efficienti raggiungono un PUE di 1,1; l’ulteriore ottimizzazione dell’infrastruttura IT richiede la riduzione degli stadi di conversione e delle perdite ad essi associate.  L’architettura di conversione a due stadi oggi comunemente utilizzata (da 48 V a 12 V e da 12 V al carico) ha infatti già raggiunto il proprio massimo valore di efficienza, pari al 90% circa.

Sfruttando le proprie competenze nel campo della gestione dell’alimentazione, Maxim ha messo a punto una soluzione scalabile a 48 V che infrange le barriere di efficienza, densità e prestazioni in transitorio, grazie all’integrazione tra componenti di potenza e componenti magnetici. La conversione a stadio singolo, da 48 V al PoL (da 48 V al carico), elimina infatti una componente della perdita di conversione e riduce di un fattore 16 le perdite di potenza dovute alla distribuzione nelle implementazioni rack, rispetto alle architetture a 12 V.

Caratteristiche principali:

  • PUE più basso: efficienza di conversione e di distribuzione più elevate
  • Maggiore densità di potenza: architettura a singolo stadio
  • Migliori prestazioni in transitorio: integrazione tra componenti di potenza e componenti magnetici
  • Flessibilità a livello di sistema: architettura scalabile in termini di potenza, efficienza e costo

pb



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