La distribuzione in Germania nel terzo trimestre: continua la crescita

Pubblicato il 7 novembre 2022

In base ai dati riportati da FBDi, nel terzo trimestre di quest’anno il mercato della distribuzione in Germania è cresciuto del 44%, toccando quota 1,36 miliardi di euro, un valore che supera il precedente record del primo trimestre 2022. Gli ordini, per contro sono diminuiti a quota 1,44 miliardi, proseguendo sulla via della normalizzazione e il rapporto book-to-bill si è attestato a 1,06.

Per quanto concerne le diverse categorie di prodotto, i semiconduttori sono cresciuti del 55,7%(901 milioni di euro), i componenti passivi del 23% (185 milioni) e gli elettromeccanici, inclusi i connettori, del 18% (171 milioni). Ottimo l’andamento degli alimentatori che hanno fatto registrare vendite pari a 46 milioni di euro (+40%). Aumenti anche per le restanti categorie di prodotti (sensori, display, assemblaggi e sistemi), che spaziano dal +24% dei sensori al +85% dei display.

 

Flessione all’orizzonte

“il fatto che ha maggiormente sorpreso, ha detto Georg Steinberger, CEO di FBDi -non sono state le vendite elevate, soprattutto per quel che concerne i semiconduttori, bensì il livello degli ordini. Tuttavia la tendenza al rallentamento o alla normalizzazione non può più essere ignorata. In ogni caso, il 2022 si concluderà sicuramente con un incremento stimato attorno al 30%”.

In generale, il settore dei componenti sta mostrando segni di rallentamento e in base ai dati forniti da WSTS, il mercato globale dei semiconduttori è entrato in terreno negativo nel mese di settembre.

“Le vendite dei semiconduttori, in particolare di memorie e processori, sono iniziate a diminuire su scala globale e le previsioni per il prossimo anno oscillano tra un sostanziale stallo o una flessione. Ciò non si verificherà in tutti i segmenti di mercato, ma il rallentamento della domanda di computer e prodotti di comunicazione, ovvero dei maggiori consumatori di processori e memorie, influenzerà pesantemente l’andamento del mercato complessivo.

Il “boom” degli ultimi 7 trimestri è imputabile da un lato al forte incremento della domanda successive alla pandemia e dall’altro al fatto che sono stati effettuati ordini a termine per cercare di attenuare le problematiche legate alla fornitura. Fare previsioni è comunque difficile, vista l’attuale rapidità dei cambiamenti a livello geopolitico, economico, demografico e, non ultimo, climatico.

Filippo Fossati



Contenuti correlati

Scopri le novità scelte per te x