Il know how italiano per l’efficienza energetica arriva in Marocco
Al via, grazie a Confindustria Anie, un programma di partnership tecnologico e commerciale con il Marocco per le aziende tricolori attive in campo elettrotecnico ed elettronico. Obiettivo: l’efficienza energetica
Si conclude oggi l’iniziativa di Confindustria Anie in Marocco, nell’ambito di un’importante conferenza d’affari finalizzata a presentare le più recenti innovazioni tecnologiche per l’efficienza energetica e la produzione di elettricità da fonti rinnovabili. L’obiettivo è favorire uno sviluppo economico sostenibile nel Mediterraneo. Le aziende di Anie, tra le più rappresentative nei comparti dell’elettromeccanica, dell’automazione industriale e del fotovoltaico, si sono confrontate con circa 150 operatori provenienti dal bacino del Mediterraneo (Marocco, Algeria, Tunisia, Libano, Spagna e Francia) e hanno tenuto oltre 100 incontri d’affari.
Fitto il programma di appuntamenti, apertosi lunedì pomeriggio con i saluti istituzionali del Ministro dell’energia del Regno del Marocco, Amina Benkhadra, del Ministro dell’edilizia, dell’urbanizzazione e del territorio, Taoufiq Hjira, e dell’Ambasciatore capo della delegazione dell’Unione Europea in Marocco, Eneko Landaburu. Le istituzioni del Paese hanno ribadito l’impegno che il Governo marocchino sta profondendo per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per l’efficienza energetica, in considerazione tanto della forte dipendenza energetica dall’estero (il 97% del fabbisogno energetico del Paese è coperto dalle importazioni), quanto della crescente domanda interna di energia in conseguenza dello sviluppo economico. In particolare, il Ministro Benkhadra ha ribadito il vivo interesse del Marocco verso scambi di tecnologie e di know how che consentano di affrontare lo sviluppo infrastrutturale sul territorio del Paese nel pieno rispetto dei vincoli di sostenibilità.
Obiettivo primario resta quello della riduzione della dipendenza dal petrolio, a favore della produzione di elettricità da fonti rinnovabili, in particolare eolico e fotovoltaico. In tal senso, il Paese vuole porsi come driver per lo sviluppo sostenibile dell’intera area nord africana. Il Ministro Hjira ha riferito che agli edifici marocchini è imputabile il 36% del consumo energetico totale del Paese (29% guardando alla sola edilizia residenziale), numeri destinati a crescere in futuro: nei prossimi anni si stima un incremento annuo degli alloggi pari a 200 mila unità, cui si aggiunge la crescente domanda energetica per il comfort domestico.
Detto questo, le imprese italiane, che spiccano nel panorama internazionale per il know how d’eccellenza nel campo delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche, sono stato oggetto di una vera e propria ‘chiamata’ da parte delle autorità marocchine. In ambito energetico, il Governo del Paese africano conta di ridurre il consumo di energia del 15% entro il 2020, con il passaggio all’uso di energia da fonti rinnovabili dall’attuale 4 al 40% nei prossimi 10 anni. In particolare, sono previsti ingenti investimenti nel settore fotovoltaico. Entro il 2020 è in programma la realizzazione di cinque centrali solari, per una capacità complessiva di 2.000 MW. Le centrali dovrebbero occupare una superficie di 10 mila ettari, coinvolgendo geograficamente le località di Ouazazate, Ain Bni Mathar, Forum Al Oueb, Boujdour e Sebkhat Tah.
Negli ultimi due anni l’interesse delle aziende italiane per il mercato marocchino è sensibilmente aumentato, essendo numerose le prospettive d’investimento e di partnership. La presenza di imprese italiane e miste, circa 300, è in crescita anche grazie alle opportunità offerte dalla creazione della ‘Free Trade Zone’ di Tangeri, a ridosso dello stretto di Gibilterra. L’Italia è uno dei principali partner commerciali del Marocco, figurando al 5° posto nel 2009 tra i Paesi fornitori (con una quota del 6,5%). Nel 2009 il saldo dell’interscambio tra i due Paesi è risultato ampiamente positivo per l’Italia, a quota 978 milioni di euro. Nella composizione merceologica delle esportazioni italiane verso il Marocco (oltre 1,3 miliardi di euro nel 2009), la quota costituita dall’elettronica e dall’elettrotecnica ha raggiunto l’11%.
“Con questa missione in Marocco le imprese di Confindustria Anie testimoniano la volontà di cogliere sul nascere le favorevoli opportunità di business che si stanno aprendo, in particolare nel campo dell’efficienza energetica e della produzione di elettricità da fonti rinnovabili” ha dichiarato Guidalberto Guidi, presidente di Confindustria Anie. “Tra il 2010 e il 2011 un intenso programma di incontri istituzionali e commerciali vede coinvolte numerose aziende di Anie, impegnate a diffondere l’eccellenza delle tecnologie tricolori in quei Paesi che mostrano le potenzialità di sviluppo infrastrutturale più elevate. Da questo punto di vista l’intera area nord africana rappresenta certamente un mercato di grandi potenzialità, aperto a un accelerato sviluppo economico nel rispetto dei parametri di sostenibilità”.
Fonte dell’immagine: Servizio Centrale Studi Economici Anie su dati Istat
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