FBDi: i dati della distribuzione tedesca di componenti nel secondo trimestre

Pubblicato il 1 settembre 2023
FBDi

In base ai dati di FBDi, il secondo trimestre di quest’anno si è chiuso in modo contrastato per i distributori tedeschi di componenti. Da un lato, infatti, il fatturato dei distributori che fanno parte di FBDi è aumentato del 19% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, arrivando a 1,42 miliardi di euro, ma, per contro, il booking è diminuito di quasi il 53% rispetto a quello del secondo trimestre del 2022. Il rapporto book-to-bill è sceso dal valore di 1,52 di un anno fa a 0,6, il livello più basso dalla fondazione di FBDi (nel 2003).

Ancora una volta, i semiconduttori sono stati il drive principale. Con 1 miliardo di euro il fatturato è stato solo leggermente inferiore al livello del primo trimestre 2002, ma superiore del 31,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli ordini, tuttavia, sono diminuiti del 62%.

Per quanto riguarda gli altri settori, le vendite dei componenti passivi sono diminuite dell’1,6% arrivando a 173 milioni di euro e dell’elettromeccanica del 4,8% (159 milioni di euro). Gli alimentatori sono comunque cresciuti del 3,5% raggiungendo 43 milioni di euro, mentre il fatturato dei restanti gruppi di prodotti (sensori, display, gruppi) si è leggermente indebolito. La quota di mercato per area di prodotto si è spostata verso i semiconduttori (70%), i passivi e l’elettromeccanico sono diminuiti entrambi dell’1% mentre il resto è rimasto più o meno invariato.

Gli analisti evidenziano che le prospettive per il 2023 restano contrastanti e che le prospettive economiche sono incerte e non supportano l’aspettativa di una forte domanda.

Il presidente di FBDi, Georg Steinberger, ha sottolineato che: “Le condizioni del mercato sono cambiate, sia le sfide geopolitiche che il potere di mercato di singoli grandi clienti globali possono interrompere intere supply chain. Lo abbiamo notato. E quello che potrebbe rivelarsi un altro problema sono gli scenari delle sovvenzioni, con miliardi e miliardi di denaro dei contribuenti che attualmente confluiscono nella produzione di semiconduttori in tutto il mondo. Anche se l’attrattiva dei semiconduttori continua a crescere, non può essere salutare se, come suggerisce Knometa Research, ci saranno ben 230 fabbriche di wafer da 300 mm pienamente operative entro il 2027. Ciò potrebbe portare a un enorme eccesso di capacità”.



Contenuti correlati

Scopri le novità scelte per te x