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20

A

ttualità

rato per sei mesi assemblando,

programmando e testando i loro

veicoli. Prima della gara fina-

le, hanno avuto a disposizione

tutta la mattinata per testare e

mettere a punto i loro veicoli.

Come in ogni competizione che

si rispetti, non sono mancati im-

previsti dell’ultimo minuto, che i

ragazzi hanno saputo affronta-

re al meglio. Quest’anno l’Italia

non ha partecipato alle finali,

essendo arrivata seconda al

Freescale Cup – Emea, dopo

la Svizzera. Ricordiamo che lo

scorso anno si era aggiudicata

un brillante secondo posto gra-

zie al Politecnico di Torino. Per

la competizione dedicata alle

scuole superiori, ha preso parte

l’ITIS Enzo Ferrari di Susa (TO),

che collabora con il Politecnico

di Torino e tre studenti del cor-

so di Periti in Elettronica si sono

classificati al primo e terzo po-

sto nell’evento dimostrativo ri-

servato alle High Schools.

È stato Gregg Lowe, Ceo e pre-

sident di Freescale, a premiare i

vincitori, mostrando grande sod-

disfazione per questa edizione

che ha coinvolto sempre più

studenti che si sono impegnati

nell’integrazione di discipline

differenti. Anche Albert Heuber-

ger, direttore del Fraunhofer IIS,

si è detto orgoglioso di ospitare

presso il centro una competi-

zione di alta tecnologia come la

Freescale Cup.

S

ono le eccel-

lenze di tutto il

mondo, studenti

appassionati,

competitivi nel

modo

giusto.

Sono i futuri in-

gegneri che ogni

società si augura

di poter avere

alle proprie dipendenze. Questi

giovani talenti, studenti universi-

tari provenienti da tutte le Regio-

ni del mondo, hanno gareggiato

lo scorso 15 settembre presso il

prestigioso

Fraunhofer Institute for Integrated Circuits

di Norim-

berga, per la finale della

Free- scale

Cup Challenge 2015.

Una sfida all’ultima frazione di

secondo, vinta per la terza vol-

ta consecutiva dagli studenti

cinesi, per la precisione ragazzi

provenienti dalla University of

Science and Technology of Bei-

jing, Cina. Si sono imposti sugli

altri team: Malesia, Svizzera,

Corea, Taiwan, Brasile Messico,

Usa, India (in ordine di arrivo).

Il teamCina è risultato il migliore

per velocità e precisione com-

pletando il percorso in 17.1 se-

condi; la squadra dalla Malesia

con 20,6 secondi e la Svizzera

ha seguito la squadra in 20.8

secondi.

Per i pochi che non conoscesse-

ro la Freescale Cup, sponsoriz-

zata da Freescale Semiconduc-

tor, si tratta di una competizione

mondiale nel corso della quale

gli studenti sono chiamati a co-

struire e programmare modelli

di auto intelligenti e gareggiare

lungo un circuito prefissato.

Come funzionano queste ‘in-

telligent car’? Le auto sono

autonome e devono rimanere

all’interno della pista; vince la

vettura che percorre il tracciato

nel minor tempo senza uscire

di pista. Venticinque studenti,

accompagnati dai loro advisor,

hanno dunque lanciato le loro

macchine su una pista lunga

180 metri quadri, composta di

curve, dossi e chicane. Le auto

intelligenti sono alimentate dai

32 bit Qorriva o Kinetis (MCUs)

di Freescale.

ARM , Elektrobit Automotive

e

MathWorks

sono i tre sponsor

della competizione e hanno

fornito agli studenti supporto

hardware e software. L’altro

sponsor è il Fraunhofer IIS, il

prestigioso centro di ricerca

applicata, che ha dato vita, per

esempio, all’mp3.

Una sana competizione

La competizione, che esiste

da oltre un decennio e fa parte

del Freescale University Pro-

grams, si rivolge agli studenti

universitari di tutto il mondo e

offre l’opportunità di sperimen-

tare e mettere in pratica concetti

di meccatronica, elettronica e

informatica in un ambiente di-

vertente e competitivo. La Fre-

escale Challenge Cup è oggi

l’espressione di tutte le maggiori

evoluzioni tecnologiche degli

ultimi anni. Gli studenti hanno

avuto, per esempio, la possibili-

tà di utilizzare fino a 16 sensori,

come fotocamere, accelerome-

tri, giroscopi per affrontare la

corsa. Gli studenti hanno lavo-

Freescale CUP 2015:

giovani talenti in gara

Fraunhofer IIS ha ospitato la finale della Freescale Cup

Challenge 2015. Gli studenti cinesi hanno ottenuto il

risultato migliore, aggiudicandosi il primo posto. Ecco

come nascono le ‘intelligent car’

A

ntonella

P

ellegrini

EON

ews

n

.

589

-

settembre

2015

La classifica

finale della

gara

Gregg

Lowe,

Ceo

e president

di Freescale,

alla consegna

degli award

(Credito foto:

Fraunhofer

IIS/Peter

Roggenthin)

Come nasce un’auto intelligente

Nel mese di ottobre 2014 ciascuna squadra, costituita da un massimo di

tre studenti, ha ricevuto un car kit Freescale Cup standard e ha collaborato

con i propri professori per creare l’auto intelligente più veloce.

La creazione di questa auto intelligente richiede: la programmazione del

software embedded e la creazione dei circuiti di base utilizzando i pezzi

Freescale contenuti nell’entry kit; la creazione dell’hardware e del software

di controllo motore da parte degli studenti per far viaggiare e guidare l’auto

intelligente; l’interfaccia tra gli studenti e una telecamera per far navigare

l’auto lungo il tracciato della pista.

I componenti standard dell’auto intelligente sono il kit per costruire il mo-

dello dell’auto, il servomotore i motori elettrici, una batteria con relativo

caricatore e le istruzioni per l’uso. Questi sono gli elementi:

Telaio – modello scala 1/18; Propulsione – motori cc 7,2V (uno per ciascu-

na ruota posteriore); Sterzo servomotore; Sistema di controllo – controller

Qorivva MPC5606B Freescale per l’industria automobilistica oppure con-

troller industriale MCU Kinetis ARM Cortex – M; Controllo motore – scheda

analogica Freescale con ponte H MC33931; Guida – telecamera CMOS.

Quest’anno l’Italia non ha partecipato alle finali, essendo arrivata seconda

al Freescale Cup – Emea, dopo la Svizzera. Ricordiamo che lo scorso anno

si era aggiudicata un brillante secondo posto il Politecnico di Torino.