18
T
avola
R
otonda
più diventa complicato stan-
dardizzare un prodotto. PM-
Bus è un eccellente insieme
di comandi, ma può essere
interpretato in maniera diversa,
il che significa che inviando un
comando a un prodotto non si
può essere certi che il risultato
sarà sempre lo stesso. Questo
può essere molto complicato
per un cliente. Quando devono
utilizzare più fornitori, con un
prodotto da A, B o C, inviare un
comando e avere output diversi
è un problema.
L’ulteriore attenzione alla
compatibilità software che
po r t a AMP Gr oup è d i
enorme impor tanza per i
clienti, soprattutto
se si considera che
l e s c h e d e s o n o
e s t r e m a m e n t e
costose e la necessità
di avere un ridotto
time to market.
EONEWS:
Perché
PMBus non è suffi-
ciente?
ADAMS:
PMBus for-
nisce un linguaggio
comune, un set di
istruzioni, ma anche
se è uno standard industriale,
è suscettibile di interpretazio-
ne nel modo in cui si inviano
i comandi. Ciò porta a molti
problemi di inoperabilità anche
all’interno del comando PM-
Bus, così si potrebbero avere
quattro differenti controller che
inviano lo stesso comando e,
a causa della struttura in cui
si inviano, l’output può variare
ovunque da uno a sei volt.
Quello che stiamo cercando di
fare è seguire le stesse regole
su come si invia un messaggio
o lo si interpreta in modo che
sia coerente in tutta la nostra
piattaforma. Purtroppo il logo
PMBus non costituisce la
soluzione definitiva per poter
asserire che tutto funzioni
insieme. Come abbiamo detto,
gli standard dell’AMP Group
riguardano il software, in
modo da poter prendere un
file di configurazione da CUI e
usarlo in un prodotto Ericsson
o Murata facendoli funzionare
nello stesso modo durante
la programmazione della
produzione.
EONEWS:
L’AMP Group è
aperto ad altri membri?
ADAMS:
CUI, Ericsson e Mu-
rata hanno lavorato insieme
per più di tre anni e hanno de-
ciso di formalizzare il rappor-
to con la formazione dell’AMP
Group. La creazione dell’AMP
Group ha richiesto un investi-
mento incredibile da parte di
tutte le società ,per assicurarsi
che quello che si è fatto fun-
zioni effettivamente. Il coinvol-
gimento in questo consorzio
r ichiede notevoli
sforzi e quindi i nuovi
membri dovrebbero
essere disposti a in-
vestire il loro tempo,
oltre ai consueti in-
vestimenti finanziari,
per garantire che il
rapporto funzioni.
PIMPIS:
È un impe-
gno serio e molto di-
spendioso in termini
di tempo fare in mo-
do che i dispositivi e
tutti i componenti all’interno del
sistema possano funzionare in
modo intercambiabile. Quindi,
entrando a far parte dell’AMP
Group significa impegnarsi an-
che sul lato ingegneristico.
EONEWS:
Una roadmap co-
mune per i prodotti dell’AMP
Group come influisce sui
prodotti di CUI, Murata e
Ericsson?
HÄGERDAL :
Lo s c opo
del Gruppo AMP è quello
di definire una roadmap
comune per i prodotti che noi
riteniamo saranno richiesti
dai nostri rispettivi clienti.
All’interno dell’AMP Group ogni
azienda ha ancora un proprio
programma, una sua roadmap;
ci rivolgiamo a clienti diversi
e, anche se lavoriamo insieme
per il beneficio dei nostri clienti,
siamo ancora concorrenti.
L’obiettivo principale della
roadmap dell’AMP Group è
quello di guardare ai prodotti
che sono destinati a tutte le
nostre basi di clienti, e quindi ai
prodotti che possono servire a
un interesse comune. In questo
modo ogni società continuerà
a sviluppare prodotti specifici
per i suoi clienti, ma avremo
anche un core di prodotti
che svilupperemo
insieme. Il livello
di collaborazione
all’interno del gruppo
è r e l a t i vame n t e
nuovo nel nostro
settore. Condividiamo
i d e e , t e a m d i
p r o g e t t a z i o n e e
collaboriamo a diversi
livelli. È possibile
che, in un progetto,
la società A supporti
la verifica meccanica
o quella software,
oppure può essere possibile
che su un altro progetto
si condivida un brevetto e
potrebbe anche essere possi-
bile che un brevetto di proprie-
tà della società A sia condiviso
con la società B e la società C.
Noi crediamo che questo
modello e questo livello di
cooperazione siano unici nel
nostro settore.
Questa è la prima volta che
tre aziende leader nel settore
power condividono già nei pri-
mi stadi le idee discutendo dei
prodotti che saranno sviluppati
in futuro, oltre a discutere con
diversi fornitori, produttori di IC
di controllo e anche integratori
di sistemi.
Le tre aziende comunque sono
ancora in competizione fra loro
nel mercato, il che significa che
continueremo a mantenere e
sviluppare la nostra tecnologia,
ma condivideremo la migliore
tecnologia possibile a beneficio
dei nostri clienti comuni.
PIMPIS:
Le tre le società han-
no portafogli prodotti molto
diversificati. L’AMP Group si
concentra sulla tecnologia digi-
tale, che si tratti di digital bricks
o point of load digitali e pos-
siamo anche aggiungere front
end digitali in futuro.
EONEWS:
L’AMP Group può
soddisfare le esigenze dei
clienti in termini di potenza,
prezzi e innovazione?
ADAMS:
Possiamo, in quanto
organizzazione collettiva e
perché ci sono tre dei leader
del settore che non sono
solo lavorano alla
roadmap, ma che
valutano anche in
modo collaborativo i
feedback della base
di clienti, riversandoli
n e l g r u p p o p e r
capire realmente le
necessità del cliente.
Come abbiamo detto,
questo è qualcosa
di unico; lavoriamo
con alcune delle
migliori società di
semiconduttori al
mondo per capire dove stanno
andando le loro prossime
generazioni in modo da
sviluppare efficacemente
nuovi prodotti che si possano
allineare con le loro roadmap
tecnologiche. Le aziende del
power supply solitamente
non lo hanno fatto in passato;
di solito questo è il territorio
delle aziende che realizzano
power IC. Ma quando si guarda
a FPGA e DSP, questi sono
la spina dorsale del settore e
sono gli unici che dettano le
tendenze per l’alimentazione
che è necessaria per quei chip.
Sanno quali richiedono una
tensione digitale per il core.
Quindi dobbiamo essere sicuri
di capire e di comunicare con
loro per conoscere le loro ro-
admap dei prossimi cinque an-
ni, perché in realtà sono quelli
che guideranno i cambiamenti
nella tecnologia e i nostri clienti
vi adatteranno le loro esigenze
in termini di power.
EONEWS:
Il digital power sta
diventando onnipresente?
PIMPIS:
Vediamo sempre più
applicazioni che richiedono
tensione, monitoraggio della
Martin
Hägerdal,
presidente di
Ericsson Power
Modules e
Corporate vp di
Ericsson AB
Steve Pimpis,
vice president
Global Strategic
Product
Marketing di
Murata Power
Solutions
segue da pag.17
EON
ews
n
.
589
-
settembre
2015