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T
avola
R
otonda
I
soci fondatori dell’Architects
of Modern Power (AMP) Group
sono CUI, Ericsson Power Mo-
dules e Murata – tutti produttori
a livello mondiale che svilup-
pano tecnologie avanzate di
conversione per le architetture
power distribuite.
In una tavola rotonda Martin
Hägerdal, presidente di
Erics- son Power Modulese Corpo-
rate vp di Ericsson AB, Mark
Adams, senior vice president di
CUIe Steve Pimpis, vice presi-
dent Global Strategic Product
Marketing di
Murata Power Solutions ,hanno evidenziato
la missione, le prospettive e
le future evoluzioni di questo
nuovo protagonista nel mondo
dell’alimentazione digitale.
EONEWS:
Che cosa è l’Ar-
chitects of Modern Power
(AMP) Group e perché si è
formato?
HÄGERDAL:
L’AMP Group è
stato costituito lo scorso anno
da tre società che condividono
gli stessi valori e la visione in
termini di sviluppo del prodotto,
sviluppo del sistema e in quale
modo la tecnologia sta progre-
dendo. CUI, Ericsson e Mura-
ta sono aziende focalizzate sui
clienti in modo che loro, e noi, si
sia in grado di raggiungere una
maggiore efficienza in termini
di alimentazione. Come AMP
Group, siamo in grado di offri-
re ai clienti maggiore flessibili-
tà rispetto alle singole società,
perché siamo in grado di offri-
re prodotti che sono comple-
tamente interoperabili e anche
compatibili sia dal punto di vista
hardware sia in termini di foot-
print e di dimensioni meccani-
che, nonché di garantire che i
nostri prodotti operino con sof-
tware compatibile. Ciò significa
che un prodotto standard AMP
Group che è controllato dallo
stesso comando PMBus funzio-
nerà esattamente nello stesso
modo, che provenga da Murata,
CUI o Ericsson.
EONEWS:
In che modo il
AMP Group differisce dagli
altri organismi di normaliz-
zazione?
PIMPIS:
Storicamente ci sono
stati un paio di diversi organi-
smi di normalizzazione, in par-
ticolare POLA e DOSA. L’inten-
zione dell’alleanza DOSA era
quella di cercare di incorag-
giare la compatibilità tra gli ali-
mentatori, ma non fu mai gui-
data con forza. Ciò ha portato
ad aziende che operano all’in-
terno degli standard meccanici
forniti da DOSA, ma senza gli
standard operativi e funziona-
li: la compatibilità non c’è. Per
esempio, è possibile prende-
re due unità DOSA e possono
avere diversi profili di start up,
diversi sistemi di protezione
per le sovracorrenti o diverse
impostazioni predefinite per i
guasti dei carichi. Nell’alleanza
AMP Group abbiamo svilup-
pato sia il footprint meccanico
sia i criteri operativi e funzionali
a cui noi tutti ci atteniamo e
che portano ad avere disposi-
tivi che sono intercambiabili e
con le stesse caratteristiche di
funzionamento.
EONEWS:
Come differiscono
gli standard AMP Group da
quelli delle altre organizza-
zioni?
HÄGERDAL:
Originariamente
quando si formarono le prece-
denti alleanze, POLA e DO-
SA, la tecnologia era relativa-
mente semplice e le società
avrebbero usato un footprint
comune. Tuttavia, ci sono an-
cora adesso preoccupazioni
su alcune funzionalità come
tensione di ingresso, regola-
zione della tensione e su ele-
menti di base fondamentali al
fine di rendere possibile l’in-
teroperabilità per i prodotti.
Più ci si muove in avanti con
la tecnologia software-oriented
continua a pag.18
Consorzio AMP,
un nuovo protagonista
nell’alimentazione digitale
Nel mese di ottobre 2014, tre tra i principali produttori
di alimentatori hanno annunciato la costituzione
di un nuovo consorzio nell’industria del power,
Architects of Modern Power (AMP).
L’obiettivo dell’alleanza è quello di creare
le soluzioni alimentazione end-to-end distribuite
tecnicamente più avanzate, in pratica un ecosistema
completo di hardware, software e supporto
A
cura
della
redazione
EON
ews
n
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-
settembre
2015