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17

T

avola

R

otonda

I

soci fondatori dell’Architects

of Modern Power (AMP) Group

sono CUI, Ericsson Power Mo-

dules e Murata – tutti produttori

a livello mondiale che svilup-

pano tecnologie avanzate di

conversione per le architetture

power distribuite.

In una tavola rotonda Martin

Hägerdal, presidente di

Erics- son Power Modules

e Corpo-

rate vp di Ericsson AB, Mark

Adams, senior vice president di

CUI

e Steve Pimpis, vice presi-

dent Global Strategic Product

Marketing di

Murata Power Solutions ,

hanno evidenziato

la missione, le prospettive e

le future evoluzioni di questo

nuovo protagonista nel mondo

dell’alimentazione digitale.

EONEWS:

Che cosa è l’Ar-

chitects of Modern Power

(AMP) Group e perché si è

formato?

HÄGERDAL:

L’AMP Group è

stato costituito lo scorso anno

da tre società che condividono

gli stessi valori e la visione in

termini di sviluppo del prodotto,

sviluppo del sistema e in quale

modo la tecnologia sta progre-

dendo. CUI, Ericsson e Mura-

ta sono aziende focalizzate sui

clienti in modo che loro, e noi, si

sia in grado di raggiungere una

maggiore efficienza in termini

di alimentazione. Come AMP

Group, siamo in grado di offri-

re ai clienti maggiore flessibili-

tà rispetto alle singole società,

perché siamo in grado di offri-

re prodotti che sono comple-

tamente interoperabili e anche

compatibili sia dal punto di vista

hardware sia in termini di foot-

print e di dimensioni meccani-

che, nonché di garantire che i

nostri prodotti operino con sof-

tware compatibile. Ciò significa

che un prodotto standard AMP

Group che è controllato dallo

stesso comando PMBus funzio-

nerà esattamente nello stesso

modo, che provenga da Murata,

CUI o Ericsson.

EONEWS:

In che modo il

AMP Group differisce dagli

altri organismi di normaliz-

zazione?

PIMPIS:

Storicamente ci sono

stati un paio di diversi organi-

smi di normalizzazione, in par-

ticolare POLA e DOSA. L’inten-

zione dell’alleanza DOSA era

quella di cercare di incorag-

giare la compatibilità tra gli ali-

mentatori, ma non fu mai gui-

data con forza. Ciò ha portato

ad aziende che operano all’in-

terno degli standard meccanici

forniti da DOSA, ma senza gli

standard operativi e funziona-

li: la compatibilità non c’è. Per

esempio, è possibile prende-

re due unità DOSA e possono

avere diversi profili di start up,

diversi sistemi di protezione

per le sovracorrenti o diverse

impostazioni predefinite per i

guasti dei carichi. Nell’alleanza

AMP Group abbiamo svilup-

pato sia il footprint meccanico

sia i criteri operativi e funzionali

a cui noi tutti ci atteniamo e

che portano ad avere disposi-

tivi che sono intercambiabili e

con le stesse caratteristiche di

funzionamento.

EONEWS:

Come differiscono

gli standard AMP Group da

quelli delle altre organizza-

zioni?

HÄGERDAL:

Originariamente

quando si formarono le prece-

denti alleanze, POLA e DO-

SA, la tecnologia era relativa-

mente semplice e le società

avrebbero usato un footprint

comune. Tuttavia, ci sono an-

cora adesso preoccupazioni

su alcune funzionalità come

tensione di ingresso, regola-

zione della tensione e su ele-

menti di base fondamentali al

fine di rendere possibile l’in-

teroperabilità per i prodotti.

Più ci si muove in avanti con

la tecnologia software-oriented

continua a pag.18

Consorzio AMP,

un nuovo protagonista

nell’alimentazione digitale

Nel mese di ottobre 2014, tre tra i principali produttori

di alimentatori hanno annunciato la costituzione

di un nuovo consorzio nell’industria del power,

Architects of Modern Power (AMP).

L’obiettivo dell’alleanza è quello di creare

le soluzioni alimentazione end-to-end distribuite

tecnicamente più avanzate, in pratica un ecosistema

completo di hardware, software e supporto

A

cura

della

redazione

EON

ews

n

.

589

-

settembre

2015