abbiamo concepito, stia conti-
nuando a rivestire interesse per
gli utenti di tipo industriale e non
abbiamo piani immediati per mo-
dificarlo. Possiamo affermare che
il ComputeModule e tutti i modelli
originali di Raspberry Pi continue-
ranno ad essere disponibili.
Glenn:
Eben, lei ha accennato
al fatto che il nuovo hardware
manterrà la piena compatibili-
tà ma cosa può dirci in merito
al software?
Eben:
Il cuore del sistema opera-
tivo, il kernel Linux, è ovviamente
nuovo: abbiamo, infatti, aumen-
tato il numero di core e siamo
migrati dall’architettura ARMv6
alla più moderna ARMv7. A parte
questa nuova versione del ker-
nel, tutto il resto, nella piattaforma
software, rimane esattamente
uguale fra i due modelli. Anche in
questo caso, si tratta di un risulta-
to che abbiamo ottenuto a fronte
di un duro lavoro. Non vogliamo,
infatti, che i nostri utenti debba-
no scontrarsi con discontinuità
di alcun genere e non vogliamo
neppure trovarci nella necessità
di dover mantenere due pacchetti
software radicalmente differenti
tra loro. In ogni caso, pur man-
tenendo ancora il medesimo
software, il miglioramento nelle
prestazioni è notevole. Tale risul-
tato non dipende solamente dalla
nuova architettura del proces-
sore: Raspberry Pi 2, infatti, fun-
ziona anche con una più elevata
velocità di clock e dispone di una
memoria cache di secondo livello
con capacità maggiore e meglio
integrata. Ci stiamo anche impe-
gnando moltissimo nello sviluppo
del software con l’intento di sfrut-
tare al meglio i quattro core inte-
grati nel processore: il browser
web, in particolare, ha diversi
processi che risultano assoluta-
mente adatti a essere eseguiti in
parallelo, e, quindi, seguiteci con
attenzione!
Glenn:
Poter accedere in una
piattaforma così popolare ad
un dispositivo a multi-core
sembra decisamente esal-
tante. Sarà possibile, per gli
sviluppatori, allocare specifici
processi a uno specifico core?
Eben:
A dire il vero, non è tanto
una questione di allocare i pro-
cessi a core specifici, quanto,
piuttosto, di strutturare le cose
in modo tale che ci siano thread
multipli di un’attività che il kernel
possa organizzare in contempo-
ranea. Si tratta di pensarci duran-
te il processo di sviluppo per ot-
tenere un codice parallelizzato. In
effetti, dal punto di vista didattico,
tutto questo è molto interessante!
Nel mondo dell’industria è diffusa
la convinzione che l’hardware si
sia evolutomolto più velocemente
del software e che gli sviluppatori
debbano impegnarsi maggior-
mente per imparare a sfruttare il
parallelismo nei codici che scri-
vono. Fornire Raspberry Pi al
settore della didattica faciliterà
certamente il compito di spiegare
agli studenti quando e come può
essere usato il parallelismo.Èopi-
nione condivisa che quattro core
rappresentino il numero ottimale
per ottenere un miglioramento
delle prestazioni senza dover
dedicare uno sforzo eccessivo
alla scrittura del nuovo codice e,
quindi, con l’architettura della no-
stra piattaforma, ci troviamo chia-
ramente in una buona posizione.
La cosa importante, comunque, è
il fatto che per le applicazioni di-
dattiche sono oggi disponibili sul
mercato molti strumenti software
in grado di aiutare gli sviluppatori
a comprendere meglio il proprio
codice e a studiare i vantaggi in
termini di prestazioni che potreb-
bero ottenere parallelizzando i
singoli processi.
Glenn:
Grazie Eben. Sembra
proprio che siate riusciti a rag-
giungere un delicato equilibrio,
mantenendo la compatibilità
sia hardware, sia software e
migliorando allo stesso tempo
la capacità di calcolo di un fat-
tore pari a sei. Con parecchie
unità di Raspberry Pi 2 pronte
nei nostri magazzini, si pro-
spetta un periodo decisamente
promettente per RS.
D
istribuzione
segue da pag.11
12
EON
ews
n
.
586
-
maggio
2015
Ambiq Micro
sigla un accordo
di distribuzione
globale con Future
lectronics
Ambiq Microha siglato un accordo
di distribuzione su scala globale
con
Future Electronics. L’azienda
di distribuzione commercializzerà
gli RTC (Real Time Clock) e i micro-
controllori (MCU) della linea Apollo
equipaggiati con core ARM Cortex.
Si tratta dei dispositivi a più basso
consumo del loro genere che sfrutta-
no la piattaforma Spot (Subthreshold
Power Optimized Technology) bre-
vettata da Ambiq. Questa innovativa
tecnologia consente di far funziona-
re i transistor con livelli di tensione
nettamente inferiori rispetto a quelli
considerati standard dall’industria
dei semiconduttori. Ciò ha permes-
so di realizzare soluzioni che adot-
tano un approccio completamente
diverso da quello tradizionalmente
seguito dai produttori di dispositivi
a semiconduttore che prevede mi-
glioramenti a livello di consumi di
natura incrementale. I dispositivi,
fabbricati utilizzando un processo
Cmos standard, sono la soluzione
ideale per applicazioni alimentate a
batteria o per le quali i consumi sono
un fattore critico, come ad esempio
IoT e prodotti indossabili. Grazie a
questi nuovi componenti i progetti-
sti possono anche prevedere l’uso
di batterie di dimensioni inferiori
che permettono di creare packaging
innovativi per i loro prodotti che ri-
sulteranno così più accattivanti per
i consumatori.
Nuovo management
in Conrad
Dallo scorso mese di maggio, Holger
Ruban (Ceo), Ralph Goedecke (IT &
Internet) and Bernhard Bach (Finan-
ce) formano il nuovo Consiglio di
Amministrazione di Conrad.
L’amministratore delegato Jörn Wer-
ner ha infatti lasciato la società, men-
tre Bernhard Bach andrà in pensione
a fine 2015. I nuovi vertici proven-
gono tutti dall’interno della società:
Ruban, 44 anni, è stato responsabile
delle global busi-
ness operations di
Conrad Holdings.
È
prevista
la
nomina di altri
giovani manager
a tempi brevi, per
proseguire il pro-
cesso di crescita
del business negli
anni a venire. Vi
sono due nuovi
managing director,
Klaus Mittermayr
e James Bell, en-
trambi già opera-
tivi all’interno della società, che si
occuperanno del operazioni globali
all’interno della Conrad Holdings.
Bernhard Bach, che come detto si ri-
tirerà dal lavoro entro la fine dell’an-
no, sarà sostituito dalla ventisetten-
ne Lea-Sophie Cramer, attualmente
Ceo di Sonoma.
Arrow: accordo
Emea con
AIC Systems
Arrow Electronicsha annunciato un
accordo per l’area Emea con la so-
cietà taiwanese
AICSystems .Le so-
luzioni di server e storage OEM/ODM
di AIC consentiranno ai clienti Arrow
l’alto livello di personalizzazione ne-
cessario per soddisfare le richieste
dei mercati target verticali.
“La linea di prodotti di AIC Sy-
stems potenzia la nostra strategia
nell’area Emea, consentendoci di of-
frire soluzioni server e storage whi-
te label ad alte prestazioni e prezzi
competitivi” afferma Amir Mobayen,
vicepresidente e general manager
di Arrow OEM Computing Solutions
Emea.”
“Gli OEM che operano in mercati
come il broadcast e la sicurezza/sor-
veglianza chiedono innovativi fatto-
ri di forma in combinazione con le
tecnologie più recenti e Arrow OCS
offre la flessibilità necessaria per
personalizzare una soluzione.”
“Noi abbiamo avvertito la necessità
di collaborare con un fornitore lea-
der di soluzioni OEM per accrescere
il nostro business in settori chiave
di mercato nell’area Emea,” ha di-
Holger Ruban,
nuovo Ceo
di Conrad
Distribution
WORLD