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EON

ews

n

.

586

-

maggio

2015

15

il numero di imprese italiane

operanti in Turchia supera

oggi le 900 aziende – soprat-

tutto Pmi”.

Nel futuro la Turchia potrebbe

diventare l’hub regionale di

grandi gruppi italiani come lo

è già per diverse multinazio-

nali. Tra le corporation “tecno-

logiche” che hanno già scelto

questo Paese come hub di

gestione per le loro attività

in Asia e Africa si possono

annoverare

Microsoft , Intel

,

Huawey

ed

Ericsson .

Phil Howarth, partner di Frost

& Sullivan, commenta sulle

nuove possibili opportunità

di business in Africa: “In un

continente che comprende

54 Paesi, 1.1 miliardi di per-

sone, fino a 2000 lingue e un

PIL combinato di 2.47 trilioni

di dollari (2014), le opportuni-

tà per le aziende di investire

in questa regione sono vaste.

Gli investimenti diretti esteri

in Africa nel 2014 sono am-

montati a 55 miliardi di dollari

– quasi come il flusso verso la

Cina, in rapporto al PIL”.

Howarth ha indicato le chiavi

che offriranno le maggiori op-

portunità di crescita: il settore

della sanità e medicina rap-

presenta un business di tutto

rispetto in tutti i suoi ambiti –

dalla farmaceutica ai disposi-

tivi medici, dalla sanità priva-

ta alle assicurazioni sanitarie.

Ottime opportunità di investi-

mento sono inoltre evidenti

nel settore dell’energia, come

ad esempio nelle funzioni di

generazione di energia, tra-

smissione e distribuzione in

diversi Paesi africani”.

Ulteriori opportunità di cre-

scita si trovano nelle industrie

dei prodotti chimici, dei mate-

riali, dell’alimentare e nel trat-

tamento delle acque.

Anche per quanto riguar-

da l’”online retail” le pro-

spettive sono decisamen-

te interessanti: “Il volume

d’affari del commercio

B2C online – ha sottoline-

ato Howarth – è destinato

a passare dai 10,8 miliardi

di dollari del 2014 ai 74,6

miliardi di dollari del 2025,

di cui il 25% legato ad ac-

quisti nel settore dei com-

puter e dell’elettronica di

consumo”.

A

ttualità

N

ella sua introduzione Livio

Vaninetti, director of italian

operations di

Frost & Sullivan

ha indicato l’espansione geo-

grafica come una priorità per

le industrie italiane e ha sottoli-

neato il ruolo avuto dai mercati

emergenti – in special modo

Brasile, Turchia e Cina – sulla

crescita del nostro export.

“Le aziende italiane più rivol-

te all’internazionalizzazione

– ha detto Vaninetti – hanno

ottenuto risultati migliori du-

rante la crisi rispetto a quelle

che hanno agito solamente

su base domestica”. Esiste

anche una correlazione tra

area geografica di espansio-

ne e dimensione aziendale.

Le aziende più piccole seguo-

no un approccio di tipo gra-

vitazionale, scelgono le aree

geografiche più vicine e cer-

cano di penetrare seguendo

una strategia focalizzata sul

mercato locale. Le aziende

di medie dimensioni, inve-

ce, sembrano più propense

a investire in Afica e in Asia

Centrale, mentre le aziende

di maggiori dimensioni si con-

centrano

prevalentemente

nell’America del Nord

e in Sudamerica.

Sebbene l’area UE-

15 veda ancora una

forte presenza di

aziende nostrane, la

tendenza è espan-

dersi verso aree

emergenti, sia nell’a-

rea UE-27 sia in Tur-

chia, Africa e Asia.

“L’area mediterranea

– ha concluso Vani-

netti – rappresenta un ottimo

compromesso tra opportunità

di crescita e costi grazie alla

posizione geografica strate-

gica, a un mercato del lavoro

in crescita e alla presenza di

numerose risorse”. All’interno

di questa area emergente la

Turchia ha una posizione di

privilegio, essendo un “ponte

ideale” tra Europa e Italia e le

economie in crescita in Medio

Oriente e Africa.

Turchia e Africa:

da qui al 2020

La situazione turca è stata

l’argomento dell’intervento di

Philipp Reuter, direttore Sud

Europa e Turchia di Frost &

Sullivan, che ha spiegato

come, per l’Italia, la

Turchia sia sempre

stata un punto strate-

gico di ingresso nel-

la regione, grazie a

un’ottima crescita in-

terna, una popolazio-

ne ampia, giovane e

orientata al consumo,

una forza lavoro qua-

lificata e istruita, e

buoni piani di incenti-

vazione governativa.

“Negli ultimi anni – ha detto

Reuter – abbiamo assistito a

molte partnership di succes-

so tra i due Paesi, nonché

investimenti diretti in diversi

settori del mercato turco, e

Internazionalizzarsi

per crescere

Per il secondo anno

consecutivo si è tenuto

a Milano il ”Growth and

Innovation Breakfast

Series” di Frost & Sullivan.

L’edizione 2015 si è occupata

di espansione geografica

e investimenti nei Paesi

emergenti, con particolare

attenzione alle aree più

interessanti in termini di

prospettive di crescita e

sviluppo per il 2020 ed oltre:

Nord Africa, Turchia, Asia

Centrale e Medio Oriente

F

ilippo

F

ossati

Livio Vaninetti,

director of Italian

operations di

Frost & Sullivan

Per le aziende

italiane

l’espansione

geografica ha

l’obbiettivo di

sviluppare il

business in nuovi

Paesi (Fonte

Istat)

La crescita

dei dispositivi

connessi in

Africa (Fonte

Gsma Mobile

Economy 2014,

Idc, Cisco, Frost

& Sullivan)