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EON

ews

n

.

586

-

maggio

2015

16

A

ttualità

delle “smart grid” richiede gran-

de impegno e collaborazione

da parte di fornitori di energia,

produttori di elettrodomestici e

organizzazioni di terze parti per-

ché gli investimenti sono di no-

tevole entità. Lo scopo è ridurre

il consumo di energia e miglio-

rare l’efficienza energetica ma

e evidente che un’operazione

di questo tipo comporta una di-

minuzione delle entrate dei for-

nitori di energia e delle entrate

fiscali dei vari Governi nazionali

per cui è necessario individuare

un compromesso sulle modalità

di esecuzione di questo investi-

mento.

Il futuro

è un sistema EMS

In ogni caso non c’è dub-

bio che un sistema integrato

per la gestione dell’energia

(EMS – Energy Management

System) rappresenta la mi-

glior soluzione. Un sistema di

questo tipo, ospitato presso

la sede del consumatore, sia

essa un’abitazione o un uffi-

cio commerciale, avrà la re-

sponsabilità della gestione dei

consumi di energia di tutti gli

elettrodomestici e le apparec-

I

termini “smart grid” e “smart

energy” non rappresentano cer-

to una novità e nel corso degli

anni sono stati compiuti molti

progressi per sfruttare i benefici

legati al miglioramento dell’effi-

cienza della rete di distribuzio-

ne e a un uso più consapevole

dell’energia. Concetti di questo

tipo sono basati sulla comunica-

zione tra fornitori di energia, reti

di distribuzione e consumatori

finali. Nella sua formulazione at-

tuale, il concetto di “smart grid” si

estende fino al contatore dell’u-

tilizzatore, un’apparecchiatura

in grado di effettuare la lettura

dei consumi energetici su base

regolare. La tecnologia PLC

(Power Line Communication) è

stata utilizzata con risultati lusin-

ghieri in applicazioni di “smart

metering”, sebbene non ci sia

finora un singolo standard ac-

cettato come metodo di comuni-

cazione su scala internazionale.

Considerando gli alti costi dell’e-

nergia, un utilizzo più razionale

delle appliance (elettrodomesti-

ci e apparecchiature elettriche

in generale) ha effetti favorevoli

sulle bollette dei consumatori. I

fornitori del servizio, dal canto

loro, possono gestire in maniera

più efficace i picchi e i cali della

richiesta di elettricità e ridurre i

costi generali legati al funziona-

mento della rete di distribuzione.

Il passo successivo dell’evo-

luzione di una “smart grid” è la

possibilità di connettere, o ge-

stire, ogni singolo elettrodome-

stico a un gateway domestico o

“sistema di gestione dell’ener-

gia” in modo da implementare il

concetto di “smart grid” a livello

di singola apparecchiatura. Al

momento attuale un approccio

di questo tipo è una semplice

utopia. Anche se l’adozione di

questo concetto può compor-

tare parecchi benefici, vi sono

parecchi fattori che ne ostaco-

lano la messa in pratica. Uno

di questi è la modalità di evolu-

zione delle “smart grid” a livello

nazionale. I fornitori di elettricità

di ogni singolo Stato e le società

di distribuzione hanno stabilito i

propri protocolli di comunicazio-

ne, costringendo in tal modo i

produttori di elettrodomestici a

garantire il supporto di un gran

numero di differenti protocolli di

comunicazione. Il passo suc-

cessivo del processo evolutivo

Smart grid:

utopia o realtà?

Il concetto di “smart grid” circola da parecchio tempo.

Mentre sono evidenti i vantaggi, per consumatori e

fornitori, legati a un uso più efficiente dell’energia, i

mezzi per conseguire tale obiettivo sono abbastanza

complessi. La domanda che sorge spontanea è dunque

la seguente: le “smart grid” sono destinate a restare

un’utopia o vi sono concreti segnali che possano

tramutarsi in realtà?

M

assimiliano

P

remoli

Foto

energymanage-

mentsystems.org