EON
ews
n
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-
maggio
2015
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A
ttualità
delle “smart grid” richiede gran-
de impegno e collaborazione
da parte di fornitori di energia,
produttori di elettrodomestici e
organizzazioni di terze parti per-
ché gli investimenti sono di no-
tevole entità. Lo scopo è ridurre
il consumo di energia e miglio-
rare l’efficienza energetica ma
e evidente che un’operazione
di questo tipo comporta una di-
minuzione delle entrate dei for-
nitori di energia e delle entrate
fiscali dei vari Governi nazionali
per cui è necessario individuare
un compromesso sulle modalità
di esecuzione di questo investi-
mento.
Il futuro
è un sistema EMS
In ogni caso non c’è dub-
bio che un sistema integrato
per la gestione dell’energia
(EMS – Energy Management
System) rappresenta la mi-
glior soluzione. Un sistema di
questo tipo, ospitato presso
la sede del consumatore, sia
essa un’abitazione o un uffi-
cio commerciale, avrà la re-
sponsabilità della gestione dei
consumi di energia di tutti gli
elettrodomestici e le apparec-
I
termini “smart grid” e “smart
energy” non rappresentano cer-
to una novità e nel corso degli
anni sono stati compiuti molti
progressi per sfruttare i benefici
legati al miglioramento dell’effi-
cienza della rete di distribuzio-
ne e a un uso più consapevole
dell’energia. Concetti di questo
tipo sono basati sulla comunica-
zione tra fornitori di energia, reti
di distribuzione e consumatori
finali. Nella sua formulazione at-
tuale, il concetto di “smart grid” si
estende fino al contatore dell’u-
tilizzatore, un’apparecchiatura
in grado di effettuare la lettura
dei consumi energetici su base
regolare. La tecnologia PLC
(Power Line Communication) è
stata utilizzata con risultati lusin-
ghieri in applicazioni di “smart
metering”, sebbene non ci sia
finora un singolo standard ac-
cettato come metodo di comuni-
cazione su scala internazionale.
Considerando gli alti costi dell’e-
nergia, un utilizzo più razionale
delle appliance (elettrodomesti-
ci e apparecchiature elettriche
in generale) ha effetti favorevoli
sulle bollette dei consumatori. I
fornitori del servizio, dal canto
loro, possono gestire in maniera
più efficace i picchi e i cali della
richiesta di elettricità e ridurre i
costi generali legati al funziona-
mento della rete di distribuzione.
Il passo successivo dell’evo-
luzione di una “smart grid” è la
possibilità di connettere, o ge-
stire, ogni singolo elettrodome-
stico a un gateway domestico o
“sistema di gestione dell’ener-
gia” in modo da implementare il
concetto di “smart grid” a livello
di singola apparecchiatura. Al
momento attuale un approccio
di questo tipo è una semplice
utopia. Anche se l’adozione di
questo concetto può compor-
tare parecchi benefici, vi sono
parecchi fattori che ne ostaco-
lano la messa in pratica. Uno
di questi è la modalità di evolu-
zione delle “smart grid” a livello
nazionale. I fornitori di elettricità
di ogni singolo Stato e le società
di distribuzione hanno stabilito i
propri protocolli di comunicazio-
ne, costringendo in tal modo i
produttori di elettrodomestici a
garantire il supporto di un gran
numero di differenti protocolli di
comunicazione. Il passo suc-
cessivo del processo evolutivo
Smart grid:
utopia o realtà?
Il concetto di “smart grid” circola da parecchio tempo.
Mentre sono evidenti i vantaggi, per consumatori e
fornitori, legati a un uso più efficiente dell’energia, i
mezzi per conseguire tale obiettivo sono abbastanza
complessi. La domanda che sorge spontanea è dunque
la seguente: le “smart grid” sono destinate a restare
un’utopia o vi sono concreti segnali che possano
tramutarsi in realtà?
M
assimiliano
P
remoli
Foto
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