EON
ews
n
.
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-
maggio
2015
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telecomunicazione. Un altro
mercato strategico è quel-
lo dei semiconduttori, che
sono alla base di tutti i nostri
componenti elettronici, ma
puntiamo anche all’industria
della difesa/aerospace, dove
l’elettronica svolge un ruolo
molto importante, perché
non c’è spazio per alcun tipo
di rischio, errore o improv-
visazione. Qui aiutiamo i
nostri clienti ad aggiornare i
loro radar, satelliti e sistemi
di comunicazione”. Un busi-
ness importante è poi quello
del supporto. “Gli strumenti
sono sempre più sofistica-
ti ed è essenziale essere
puntuali e presenti quando
c’è un’emergenza o un pro-
blema. Per questo motivo,
pur essendo un’azienda con
un’organizzazione globale,
abbiamo uno stretto lega-
me con il territorio. Vogliamo
dare un supporto locale uni-
ficato in ogni parte del mon-
do, così da offrire gli stessi
standard in qualsiasi parte
del globo”.
Dove si progetta
il futuro
Nei lontani anni Cinquanta,
era già attivo il primo labo-
ratorio di HP, L’HP-Lab, che
si occupava di studiare com-
ponenti di base, fisica della
materia, life-science e dove
– tra le altre cose - sono
stati sviluppati i primi mouse
ottici. La tradizione non si è
interrotta e accanto ai propri
laboratori di ricerca e svilup-
po di nuovi prodotti, la socie-
tà si avvale dei Keysight Lab,
vere e proprie fucine di tec-
nologia avanzata, all’interno
del quale vi sono ricercatori,
Ph.D e studiosi che pensano
a tutte quelle soluzioni che
permettono di capire quali
saranno i trend del futuro.
Nel sito di Santa Rosa è poi
presente una clean room di
13.000 m
2
: “Siamo produtto-
ri di monolitici – dice – ab-
biamo la possibilità di creare
in-house i nostri componen-
ti. Come è noto, i compo-
nenti per la misura devono
avere caratteristiche più
performanti rispetto a quelli
commerciali, con peculiarità
che in altre applicazioni ma-
gari non sono necessarie.
Per questo motivo li realiz-
ziamo all’interno: qui vengo-
no prodotti circa 150 wafer e
250.000 chip al mese. Sono
numeri ovviamente bassi ri-
spetto ai colossi mondiali,
ma siamo in grado di sod-
disfare le nostre stesse esi-
genze”.
Le tendenze
Oggi la tecnologia ha portato
a una convergenza di appli-
cazioni. Le nuove soluzioni,
modulari o portatili, hanno
sempre più funzionalità, ma
soprattutto offrono presta-
zioni paragonabili agli stru-
menti da banco tradizionali.
“Negli anni Settanta la misu-
ra era limitata ai parametri
S, oggi il Network Analyzer
può essere definito un ‘ana-
lizzatore di componenti’, per
il numero di analisi possibili.
Il concetto di misura non è
cambiato ma l’integrazione
ci permette di soddisfare la
richiesta dei nostri clienti di
misurazioni accurate, con-
sentendo la caratterizzazio-
ne simultanea di molti di-
spositivi a due o multi porte,
utilizzando un unico chas-
sis”. La tendenza è indirizza-
ta verso soluzioni modulari.
“Le aziende che si occupano
dello sviluppo di sistemi de-
cidono di investire in misura
sempre maggiore in attrez-
zature hardware di misura
modulare, siano esse com-
pletamente modulari o ibri-
de. Queste soluzioni soddi-
sfano la necessità di testare
dispositivi molto complessi
in molto meno tempo sen-
za sacrificare la precisione,
consentono di testare più
dispositivi in una sola sta-
zione di prova e permettono
di ridurre le dimensioni delle
stazioni di prova utilizzate
per testare diversi dispositivi
complessi”.
D
opo la decisione di sepa-
rare le attività delle due di-
visioni che facevano capo
ad Agilent Technologies,
Keysight Technologiesha
da poco festeggiato il primo
anno di attività. Una spin-off
molto speciale, se così la si
può definire, perché ha alle
spalle 75 anni di esperienza,
tramandati dalle società da
cui ha origine: prima HP e
poi Agilent. Non dimentichia-
mo, infatti, che Keysight è
l’evoluzione di quell’azienda
creata da Hewlett e Packard
in uno sconosciuto garage di
Addison Street a Palo Alto,
in California. Oggi il quartier
generale è a Santa Rosa e
sono circa 9.600 le persone
alle dipendenze, in 30 Pae-
si, con un fatturato stimato
di circa 2,9 miliardi di dollari.
Che cosa è cambiato dopo la
separazione? “Nella pratica,
per quanto riguarda i nostri
clienti è cambiato ben poco.
Il nostro impegno nel facilita-
re il loro successo è rimasto
immutato, così come il ca-
talogo di prodotti e il nostro
patrimonio di proprietà intel-
lettuale, brevetti e così via”,
afferma Giovanni D’Amore,
market development mana-
ger component test division
– Emea. “Sul fronte organiz-
zativo possiamo contare su
un’efficiente organizzazione
commerciale e un supporto
tecnico di alto valore, attivo
in modo capillare sul terri-
torio. Keysight continua a
fornire gli stessi elevati stan-
dard e i nostri laboratori di
ricerca dedicati alla misura
proseguono il loro impor-
tantissimo lavoro nel settore
elettronico”.
Una separazione non solo
indolore, ma addirittura posi-
tiva: “Sicuramente positiva”,
dice D’Amore. “Oggi l’intera
azienda è focalizzata sulla
strumentazione elettronica e
ciò significa che le principali
opportunità nel campo delle
misure elettroniche saranno
le priorità dell’azienda”.
I settori chiave
Keysight è attiva in settori
chiave quali difesa/aerospa-
ce, comunicazioni, semicon-
duttori e informatica: cia-
scun ambito con le proprie
piattaforme
tecnologiche
che comprendono analizza-
tori di spettro, analizzatori di
rete, analizzatori e sorgenti
di segnali e tester ‘one-box’.
“Quello della comunicazione
è un mercato in cui vogliamo
essere presenti e dal quale
abbiamo molte aspettative”,
prosegue D’Amore. “Dopo
il 4G ora si guarda al 5G:
è un mercato in evoluzio-
ne continua e noi vogliamo
aiutare i nostri clienti a svi-
luppare i loro dispositivi in
tempi brevissimi, condizione
essenziale per competere in
mercati impegnativi quali la
A
ttualità
Misurare
il futuro
Keysight ha chiuso in positivo
il primo anno di attività dopo
la separazione da Agilent.
Con Giovanni D’Amore,
market development manager
component test division –
Emea, facciamo un bilancio
di questo primo periodo, ma
soprattutto vediamo quali sono
i trend tecnologici e di mercato
più interessanti
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