EONews_576 - page 15

EON
ews
n.
576
-
giugno
2014
15
Altro aspetto importante, so-
prattutto nell’uso delle fun-
zionalità HDR (high dynamic
range), è evitare la perdita
di informazioni e dettagli del-
le immagini potenzialmente
importanti. In questo spazio
di mercato, con le proprie
soluzioni,
intende giocare un
ruolo decisivo, in particolare
in due segmenti principali di
prodotti: i processori dedica-
ti alle applicazioni di visione
nelle telecamere, e i proces-
sori ‘geometrici’ per i sistemi
di visione basati su head-up
display (HUD), ossia i visori
a sovraimpressione. Rispetto
ad altre tecnologie concor-
renti, che la società defini-
sce ‘cumbersome’ (più lente
e meno facilmente gestibili),
il ‘processore geometrico’
eWarp, il prodotto al centro
dell’offerta di GEO, punta a
posizionarsi come una so-
luzione in grado di eseguire
in real-time le operazioni di
correzione e calibrazione
delle immagini, e gestire gli
stream video di tipo ‘fisheye’
con maggiori agilità (latenza
molto bassa), prestazioni, ed
efficienza energetica.
Telecamere auto
multiprospettiche
Nel primo mercato indirizzato,
quello delle telecamere per
i sistemi automotive – che,
secondo
alcune
stime della società
,
si trova
in espansione con
un CAGR (tasso
di crescita annuale
composto) stimato
del 24,4% nel pe-
riodo 2010-2018
– i dispositivi di
visione
applicati
all’auto continuano
a svilupparsi (side
view park assist,
telecamere di monitoraggio
del conducente, lane control
camera, front view park assi-
st, telecamere di controllo dei
passeggeri e così via). Qui
GEO intende rispondere alle
disparate esigenze di elabo-
razione delle immagini che si
manifestano con le applica-
zioni di ultima generazione:
ad esempio, l’ampliamento
del campo visivo (>180°) ot-
tenibile tramite le lenti fisheye
produce notevoli distorsioni,
che vanno poi corrette. Non
solo. Il passaggio dal forma-
to analogico a quello digitale
fornisce anche la possibilità
di elaborare le immagini cat-
turate simultaneamente dalle
diverse telecamere, e pro-
durre molteplici prospettive, e
viste ravvicinate, con diversi
fattori di zoom, utilizzando un
singolo video stream (MVC
– multiview video coding).
La capacità computazionale
di eWarp torna utile anche
L
a penetrazione della tecno-
logia digitale e l’uso del pro-
tocollo IP nei sistemi di visio-
ne, di videosorveglianza, o
nelle applicazioni automotive
che fanno uso di telecamere,
stanno rivoluzionando il set-
tore e aprendo le porte a so-
luzioni innovative. In parago-
ne con la tradizionale tecno-
logia analogica, i sistemi digi-
tali incrementano la risoluzio-
ne e i dettagli catturabili. Se
poi si pensa alle telecamere
a 360°, basate su moltepli-
ci lenti e sensori, alle ‘dome
camera’, o ai dispositivi di ri-
levamento che utilizzano lenti
a occhio di pesce (fisheye),
si arriva ad abilitare applica-
zioni in cui diventa possibile
realizzare una visuale com-
pleta dell’area circostante.
Solo per fare un esempio, un
sistema di visione a 360° di
Mercedes-Benz per le opera-
zioni di parcheggio dell’auto,
consente, anche in zone in
cui normalmente si ha una
scarsa visibilità, di tenere sot-
to controllo tutti e quattro i lati
del veicolo. In questo modo,
non solo si arriva a ottenere
una visuale completa e omo-
genea della zona circostante,
ma si può anche richiedere al
sistema una prospettiva pa-
noramica, ‘a volo d’uccello’
(bird’s-eye view system), os-
sia una capacità di visualiz-
zazione del veicolo dall’alto,
in grado di eliminare even-
tuali punti ciechi, problematici
per le operazioni di manovra
del conducente.
Uno dei problemi chiave in
questo tipo di utilizzazioni è
però la distorsione, e la cur-
vatura (warping) a cui sono
soggette le immagini video
catturate, che poi occorre
‘raddrizzare’ tramite opportu-
ne elaborazioni (dewarping).
attualit
Á
Sistemi di visione in auto:
la tecnologia
che apre ‘nuove prospettive’
Dall’analogico al
digitale, passando per
telecamere e head-up
display. Le sfide di
elaborazione video,
e le soluzioni di GEO
Semiconductor
G
iorgio
F
usari
sul medesimo network pro-
cessor core Wi-Fi, mirano a
rispondere a esigenze imple-
mentative diverse: CC3200 si
rivolge agli utenti che inten-
dono realizzare una soluzio-
ne completamente integrata,
e include anche una MCU
programmabile ARM Cortex-
M4, che non gestisce le fun-
zionalità Wi-Fi – amministrate
da una parte separata del
dispositivo – ma è intera-
mente dedicabile al controllo
delle applicazioni dell’uten-
te. CC3100 è invece un net-
work processor Wi-Fi dotato
di un completo stack TCP/
IP embedded, ed è integra-
bile come ‘companion chip’
in schede e progetti embed-
ded in cui sono già presenti
MCU esterne. “Oltre ad aver
integrato all’interno di queste
soluzioni Wi-Fi un gran nu-
mero di protocolli Internet e
funzionalità di rete, fra cui un
Web server, abbiamo incluso
nei chip anche robusti mec-
canismi di security” aggiunge
Monk. Il motore di cifratura in-
tegrato in hardware risponde
alle più recenti specifiche di
sicurezza IT (WPA2 Perso-
nal, WPA2 Enterprise, WPS2,
SSL 3.0, TLS 1.2, X.509).
L’obiettivo è infatti fornire una
soluzione Wi-Fi semplice da
programmare, capace di con-
nettersi con rapidità, ma sen-
za compromettere nessuno
dei meccanismi di sicurezza,
che devono essere presenti e
robusti in un dispositivo che
si collega a Internet.
Altro aspetto chiave è il bas-
so consumo di energia: il più
contenuto del settore, dichia-
ra TI. Ciò consente ai disposi-
tivi alimentati a batteria di po-
ter contare su una radio ‘low
power’ e su evolute modalità
di alimentazione. Queste ulti-
me sono quella, più classica,
‘Always Connected’, e quella
‘Intermittently Connected’, in
grado di ridurre ulteriormente
i consumi in applicazioni che
richiedono una frequenza di
‘risveglio’ delle funzionalità
Wi-Fi, e una connessione agli
access point, meno intense.
continua a pag.16
Fig. 1 – Le
applicazioni dei
processori per
le telecamere
auto
1...,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14 16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,...32
Powered by FlippingBook