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EON
ews
n.
576
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giugno
2014
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erano state il polso e gli abiti
(28 e 29% rispettivamente),
le scarpe e l’abbigliamento,
in questo caso con tecnologia
embedded nel tessuto (18 e
15%); molto meno graditi gli
occhiali, gli auricolari e la gio-
ielleria (12%).
Elettronica nei tessuti
Gli smart fabrics
è una multinazionale
svizzera impegnata nella pro-
duzione di tessuti tecnici per
tutti i settori industriali (auto-
motive, chimico, medicale e
così via). Nell’ambito di un’e-
voluzione dei propri prodotti ha
deciso di puntare sulle nuove
tecnologie elettroniche dando
vita agli smart fabrics.
Con l’ausilio di personale
proveniente dal mondo dell’e-
lettronica e la collaborazione
di varie università europee,
Sefar riesce a fornire tessuti
intelligenti che conservano le
stesse caratteristiche di leg-
gerezza e morbidezza di quelli
tradizionali. Rispondendo alle
nuove richieste dell’industria,
i tessuti Sefar offrono parti-
colari prestazioni in termini di
temperatura, possono racco-
gliere e trasferire dati, e pos-
sono schermare. Siamo molto
lontani dalle vecchie coperte
elettriche con le resistenze
inserite nella spessa trama. I
classici fili monofilamento di
poliestere del tessuto tradizio-
nale sono stati sostituiti con fili
in materiale conduttivo (rame
o nickel) o con fili di poliestere
sublimati in materiale condutti-
vo. In questo modo Sefar Italia
sta sviluppando mercato nei
settori dell’abbigliamento in-
vernale, sportivo e da lavoro. Il
tessuto fornito è perfettamen-
te liscio, i fili conduttivi sono
riscaldati da una piccola bat-
teria a 7V che può garantire
fino a 36-37 gradi centigradi.
Altro settore molto interessato
agli smart fabrics è l’automoti-
ve; ad esempio Sefar produce
filtri riscaldanti che risolvono
il problema degli addensa-
ti di paraffina nei carburanti
alle bassissime temperature.
Sempre nell’auto, questi tes-
suti possono riscaldare piace-
volmente i sedili dell’auto. La
società sta ora completando
lo sviluppo di tessuti capaci di
trasferimento dati. Nella trama
verrà creato un circuito stam-
pato, per raccogliere, imma-
gazzinare, ricevere e trasmet-
tere informazioni. “L’interesse
non manca – spiega Alberto
Vidali, sales manager di Sefar
O
rmai l’elettronica flessibile
ha allargato i suoi orizzonti,
andando dai tanti oggetti da
manipolare (es. smartphone e
iPad) ai device da indossare:
attorno al polso, davanti agli
occhi, e ora anche a stretto
contatto della pelle. I mercati
arriveranno in seguito, dopo
un’autoselezione delle appli-
cazioni; per ora continua la
ricerca volta a migliorare le
soluzioni o a realizzarne di
nuove a partire da quelle che
un tempo erano solo esercizio
di fantasia.
Intanto la punta più conosciuta
del mercato wearable, ovvero
gli orologi e gli occhiali smart,
conquista sempre nuovi con-
sumatori, tanto che
prevede che entro il
2018 si arriverà a ben 130 mi-
lioni di pezzi annui venduti a li-
vello mondiale, un quantitativo
che è pari a 10 volte il dato del
2013 (si veda la ricerca “Smart
Wearable Devices: Fitness,
Healthcare, Entertainment &
Enterprise: 2013-2018”). Se-
condo gli analisti di Juniper
Research, il consumatore sta
diventando sempre più con-
sapevole delle opportunità
offerte da queste nuove tec-
nologie, che gradualmente si
trasformeranno in un fenome-
no di tendenza, mentre i pro-
duttori programmeranno sa-
pientemente i nuovi lanci per
allettare il mercato. “Come per
gli smartphone, anche queste
nuove applicazioni, e in par-
ticolare gli orologi intelligenti,
daranno origine a un business
‘molto affollato’ “, commen-
ta l’autore della ricerca Nitin
Bhas. Le più significative bar-
riere da affrontare e risolvere
riguarderanno i temi della pri-
vacy, pensiamo come esempio
ai risvolti dell’uso di una picco-
la camera visibile sugli occhiali
e dello storage di informazioni
sanitarie personali nel caso di
applicazioni healthcare. A pro-
posito di sanità, Juniper Rese-
arch osserva come i dispositivi
wearable del mobile fitness
stiano ora diversificandosi pro-
prio nell’ambito della medicina
in mobilità. Le sue previsioni
sono molto vicine a quelle di
secondo
cui le vendite raggiungeranno
i 125 milioni di unità nel 2017.
Il mercato non coinvolge solo
i vendor; infatti già più di un
quarto degli sviluppatori di
app regolarmente monitorati
da Strategy Analytics sta svi-
luppando quest’anno nuove
app per device wearable.
Sono ancora più ottimistiche,
ma con una analisi differente,
le previsioni di
.
Nel 2014 verranno venduti
90 milioni di dispositivi wea-
rable, un vero e proprio balzo
rispetto ai 50 milioni del 2013.
All’ultima Wearable Techno-
logies Europe Conference di
Monaco l’analista Josh Flo-
od ha stimato per il 2018 ben
485 milioni di device collocati
sui mercati mondiali. Secondo
ABI i prodotti più richiesti nel
2014 saranno i tracker dello
stato di salute, per lo sport e
varie altre attività fisiche. An-
che gli orologi e gli occhiali
intelligenti vedranno una cre-
scita delle vendite; tuttavia il
livello di accettazione da parte
dei consumatori resta ancora
basso. Uno studio realizzato
da Forrester nel 2013, relativo
all’attitudine a indossare sen-
sori su varie parti del corpo,
aveva ottenuti i seguenti ri-
sultati. Le collocazioni favorite
R
eport
Wearable,
l’elettronica sulla pelle
L’elettronica flessibile sta allargando gli orizzonti
applicativi del wearable ai tessuti e alle pellicole
indossabili utilizzati per rilevare dati,
trasmetterli, analizzarli ed elaborare risposte
utili o piacevoli per il vettore
Foto
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