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EON
ews
n.
576
-
giugno
2014
4
H
i
-
tech
&
finanza
ARM
si prepara a sfidare
.
Per il gruppo inglese di chip
design, il prossimo anno sarà
infatti un momento chiave per
accorciare le distanze con la
rivale americana. Il manage-
ment di ARM crede di poter
sfruttare l’aumento della do-
manda per conquistare nuove
fette di mercato grazie anche
alla consolidata collabora-
zione con
per il design
dei chip dell’iPad. Si punterà
anche con decisione al seg-
mento legato ai server e all’
hosting: “C’è un certo numero
di clienti e partner di ARM che
si sta focalizzando su chip de-
dicati ai server – ha spiegato
l’amministratore delegato del
gruppo di Cambdridge, Simon
Segars, senza però voler sve-
lare i nomi dei nuovi potenziali
clienti. Ma di sicuro può fornire
un valido indizio il fatto che lo
scorso mese la statunitense
AMD, che sfida Intel nel lucro-
so settore dei chip per i data
center e network, abbia svela-
to la collaborazione con ARM
per il suo nuovo processore.
Anche content provider come
, che sono grossissi-
mi utilizzatori di server, sono
costantemente alla ricerca di
soluzioni personalizzate che
gli consentano economie di
scala importanti. “Molte delle
persone con cui discutiamo ci
dimostrano interesse per un
SoC (System on Chip) tagliato
per specifiche applicazioni” ha
precisato Segars mostrandosi
decisamente ottimista sul fu-
turo della compagnia che ha
deciso di farsi spazio anche
nel segmento degli smartpho-
ne di prezzo medio-basso e di
aumentare la sua presenza in
Asia, aprendo entro fine anno
un nuovo centro a Taiwan.
“Siamo convinti che il merca-
to dei chip per telefonia, per il
networking e microcontroller
crescerà di circa il 50% en-
tro il 2018” ha aggiunto Se-
gars spiegando che proprio
il segmento microcontroller,
focalizzato sulle applicazioni
legate all’ “Internet of Things”
(IoT) che invaderanno gli og-
getti della nostra quotidianità
rendendoli intelligenti e co-
municanti, rappresenta “una
grande opportunità”. Soprat-
tutto per ARM, che oggi ha
circa il 5% del mercato di data
storage, server e networking
e il 22% del segmento micro-
controller e interconnettività.
Comparti che, secondo le
previsioni di Segars, varranno
nel 2018 circa 20 miliardi di
dollari ognuno. “Con previsio-
ni di questo genere, ARM può
davvero fare grandi cose – ha
spiegato un analista londine-
se specializzato in chip – Ma
è evidente che Intel non se
ne starà con le mani in mano
lasciandosi strappare quote di
mercato. Con il risultato che
questa sfida di ARM al big
americano dei chip costituirà
un vantaggio soprattutto per
i consumatori sia in termini
di velocità di innovazione per
prodotti sempre più validi sia
in termini di prezzi”.
Sony vede la luce
in fondo al tunnel
ARM ottimista
per il futuro
La compagnia
britannica alla
base dei chip per
l’iPad prevede un
incremento della
domanda. Per
l’azienda, il mercato
offre un’opportunità
d’oro per sfidare Intel
su alcuni segmenti
E
lena
K
irienko
F
ederico
F
ilocca
si affida alla PlayStation
e al ritorno alla profittabilità del-
la divisione televisori per far di-
menticare i deludenti risultati del
primo trimestre del 2014. Nelle
scorse settimane, il colosso
giapponese dell’elettronica di
consumo aveva presentato agli
investitori i risultati dei primi tre
mesi dell’anno che, da un lato,
mostravano un aumento del fat-
turato dell’8,1% rispetto
allo stesso periodo del
2013 grazie all’effetto
congiunto del deprez-
zamento della valuta
nipponica e del lancio
della nuova PlayStation
4 ma, dall’altro lato, evi-
denziavano una perdita di quasi
134,3 miliardi di yen, pari a 1,34
miliardi di dollari, rispetto a un
utile di 93,2 miliardi di yen. Alla
base di questo risultato così ne-
gativo gli oneri di ristrutturazione
legati all’uscita dal settore dei
personal computer Vaio, ormai
da troppo tempo in perdita, e i
costi relativi al lancio della nuova
PlayStation 4. E proprio l’ulterio-
re sviluppo del business delle
console per i videogiochi potreb-
be consentire al gruppo guidato
da Kazuo Hirai di ritornare a ma-
cinare profitti a partire dal terzo
trimestre del 2014. Sony, infatti,
dovrebbe essere tra i beneficia-
ri, insieme a
e
do
,
della caduta del divieto im-
posto tredici anni fa alle società
straniere di vendere le proprie
macchine nel mercato cinese
che, secondo le stime elaborate
dalla società
,
dovrebbero raggiun-
gere nel 2014 un giro d’affari di
circa 10 miliardi di dollari. A tale
scopo, il colosso del Sol Levante
ha costituito con il gruppo cine-
se Shanghai Oriental Pearl Co.
due joint-venture per produrre e
commercializzare la PlayStation
in Cina. Un contributo importan-
te al miglioramento della redditi-
vità dovrebbe finalmente arriva-
re dalla divisione televisori che,
grazie al forte contenimento dei
costi, pari a un miliardo di dollari
l’anno, dovrebbe tornare in utile
dopo ben undici anni consecuti-
vi di perdite. In questo business,
i vertici di Sony prevedono di
vendere 16 milioni di schermi a
cristalli liquidi nell’anno fiscale in
corso, sottolineando che il rag-
giungimento della profittabilità
potrebbe essere raggiunto an-
che con la vendita di “soli” 13,5
milioni di pezzi. Ancora limitato
dovrebbe essere, invece, il con-
tributo della divisione dispositivi
mobili dato che le vendite degli
smartphone Xperia non stanno
decollando. Basti pensare che
nel primo trimestre del 2014
sono stati venduti 8,8 milioni di
unità, rispetto agli 8,1 milioni del-
lo stesso periodo del 2013, ma
ben inferiori alle attese che era-
no di 9,7 milioni. Inoltre, il con-
tributo derivante dalle maggiori
vendite dovrebbe essere assor-
bito dai maggiori costi di ricerca
e dall’incremento delle spese
per il marketing. Sul risultato
operativo del gruppo nell’anno
fiscale in corso, tuttavia, dovreb-
bero ancora pesare 135 miliardi
di yen di costi relativi all’uscita
dal business del pc e alle altre
iniziative strategiche prese dal
management. Nel complesso,
sembra che i vertici di Sony stia-
no riportando il gruppo fuori dal-
la crisi degli ultimi anni anche se
la distanza con il rivale coreano
sembra ancora difficil-
mente colmabile.
Il gruppo guidato da Hirai punta
sul lancio della PlayStation in
Cina e sul ritorno all’utile della
divisione televisori mentre
le vendite degli smartphone
Xperia rimangono al di sotto
delle attese. Il rivale coreano
Samsung rimane ancora ben
lontano
Foto Sony
Foto ARM
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