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L’
85% delle apparecchiature
usate oggi nel mondo non so-
no connesse in rete o quan-
tomeno non sono in grado di
condividere i propri dati tra
loro o con il Cloud. L’Inter-
net delle Cose è ancora agli
albori, ma il trend verso un
mondo iperconnesso è tan-
to inevitabile quanto subor-
dinato al rinnovamento del
parco dispositivi. Nella sua
presentazione al
,
Steen Graham di
ha evidenziato come, solo nel
2013, siano stati messi in rete
ben cinque miliardi di nuovi
dispositivi ‘non personali’. Il
totale delle apparecchiature
connesse è passato così a 15
miliardi di unità, un numero
che si ritiene toccherà quota
50 miliardi entro il 2020. Tra
le numerose opportunità che
si aprono in questo scenario
non si può ignorare quella le-
gata all’espansione della Ho-
me Automation.
Solo negli Stati Uniti, il merca-
to della domotica vale 3 miliar-
di di dollari ed è attualmente
dominato dai segmenti della
sicurezza e dell’intrattenimen-
to, seguiti da quelli in rapida
espansione dell’illuminazione,
condizionamento e risparmio
energetico.
A farla da padrone sono le
applicazioni di fascia alta (leg-
gasi: di lusso), seguite dalle
soluzioni integrate gestite da
operatori di telecomunicazioni
e società di sicurezza.
La babele di protocolli di co-
municazione utilizzati dai
dispositivi per scambiare in-
formazioni tra di loro o con i
rispettivi controllori, rappre-
senta ancora un ostacolo alla
diffusione dei sistemi di Home
Automation di fascia economi-
ca, in quanto limita la libertà
di scelta del consumatore in
maniera analoga al vendor
lock-in proposto da certi pro-
duttori. Una possibile soluzio-
ne è rappresentata da hub in
grado di gestire protocolli mul-
tipli, come quello proposto da
, ma la chiave di volta
per garantire un’evoluzione
mainstream della Home Auto-
mation risiede nella semplicità
di installazione e di utilizzo.
Ed è proprio il segmento
dell’automazione domestica
‘fai da te’, attualmente fanali-
no di coda in termini di fattu-
rato, quello che prospetta le
maggiori speranza di crescita
nel settore domotico. I motivi
per crederlo sono più di uno:
innanzitutto i crescenti costi
dell’energia
rappresentano
un valido incentivo a investire
in sistemi domotici orientati al
risparmio energetico per gli
impianti di riscaldamento, con-
dizionamento e illuminazione.
In secondo luogo, la capillare
diffusione degli smartphone
ha fatto sì che in ogni abitazio-
ne sia presente, praticamente
a costo zero, un sofisticato
pannello di controllo persona-
lizzabile per gestire i diversi
dispositivi di automazione.
In aggiunta, il Cloud Compu-
ting rende possibile gestire
strategie di controllo evolute
in grado di combinare le in-
formazioni raccolte da più
dispositivi e, in un’ottica ‘full
IoT’, potrebbe anche rende-
re superflua l’installazione di
hub proprietari.
Iniziative a supporto dell’Ho-
me Automation – pur se non
necessariamente aperte –
sono state lanciate da tutti i
principali attori nell’arena.
Go-
, che già nel 2011 aveva
lanciato l’iniziativa Android@
Home, ha confermato di voler
fare sul serio con l’acquisizio-
ne per 3,2 miliardi di dollari di
, azienda produttrice
di uno dei termostati intelligen-
ti di maggior successo.
,
che con la certificazione Mfi
(Made For iPhone) ha gettato
le basi per la creazione di un
ecosistema di smart-applian-
ce in grado di interfacciarsi
in sicurezza con il proprio
smartphone, ha recentemente
aggiunto HomeKit alla propria
offerta. Annunciato all’inizio di
giugno alla
,
HomeKit
è una piattaforma introdotta
con la nuova versione di iOS
che introduce nel protocollo
di comunicazione di Home
Automation di Apple delle API
pubbliche per la comunicazio-
ne con i dispositivi domotici.
L’integrazione con il sistema
operativo semplificherà l’inte-
razione tra i vari dispositivi e le
funzionalità proprie dell’iPho-
ne, come l’interpretazione dei
comandi vocali.
Tra le aziende parte del pro-
gramma HomeKit figurano co-
lossi come
e
.
In par-
ticolare, Philips ha recente-
mente annunciato di aver già
messo a punto un prototipo di
widget – basato su HomeKit
– che permette di controllare
direttamente da iPhone le pro-
prie lampade “Hue Lux”.
EON
ews
n.
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giugno
2014
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iussani
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Complice la diffusione degli smartphone
e l’incedere dell’IoT, la Home Automation
si fa sempre più accessibile e flessibile
Home automation e IoT:
un legame sempre più stretto
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