EONews_576 - page 24

EON
ews
n.
576
-
giugno
2014
24
D:
Qual è la vostra opinione
riguardo l’andamento del mer-
cato (rallentamento, crescita,
forte incremento…)?
R:
Il mercato dei cavi e connet-
tori in Italia ha subito una con-
trazione rispetto allo scorso an-
no. Questa palpabile incertezza
ha determinato per tutti, già dal
2013, una più cauta gestione
delle scorte, un calo della do-
manda e una restrizione cre-
ditizia insopportabile. Tuttavia,
in questi primi mesi del 2014,
notiamo timidi segnali di ripresa.
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vostra
società sul breve/medio perio-
do per soddisfare al meglio le
richieste di questomercato?
R:
Ovviamente risulta impre-
scindibile un costante focus
sull’attività di innovazione tec-
nologica, a cui riteniamo im-
portante affiancare un’attenta
attività di marketing e comu-
nicazione, da svolgere trami-
te fiere, corsi, pubblicazioni e
pubblicità su riviste di settore,
per tenere informati il merca-
to sul nostro range di prodot-
ti in continua evoluzione ed
espansione. È inoltre fonda-
mentale garantire tempestivi-
tà e reattività nelle risposte e
nelle forniture, così da assicu-
rare efficacia ed efficienza al
variegato mondo degli OEM.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie
(stipula di accordi/collabora-
zioni, nuove acquisizioni, inve-
stimento in attività di ricerca e
sviluppo, in risorse umane…)?
R:
Dato che il mercato italia-
no è prevalentemente costituito
da PMI, riteniamo imprescin-
dibile la collaborazione con
un canale distributivo sempre
più specializzato e organizza-
to in modo capillare, al fine di
aumentare la nostra entratura
in nuove fasce di mercato e
raggiungere in modo ottimale
i piccoli operatori locali, garan-
tendo loro un adeguato sup-
porto. L’accordo di distribuzione
siglato con Elettromeccanica
ECC
l’anno scorso è un ulterio-
re esempio della politica
d
i collaborazione
con il mondo della distribuzione.
D:
Quali sono i settori applica-
tivi più promettenti?
R:
I settori in cui Phoenix Con-
tact sta investendo maggior-
mente sono quelli legati alle
connessioni per auto elettriche
e alle connessioni di potenza.
Negli ultimi anni abbiamo svi-
luppato una gamma di prodot-
ti dedicati, che offre al cliente
la possibilità di effettuare con-
nessioni sicure e affidabili, of-
frendo un ulteriore valore ag-
giunto proprio al prodotto finito.
D:
Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R:
Phoenix Contact pun-
ta molto sull’innovazione e
presta costante attenzio-
ne alle richieste del mercato,
al fine di andare in profondità
dei progetti e immettere sul
mercato prodotti sempre all’a-
vanguardia e performanti.
D:
Pur non avendo la sfera di
cristallo, quali sono le previ-
sioni sul lungo termine?
R:
Questa crisi non dobbiamo
vederla come una fase mo-
mentanea, ma come una situa-
zione con cui imparare a convi-
vere. Soltanto con un maggiore
supporto verso le PMI e con
sinergie comuni tra grande e
piccola industria si potrà auspi-
care una ripresa generalizzata
di tutte le attività lavorative.
R
ispetto al 2013 il nuovo an-
no è iniziato con un leggero
miglioramento nella domanda
interna
.
è una
realtà storica nel settore au-
tomotive, degli elettrodome-
stici e della connettoristica in
generale. È l’agenzia italiana
del gruppo Lear Corporation,
ex Grothe & Hartmann. Nel
tempo ha aggiunto altri impor-
tanti brand per completare la
gamma offerta al cliente.
La peculiarità dell’a-
zienda è la costan-
te innovazione dei
prodotti e il continuo
aggiornamento del
personale
tecnico.
Cerchiamo di diventa-
re consulenti dei no-
stri clienti, instauran-
do con loro rapporti
di collaborazione che
li aiutino nella fase di
sviluppo e messa a
punto del progetto, risolvendo
le problematiche che possono
scaturire e proponendo solu-
zioni alternative e innovative.
In sostanza l’obiettivo della
nostra realtà è di offrire un
supporto completo dalla fase
embrionale del progetto fino
al suo sviluppo. Nel mondo
dell’elettronica non si può più
parlare di settori trainanti ma
di nicchie di mercato che si
stanno sviluppando: macchine
agricole, navale, food, well-
ness, dove l’elettronica si fon-
de con la creatività delle nano-
tecnologie. È in questi settori
che Klingel sta lavorando.
È difficile fare previsioni sia
per la restante parte dell’an-
no in corso sia per il futuro,
soprattutto perché il mercato
è cambiato, è molto più velo-
ce rispetto agli anni passati e
manca di programmazione.
Anche l’andamento dell’eco-
nomia italiana contribuisce a
creare uno stato di ansia ge-
neralizzata negli investitori e
nell’opinione pubblica. A mio
avviso la perdita di competitivi-
tà dipende da molteplici situa-
zioni, prima fra tutte l’influenza
della giustizia sul si-
stema, nel momento
in cui non va mai a
sentenza e danneg-
gia quindi i piccoli e
medi
imprenditori,
che spesso si trovano
non tutelati in caso di
mancati pagamenti
da parte dei clienti. È
l’Italia dei cosiddetti
“furbetti”, che aprono
a chiudono aziende
con lo stesso nome, con le
stesse attrezzature e spesso
con le stesse persone non
pagando i debiti pregressi. In
questo la giustizia sarebbe do-
vuta intervenire già da tempo.
Altro punto fondamentale è la
migrazione di diverse realtà
all’estero, causata delle age-
volazioni che i Paesi stranieri,
spesso confinanti, garantisco-
no soprattutto sul costo della
manodopera.
La pressione fiscale italiana è
troppo alta e penalizza gli im-
prenditori che credono nel no-
stro Paese e che si adoperano
per garantire il lavoro all’in-
terno del territorio nazionale.
Spesso sono proprio le PMI,
il vero zoccolo duro dell’Ita-
lia, in cui Klingel si identifi-
ca, ad aver sofferto di più in
questo ultimo biennio, ma ad
aver reagito immediatamen-
te proprio per la struttura più
snella e flessibile.
P
arola
alle
A
ziende
Elettronica italiana:
qualche segnale di ripresa
e un cauto ottimismo
Phoenix Contact
Si inizia a vedere la luce
per il settore dell’elettronica.
In un contesto ancora
fortemente compromesso,
non mancano prospettive
di sviluppo interessanti
Intervista a Alberto Lucarelli,
product manager device connectors
G
iuseppe
S
alafia
A
cure
della
redazione
CAVI & CONNETTORI
Giuseppe
Salafia,
general
manager di
Klingel Italiana
Alberto
Lucarelli
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