EONews_575 - page 19

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avola
R
otonda
EON
ews
n.
575
-
maggio
2014
BAMBINI:
Nei sistemi cyber-
fisici, un punto di differenzia-
zione per NI è rappresentato
dalla disponibilità di stru-
menti di progettazione dotati
di corretti livelli di astrazione,
perché questi permettono la
combinazione automatica, la
simulazione e la distribuzio-
ne dei modelli cyber e fisici.
Gli stessi modelli possono
poi adattarsi ai requisiti di
monitoraggio, e ai test har-
dware-in-the-loop.
COOLEY:
Un primo fattore è
la
tecnologia energy-friendly:
attraverso la famiglia Gecko
EFM32, offriamo il paniere di
MCU ARM-based più ener-
gy-friendly oggi disponibile.
Poi la semplicità: il nostro
ambiente di sviluppo Simpli-
city Studio fornisce una piat-
taforma unificata
per MCU a 8/32 bit,
in grado di semplifi-
care notevolmente
la progettazione di
sistemi embedded.
Un terzo fattore è
l’integrazione mi-
xed-signal: Silicon
Labs ha una lunga
tradizione d’innova-
zione nella tecnolo-
gia a segnale misto,
con un’esperien-
za d’avanguardia
nell’integrazione di periferi-
che, funzioni analogiche e
mixed-signal nei CMOS, per
ridurre costi, complessità e
consumi.
DAMI SCH:
I n t e r ne t o f
Things è diventato un ter-
mine popolare per descrive-
re un approccio di rete che
Wind River ha praticato e
raffinato nel corso di decen-
ni: attivare sistemi automa-
tizzati e interconnessi. Con
oltre trent’anni di esperien-
za nelle tecnologie embed-
ded e come pioniere nelle
comunicazioni machine-to-
machine, abbiamo la com-
petenza e gli strumenti per
fornire connettività intelli-
gente, elevata sicurezza, e
gestibilità ai dispositivi intel-
ligenti e ai sistemi che li con-
trollano. Lavorando a stretto
contatto con i nostri clienti,
stiamo sviluppando soluzioni
end-to-end: dal dispositivo, al
gateway, all’applicazione. La
Wind River Intelligent Devi-
ce Platform funziona come
backbone software per i ga-
teway intelligenti, e fornisce
componenti pre-integrati,
completamente collaudati e
ready-to-use per connetterli,
gestirli e renderli sicuri.
L’ultima versione dell’RTOS
VxWorks è stata riprogettata
per il mondo IoT. In collabo-
razione con Intel, forniamo
una soluzione di ‘secure ga-
teway’ che accellera l’anali-
si del traffico di rete via DPI
(deep packet inspection).
In ambito data center e IT,
il software carrier
grade Open Vir-
tualization consen-
te la migrazione di
appliance vir tuali
su differenti piatta-
forme di computing,
abilitando i service
provider a fornire
una disponibilità
di livello ‘six-nine’
(99,9999%). Infine,
nel dominio cloud,
ancora in partnership con
Intel, possiamo fornire l’ulti-
ma generazione del softwa-
re Hadoop, che permette di
sviluppare funzionalità ana-
litiche per l’elaborazione dei
big data.
GIGLIO:
Come chiarito, il
nostro approccio punta prin-
cipalmente all’ecosistema.
ner di collaborare insieme,
per garantire l’uso di stan-
dard aperti e un più ampio
ecosistema. Ciò sta creando
nuove alleanze: ad esempio,
gli operatori di data center
e reti devono adottare SLA
(service level agreement) più
stringenti laddove l’ecosiste-
ma embedded ha necessità
di aprire la gestibilità e la si-
curezza a livello enterprise.
Il recentemente formato In-
dustrial Internet Consortium
è un esempio di un’alleanza
che combina tutti i layer dello
stack IoT end-to-end.
GIGLIO:
Come detto, oggi
il limite del mercato IoT è
proprio la rete: troppi stan-
no pensando allo sviluppo
di applicazioni e apparati
finali, senza prestare suffi-
ciente attenzione alle con-
dizioni di contorno. Per con-
tro, l’approccio Avnet Memec
è considerare non solo gli
endpoint, ma l’intero ecosi-
stema, cioè tutti gli aspetti
legati all’infrastruttura indi-
spensabile per portare nel
cloud il layer software che
rappresenta la vera interfac-
cia per il servizio. Secondo
noi questo è l’unico approc-
cio che permetterà alla IoT
di trasformarsi in un mercato
davvero grande. A tal fine,
Avnet Memec ha stretto una
serie di partnership con co-
struttori di apparati, service
provider e virtual network
operator – con particolare
attenzione a quelli europei
– che stanno coprendo aree
significative del territorio con
sistemi di comunicazione
specifici per la IoT. In Fran-
cia siamo molto avanti, e
anche in Italia presto saran-
no coinvolte importanti cit-
tà. Per esempio, grazie alla
partnership con Wyless, un
virtual network operator che
vanta importanti accordi con
carrier telecom locali di tut-
ta Europa, siamo in grado
di proporre coperture globali
e senza roaming, offrendo
su tutto il territorio tariffe flat
per il controllo remoto degli
endpoint attraverso porta-
li Web personalizzati per il
cliente.
MAGGS:
In Mouser siamo
costantemente impegnati a
rafforzare la nostra gamma
di prodotti. Ora abbiamo nel
nostro portfolio quasi tutti i
più grandi nomi del settore,
anche se dobbiamo anco-
ra siglare qualche contrat-
to. Per noi è estremamente
importante collaborare an-
che con aziende di nicchia
– a volte con le startup – che
forniscono una sola tecno-
logia in grado di offrire note-
voli miglioramenti in termini
di prestazioni. Ma i chip, da
soli, non sono sufficienti per
iniziare a lavorare a nuovi
progetti. È necessario l’intero
‘ecosistema’ di tecnologia –
sistema di sviluppo software,
scheda di sviluppo, idee di
progettazione e documen-
tazione – quindi offriamo
anche una delle più estese
selezioni di kit di sviluppo
immediatamente disponibili
dell’intero settore.
EONEWS:
Quali principali
fattori vi differenziano dai
concorrenti?
ANDEEN:
L’elettronica ana-
logica, che interfaccia il mon-
do fisico con quello digitale,
è nel DNA di Maxim. All’in-
terno del mercato analogico
abbiamo sviluppato su base
continuativa nuovi prodotti:
la nostra cultura è dunque
basata sul costante rinnova-
mento di questo portafoglio.
Continueremo a sfruttare ta-
le know-how per innovare,
e ricercare nuove applica-
zioni in cui l’utilizzo dei no-
stri prodotti possa garantire
prestazioni migliori e fornire
un reale valore aggiunto. L’o-
biettivo è anche integrare tali
prodotti in sistemi analogici,
in modo da fornire non solo
valore aggiunto, ma anche
accelerare l’adozione di que-
ste applicazioni.
continua a pag.20
Alexander
Damisch,
senior
director IoT
solutions di Wind
River
“La tecnologia
deve integrare
le esigenze delle
persone”
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