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EON
ews
n.
575
-
maggio
2014
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gio, una maniglia, un pupazzo,
un cappello, una scarpa e così
via. In realtà esistono molte al-
tre macchine classificate come
stampanti 3D, che utilizzano
materiali diversi e hanno forme
e dimensioni varie”.
RS Components propone 3 ca-
tegorie di macchine. Una entry
level in scatola di montaggio che
produce oggetti con dimensione
fino a 120 mm per lato. Orien-
tata al mondo educational e agli
hobbisti, è molto economica e
prima di utilizzarla richiede as-
semblaggio e messa a punto.
Un’altra categoria comprende
vari modelli con diversi colori
e dimensioni di stampa fino a
300 mm per lato. Infine il model-
lo CubeX che è una macchina
di stampa monocolore e molto
piccola. Oltre a queste, il distri-
butore fornisce anche la ben
nota statunitense MakerBot,
stampante molto robusta e fun-
zionale utilizzata soprattutto nel
mondo della prototipa-
zione industriale.
EONEWS:
La stam-
pa 3D esiste già da
oltre due decenni.
Come mai è diven-
tata un tema così di
tendenza?
CIPOLLA:
“La tec-
nologia della svolta
è la scheda di ge-
stione, con il sof-
tware che consente
di trasformare un’immagine
3D qualsiasi in un’immagine
3D dedicata alla macchina da
stampa. Ciò ha reso questo
strumento fruibile da tutti. La
scheda di controllo degli assi
della macchina si avvicina al
mondo dell’area embedded;
l’utilizzo di schede a micro-
controllore a basso costo e
ad alte prestazioni (ad esem-
pio Arduino piuttosto che
Raspberry) ha reso possibile
la realizzazione di macchine
funzionali che vengono pro-
poste al mercato a prezzi
contenuti. Per questo ritengo
che in futuro la crescita sarà
enorme e sarà possibile in tut-
te le direzioni. L’obiettivo dei
leader di settore è quello di
puntare al mondo professio-
nale con uno strumento molto
economico, ma ritengo che
sarà enorme anche l’utilizzo
privato e domestico”. “Tra l’al-
tro sta nascendo anche il nuo-
vo business delle agenzie di
stampa 3D – aggiunge anco-
ra Cipolla – che producono su
commissione a partire dal file
del cliente”. Anche in Italia si
assisterà a un’evoluzione rapi-
dissima. “Storicamente siamo
stati leader nella produzione
di macchine a controllo nume-
rico e ora stanno nascendo
tante piccole aziende che co-
struiscono stampanti 3D”.
EONEWS:
Quale tipo di
concorrenza ci si può atten-
dere negli anni di esplosio-
ne del mercato?
CIPOLLA:
“Nella fascia me-
dio bassa se dovessero entra-
re i grandi player della stampa
tradizionale (come
HP, Epson Canon),
tutto il mercato ent-
ry level sarebbe nelle
loro mani. Non si im-
pegnano ancora pro-
babilmente perché
l’utilizzo della mac-
china non è alla por-
tata di tutti, dato che
le attività di messa
in funzione e taratu-
ra richiedono un mi-
nimo di conoscenze
meccaniche. Per le macchine
di fascia alta, invece, c’è già
un ampio mercato potenziale
che sta attendendo una dimi-
nuzione dei prezzi con una
crescita delle funzionalità.
Questa è la sfida lanciata ai
costruttori. In Italia al momen-
to non abbiamo produttori di
fascia alta”.
Dalla prototipazione
alla manifattura
Passiamo ora alla categoria
più elevata della stampa 3D, le
macchine destinate ad applica-
zioni industriali. EONEWS ha
intervistato Arcam, EOS e Stra-
tasys, società leader internazio-
nali nella produzione additiva.
e “Rapper“ dal progetto RepRap
(Replicable Rapid Prototyping),
la stampante 3D che consen-
te di replicare le parti plastiche
della macchina per produrne di
nuove.
Una fortunata esposizione,
ospitata nello stand dell’azienda
paterna nel corso di una fiera a
Firenze, fece nascere l’idea di
impresa.
Kentstrapper propone stam-
panti 3D della famiglia FDM,
che sono stampanti a deposito
di materiale termofuso: polime-
ri plastici, il PLH che è derivato
dell’amido di mais, l’ABS, quello
dei mattoncini Lego e dei pa-
raurti delle automobili, il PET,
oppure altri materiali a effetto
vetro, legno o pietra. Attualmen-
te l’azienda sta testando nuovi
materiali elastico-gommosi e
fluorescenti.
La clientela di Kentstrapper
comprende PMI produttive, che
utilizzano la stampa 3D per la
prototipazione (ad esempio nei
settori della bigiotteria, moda,
meccanica, giochi), architetti,
libero professionisti e creativi,
che realizzano plastici di edifici,
strutture architettoniche, copie
di reperti archeologici, oggetti di
design, produttori di protesi den-
tarie. Dal 2011, data della fon-
dazione dell’impresa, ad oggi,
Kentstrapper ha già proposto al
mercato tre diverse versioni del-
la propria stampante più piccola
e due modelli più grandi, mentre
continua la R&S per crearne di
nuove con diverse funzionalità.
“A mio parere le stampanti 3D
a basso costo continueranno
a essere utilizzate per la pro-
totipazione o tutt’al più per pic-
cole campionature – afferma
Luciano Cantini. Altro settore
di impegno per Kentstrapper è
l’educational. L’azienda fornisce
le macchine alle scuole (istituti
tecnici, di moda, design e archi-
tettura) e propone lezioni e wor-
kshop per insegnarne l’uso.
“In tre anni abbiamo osservato
una crescita della conoscen-
za e della diffusione in Italia di
questa tecnologia, che susci-
ta entusiasmo in tanti giovani
creativi e piace agli artigiani,
perché attraverso queste mac-
chine riescono a ridurre i tempi
di esecuzione del loro lavoro”. In
Italia esistono e crescono tante
piccole realtà di produzione di
stampanti 3D nate per hobby,
come quella dei fratelli Cantini,
mentre le imprese più struttura-
te sarebbero 4 o 5, secondo il
nostro intervistato, che conclu-
de: “Il settore sta nascendo solo
ora e le attese di crescita sono
davvero molto elevate”.
“Le stampanti 3D sono già pre-
senti anche nel mondo indu-
striale dove vengono utilizzate
nella fase di prototipazione e
sono molto apprezzate perché
realizzano oggetti di altissima
finitura” – afferma Oscar Cipol-
la, regional products marketing
manager – Italy and Iberia di
La società
distribuisce e supporta la distri-
buzione e la promozione del
mondo 3D, in quanto è legato al
pacchetto DesignSpark Mecha-
nical proposto dal distributore.
“Il tema è molto sentito in tutto
il mondo della progettazione,
sia elettronica sia meccanica –
dice Cipolla, anche perché con
una stampante 3D si possono
creare parti di oggetti o proto-
tipi in tempi rapidissimi, senza
dovere dipendere dai tempi di
attesa dell’esecuzione da parte
di un’officina meccanica”.
“Nell’immaginario comune una
stampante 3D è simile a un mi-
croonde che si collega a un PC
con una chiavetta USB o con
un cavo al fine di realizzare un
oggetto di plastica: un ingranag-
R
eport
segue da pag. 9
Foto:
Kentstrapper
Oscar Cipolla,
regional products
marketing
manager – Italy
and Iberia di RS
Components
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