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EON
ews
n.
575
-
maggio
2014
4
e
hanno appena concluso un
importante accordo strategi-
co. Il gruppo sudcoreano e
l’azienda californiana (di pro-
prietà del fondo ATIC di Abu
Dhabi) hanno deciso di strin-
gere un patto di ferro su più
anni per sfruttare insieme il
processo produttivo a 14 na-
nometri con transistor FinFET,
destinati alla produzione di
system on chip (SoC), in parti-
colare orientati al mercato dei
mobile device. Questo nuovo
processo produttivo, sviluppa-
to da Samsung e concesso
in licenza a Globalfoundries,
potrà contare sulle capaci-
tà industriali di Samsung a
Hwaseong (Corea del Sud) e
Austin (Texas), oltre che sul-
la fabbrica di Globalfoundries
a Saratoga (New York) che
inizieranno la produzione di
massa entro fine anno. Sono
già disponibili infatti i Process
Design Kits per i clienti proget-
tisti di chip. Dal punto di vista
delle performance, i transistor
FinFET a 14nm, sfruttando un
design tridimensionale, “pun-
tano a superare i limiti delle
soluzioni planari offrendo fino
al 20 percento di velocità in
più, il 35 percento di consumi
in meno e uno scaling del 15%
per quanto concerne l’area
occupata rispetto al tradizio-
nale processo a 20 nanometri
con transistor 2D” ha spiegato
una nota congiunta delle due
aziende evidenziando che il
prodotto finale sarà un ibrido
(transistor a 14nm FinFET su
un Back End of Line a 20 nm
LPM) capace di abbattere i
consumi e migliorare le pre-
stazioni. Questa nuova offerta
produttiva sarà sicuramente
studiata con interesse dalle
numerose aziende fabless che
finora si sono rivolte a
o a
Si apre infatti un nuo-
vo scenario competitivo che
garantisce rapidità di innova-
zione e maggiore flessibilità,
qualità fondamentali per com-
petere su un mercato dinamico
come quello dei mobile device.
Infine, questo accordo
strategico consentirà a
Samsung e Globalfoundries
di concentrare gli investi-
menti e guardare al futuro
con maggiore serenità gra-
zie anche alla possibilità di
poter sfruttare al meglio,
con la nuova tecnologia,
gli impianti esistenti. “Inte-
se industriali di questo tipo
portano grandi vantaggi per
coloro che le stringono – ha
spiegato un analista statuniten-
se – ma sono anche uno stimo-
lo per l’intero mercato che deve
allinearsi alla rapidità con cui
si muovono i player più veloci
e offrire prodotti competitivi a
prezzi interessanti”. Insomma
l’alleanza stretta fra i due grup-
pi potrebbe dare il via a un giro
di intese che potrebbero solo
far
del bene al mercato.
I
risultati dei primi tre mesi del
2014, ma soprattutto le prime
indicazioni sul prevedibile an-
damento dei profitti per il trime-
stre in corso non sono affatto
piaciuti agli investitori di Wall
Street. Nella prima seduta di
borsa successiva le quotazio-
ni dei titoli del colosso guida-
to da Steve Mollenkopf hanno
perso circa il 4%. Ma vediamo
nel dettaglio i numeri che sono
stati comunicati per meglio
comprendere le ragioni della
reazione degli investitori. Il le-
ader mondiale nei chip e nelle
tecnologie 3G e 4G per dispo-
sitivi mobili ha registrato nel
periodo compreso tra il primo
gennaio e il 30 marzo 2014 un
fatturato di 6,37 miliardi di dol-
lari, in crescita del 4% rispetto
allo stesso trimestre dell’anno
precedente, ma leggermente
inferiore alla media delle stime
degli analisti che indicavano la
cifra di quasi 6,5 miliardi. A trai-
nare i ricavi, le vendite di chip
e servizi, cresciute del 6% su
base annua, mentre le entrate
provenienti dalle licenze sono
rimaste invariate. Sulla stes-
sa lunghezza d’onda anche la
profittabilità, con l’utile netto in
crescita del 6% a 1,96 miliar-
di. Con riferimento al trimestre
in corso, i vertici di
hanno indicato per il fatturato
un valore compreso tra 6,2 e
6,8 miliardi, mentre la media
delle stime degli analisti indica-
va la cifra di 6,6 miliardi, e per
l’utile per azione un intervallo
compreso tra 1,15 e 1,25, ri-
spetto a una stima media degli
analisti di 1,25 dollari. Ricordia-
mo che nel secondo trimestre
del 2013, il fatturato del colos-
so di San Diego era stato di
6,24 miliardi e l’utile per azio-
ne aveva raggiunto quota 1,03
dollari. A giudizio degli esperti,
la ridotta crescita dei ricavi è
riconducibile alla debolezza
delle vendite di nuovi disposi-
tivi mobili sul mercato cinese
che, a sua volta, è legata al
comportamento di un numero
sempre maggiore di consuma-
tori che, nell’attesa che venga
finalmente introdotta in Cina
la rete di comunicazione dati
di ultima generazione (LTE,
cioè Long Term Evolution),
snobba gli smartphone basati
sulla vecchia tecnologia. Mol-
lenkopf è, tuttavia, convinto
che l’introduzione del sistema
LTE sul mercato della telefonia
mobile cinese subirà una forte
accelerazione a partire dalla
fine del 2014. Anche alla luce
di queste dichiarazioni, mol-
ti esperti sono convinti che il
2014 sarà un anno di cresci-
ta limitata per Qualcomm che
dovrebbe riprendere a correre
a partire dall’anno prossimo,
sempre che il rallentamento
dell’economia in Cina, che
rappresenta circa il 57% del
giro d’affari complessivo del
gruppo di San Diego, regi-
strato negli ultimi mesi non si
trasformi in una vera e propria
frenata nel 2015. Nel frattem-
po, gli analisti che coprono il ti-
tolo Qualcomm rimangono nel
complesso ottimisti sulle pro-
spettive di medio-lungo termi-
ne della società: su 45 giudizi
ben 36 sono positivi e soltan-
to due suggeriscono ai propri
clienti di vendere le azioni agli
attuali prezzi di mercato.
H
i
-
tech
&
finanza
La Cina frena
la corsa di Qualcomm
Samsung e
Globalfoundries
si alleano
per i chip a 14 nanometri
Intesa storica fra i due
produttori che mirano ad
avere una tecnologia più
avanzata dei concorrenti
dividendosi i costi.
Una strategia di cui
potrebbero beneficiare
anche i fabless a
cominciare da Amd. Ma
intanto con TSMC e Intel
la battaglia è già iniziata
E
lena
K
irienko
F
ederico
F
ilocca
La crescita del gruppo di
San Diego nel 2014 sarà
limitata a causa dei ritardi
nell’introduzione del sistema LTE
in Cina che spinge i consumatori
a rinviare l’acquisto di nuovi
smartphone. Gli analisti che
coprono il titolo rimangono
comunque ottimisti sulle
prospettive di medio-lungo
termine
Steve
Mollenkopf,
Ceo di
Qualcomm
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