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nella vita quotidiana. Il fatto-
re di forma degli strumenti
da banco invece è rimasto
in gran parte invariato negli
anni. Tutti i componenti, di-
splay, processore, memoria,
sistemi di misura, manopole/
pulsanti, sono stati integra-
ti in un singolo dispositivo
stand-alone.
La strumentazione odierna
ha raggiunto una certa ma-
turità, e gli ingegneri della
generazione Y avranno la
necessità di incorporare le
tecnologie moderne negli
strumenti. La strumenta-
zione della generazione Y
comprenderà touchscreen,
dispositivi mobili, connessio-
ni cloud e intelligenza predit-
tiva, in grado di fornire van-
taggi significativi rispetto alle
generazioni precedenti.
Touchscreen
Secondo
,
“gli ingegneri assoceran-
no sempre più il concetto
di interfaccia utente a quel-
lo utilizzato nei dispositivi
elettronici di consumo.”Le
interfacce utente touchscre-
en dei dispositivi mobili
odierni forniscono un’e-
sperienza completamente
diversa rispetto alle mano-
pole e ai pulsanti fisici de-
gli strumenti attuali, inade-
guati per la generazione Y.
Aggiungendo nuove funzio-
nalità, gli strumenti si arric-
chiscono di nuove manopole
e pulsanti. Questo approccio,
tuttavia, non è scalabile. A
un certo punto, il numero di
manopole e pulsanti diventa
problematico e inefficiente.
Alcuni strumenti ricorrono
a menu multilivello e a “pul-
santi leggeri”, corrisponden-
ti ad azioni variabili, ma la
complessità di questi sistemi
ha generato altri problemi di
usabilità. Gran parte degli in-
gegneri della generazione Y
descriverebbe gli strumenti
odierni come ingombranti.
Uno strumento che abban-
dona completamente le ma-
nopole e i pulsanti fisici, e uti-
lizza un touchscreen come
interfaccia utente, potrebbe
risolvere queste problema-
tiche. Invece di mostrare
tutti i comandi contempo-
raneamente, il touchscreen
potrebbe semplificare l’in-
terfaccia, fornendo in modo
dinamico solo i contenuti e i
comandi relativi all’attività in
corso. Gli utenti, inoltre, po-
trebbero interagire con i dati
direttamente sullo schermo
invece che con manopole o
pulsanti separati. Potrebbe-
ro utilizzare interazioni ba-
sate su gesti, come il pinch
sul grafico dell’oscilloscopio
per modificare il time/div o
il volts/div. Le interfacce tou-
chscreen sostituiscono in
modo più efficiente ed intui-
tivo le manopole e i pulsanti
fisici.
Strumenti basati
su dispositivi mobili
Usufruendo delle risorse
hardware fornite dai disposi-
tivi mobili, gli strumenti pos-
sono sfruttare componenti
migliori e tecnologie più re-
centi.
L’approccio sarebbe molto
diverso rispetto a quello de-
gli strumenti odierni. L’elabo-
razione e l’interfaccia utente
verrebbero gestite da una
app su un dispositivo mobile.
Poiché non sarebbero ne-
cessarie manopole, pulsanti
fisici, o display, l’hardware
dello strumento sarebbe co-
stituito soltanto da sistemi di
misura e temporizzazione,
risultando più piccolo e a
basso costo. Gli utenti non
sarebbero limitati da minu-
scoli display incorporati, da
memorie su schede ridotte e
funzionamento lento Potreb-
bero, al contrario, usufruire
di display nitidi e di grandi
dimensioni, gigabyte per
l’archiviazione dei dati e pro-
cessori multi-core. Le teleca-
mere integrate, i microfoni e
gli accelerometri potrebbero
semplificare nuove funziona-
EON
ews
n.
575
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maggio
2014
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lità, come catturare l’imma-
gine di una configurazione di
test o registrare annotazioni
audio per l’inclusione con i
dati. Gli utenti potrebbero
persino sviluppare app per-
sonalizzate per soddisfare
esigenze specifiche.
Anche se gli strumenti tradi-
zionali sono in grado di inte-
grare componenti migliori, la
velocità con cui ciò potrebbe
avvenire risulterebbe troppo
lenta rispetto ai dispositivi
mobili. L’elettronica di con-
sumo ha cicli di innovazione
più rapidi e si basa su eco-
nomie di scala. Gli strumenti
che usufruiscono di questi
andamenti incalzanti pre-
senteranno sempre tecnolo-
gie migliori e a costi inferiori.
Connessi al cloud
Gli ingegneri, solitamente,
trasferiscono i dati dagli stru-
menti ai computer con chia-
vette USB o software che
effettuano il download dei
dati tramite cavi Ethernet o
USB. Anche se si tratta di un
processo piuttosto comune,
la generazione Y è abituata
a un accesso istantaneo ai
dati, basato su tecnologie
cloud. Servizi come Dropbox
e iCloud archiviano i docu-
menti nel cloud e li sincroniz-
zano automaticamente tra i
dispositivi. Grazie al WiFi e
alle reti cellulari che manten-
gono gli utenti sempre con-
nessi, è possibile accedere
ai propri documenti e modi-
ficarli ovunque e in qualsiasi
momento.
Oltre ad archiviare semplice-
mente i file nel cloud, alcuni
servizi ospitano applicazioni
complete. Con servizi come
Google Docs, gli utenti pos-
sono collaborare da remoto
e modificare simultanea-
mente i documenti da qual-
siasi luogo.
Gli strumenti che incorpora-
no reti e connessioni cloud
potrebbero fornire gli stessi
vantaggi agli ingegneri. Inge-
gneri da qualsiasi parte del
mondo potrebbero accedere
sia ai dati sia all’interfaccia
utente. Per eseguire il de-
bug di un problema con un
collega remoto, piuttosto
che condividere soltanto
uno screenshot statico, gli
ingegneri potrebbero inte-
ragire con gli strumenti in
tempo reale per compren-
dere meglio il problema.
Le tecnologie cloud miglio-
rerebbero notevolmente
l’efficienza e la produttività
dei team di ingegneri.
T
ecnologie
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