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POWER

DC DC CONVERTER

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- ELETTRONICA OGGI 459 - GENNAIO/FEBBRAIO 2017

periori a quello in corrispondenza del quale si ottie-

ne l’efficienza di picco, il valore di questo parametro

diminuisce in modo graduale. Nel momento in cui si

progetta un sistema di alimentazione è importante te-

nere in considerazione curve di questo tipo

in quanto il funzionamento in punti il cui il

carico ha valore inferiori o superiori a quel-

lo relativo in cui si raggiunge l’efficienza di

picco, provocherà sprechi di energia e gene-

razione di calore indesiderato all’interno del

sistema. Osservando la figura 2, si può notare

che sebbene il convertitore PoL A sia caratte-

rizzato da un’efficienza di picco più elevata, il

convertitore PoL B rappresenta la soluzione

più idonea per l’applicazione considerata (in

termini di efficienza) a causa della quantità di

potenza richiesta dal carico.

Un altro elemento da tenere in considera-

zione quanto si utilizzano convertitori PoL è

il valore della capacità che deve essere ag-

giunta a livello di sistema per ottenere le pre-

stazioni desiderate in termini di ondulazione

e transitori. Sebbene un’analisi dettagliata su quantità

e tipologie di condensatori esterni richiesti vada al

di là degli scopi di questo articolo, è utile osserva-

re che non tutti i moduli PoL sono uguali in termini

di prestazioni anche se i dati riportati sui datasheet

sono simili. A prima vista può sembrare che conver-

titori PoL differenti siano caratterizzati da prestazioni

simili per quel che concerne l’ondulazione e i tran-

sitori ma un’analisi più approfondita delle condizioni

di collaudo permette di evidenziare notevoli differen-

ze che possono influenzare costo e dimensioni di una

soluzione di alimentazione.

Nella tabella 1 è riportato un confronto tra due mo-

duli PoL concorrenti. Dalle informazioni riportate sui

datasheet sembrerebbe che queste due potenziali so-

luzioni siano quasi identiche per quel che concerne

ondulazioni e transitori.

Dall’esame della tabella si evince che uno dei moduli

(il convertitore PoL B) richiede una capacità esterna

di valore 3 volte superiore per ottenere le stesse pre-

stazioni in termini di variazione della tensione dell’al-

tro modulo. Ciò si traduce in un significativo aumento

di costo e in un utilizzo poco efficiente dello spazio a

bordo della scheda.

Fortunatamente, i più avanzati moduli PoL al momento

disponibili sono implementati utilizzando una tecno-

logia completamente digitale, che assicura sensibili

miglioramenti rispetto ai moduli analogici tradizionali

per quel che concerne ondulazioni e transitori rap-

portate alle dimensioni della soluzione complessiva.

I componenti la famiglia di convertitori PoL NDM3Z-90

di CUI (Fig. 3), ad esempio, sono in grado di fornire al

carico una corrente massima di 90A assicurando ele-

vate prestazioni in termini di ondulazione e transitori

a fronte di una sensibile riduzione della capacità di

uscita.

Schemi di compensazione

L’obiettivo di un modulo PoL è fornire un’uscita sta-

bile e regolata in modo da produrre un livello di ten-

sione (voltage rail) il più possibile “pulito” da erogare

al carico. Ciò implica che un modulo di questo tipo

disponga di un anello di retroazione negativo in modo

tale che, nel momento in cui si verifica una deviazio-

ne rispetto all’uscita ideale, la rete di retroazione del

modulo PoL eseguirà una compensazione finalizzata

a riportare di nuovo l’uscita nelle condizioni di rego-

lazione ideale.

Sono numerosi gli schemi di compensazione di-

sponibili, che differiscono leggermente gli uni da-

Tabella 1 – Confronto tra la capacità di uscita richiesta

per due differenti convertitori PoL

POL A

POL B

Current Rating

60A

40A

Δ V

out

10 mV

10 mV

Δ I

out

30A

20A

Ceramic Capacitors

3x10 µF = 30 µF

4x47 µF = 188 µF

Polymer Capacitors

9x330 µF = 2970 µF 27x330 µF = 8910 µF

Total Capacitors

~ 3000 µF

~ 9000 µF

Fig. 2 – Confronto tra le curve di efficienza di due convertitori PoL e le condizioni

di carico dell’applicazione