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POWER

DC DC CONVERTER

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- ELETTRONICA OGGI 459 - GENNAIO/FEBBRAIO 2017

gli altri, ma qui di seguito saranno analizzati pregi

e difetti dei tradizionali schemi di compensazione

analogico e digitale.

Compensazione analogica (Fig. 4):

in una rete di

compensazione analo-

gica l’uscita del modulo

è rilevata, filtrate e con-

frontata con una ten-

sione di riferimento per

generare un segnale di

errore. Questo segnale

è utilizzato per compen-

sare l’uscita e corregge-

re qualsiasi deviazione

che possa essersi veri-

ficata.

Il vantaggio degli sche-

mi di compensazione di

tipo analogico è dato dal

fatto che sono utilizzati

da molto tempo e posso-

no essere implementati

mediante componenti

standard. Lo svantag-

gio, invece, è legato alla

difficoltà di regolare in

modo adeguato l’anel-

lo, al fine di garantire la stabilità in tutte le condizioni

operative, mantenendo nel contempo un’ampiezza di

banda sufficiente estesa per consentire una risposta

rapida ai fenomeni transistori. Un’operazione di que-

sto tipo richiede parecchie ore trascorse in laborato-

rio per effettuare a più riprese operazioni di saldatura

di componenti, dissaldatura e collaudo. Gli schemi di

compensazione analogici, inoltre, sono sensibili al ru-

more esterno che può essere acquisito e accoppiato

inavvertitamente con l’uscita.

Sebbene lo schema di compensazione analogico (e

le sue differenti versioni) sia in auge da molto tempo,

nell’ultimo decennio sono stati messi a punto nuovi

schemi di compensazione digitali che garantiscono

indubbi vantaggi.

Compensazione digitale (Fig. 5):

analogamente agli

schemi di tipo analogico, una realizzazione che pre-

veda la compensazione digitale rileva l’uscita, la fil-

tra, la confronta con un riferimento, genera un errore

e alla fine effettua la compensazione dell’uscita per

correggere qualsiasi deviazione che possa essersi

verificata. La fondamentale differenza è data dal fatto

che questa sequenza di operazioni viene eseguita nel

dominio digitale. Il rilevamento dell’uscita è eseguita

mediante un convertitore A/D mentre il confronto, la

generazione dell’errore e la compensazione avven-

gono all’interno di un circuito integrato. L’esecuzione

all’interno del dominio digitale garantisce un notevo-

le miglioramento in termini di reiezione del rumore,

che permette di evitare l’accoppiamento indesiderato

con l’uscita di sorgenti di rumore esterne.

L’adozione di uno schema di compensazione digitale

evita di spendere parecchie ore al chiuso di un labo-

ratorio per saldare/dissaldare differenti componenti

al fine di modificare e ottimizzare l’anello di retroa-

zione. A tal fine, è sufficiente modificare alcuni para-

metri digitali all’interno dell’integrato per modificare

il comportamento del modulo PoL e soddisfare le ri-

Fig. 3 – La famiglia di moduli PoL digitali NDM3Z-90 di CUI

Fig. 4 – Schema di un tipico regolatore di tensione a commutazione analogico