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- ELETTRONICA OGGI 459 - GENNAIO/FEBBRAIO 2017

ANALOG/MIXED SIGNAL

OP AMP

cettabili per la generazione termica e la dissipazione

di potenza. Oltre alla resistenza che si presenta agli

ingressi, occorre considerare anche la frequenza.

La tensione totale di rumore si calcola integrando la

densità della tensione di rumore nell’intera banda di

frequenza. È importante filtrare il rumore a frequen-

ze superiori (e forse anche inferiori) alla larghezza di

banda del segnale.

In applicazioni di transimpedenza, in cui l’ingresso

dell’amplificatore è una corrente, occorre procedere

in modo diverso. In questo caso, la tensione di rumore

Johnson del resistore di retroazione aumenta con un

fattore pari alla radice quadrata della sua resistenza,

ma contemporaneamente l’aumento del guadagno del

segnale è lineare in funzione della resistenza. Quindi

si ottiene il rapporto segnale/rumore ottimale con una

resistenza tanto elevata quanto consentito dalla ten-

sione di rumore o di corrente prodotta dall’amplifica-

tore operazionale. Un esempio interessante è illustrato

nell’applicazione all’ultima pagina (pagina 26) del da-

tasheet di LTC6090.

Rumore e altri problemi

Il rumore è solo una di altre cause di errore, e va

considerato nel contesto di queste. La tensione di

offset all’ingresso (il disadattamento di tensione agli

ingressi dell’amplificatore operazionale) può essere

considerata come una tensione di rumore CC. Il suo

effetto può essere ridotto notevolmente eseguendo

una calibrazione una tantum del sistema, ma questa

tensione di offset varia in funzione della temperatura

e del tempo in seguito a variazioni delle sollecitazio-

ni meccaniche. Inoltre, varia in funzione del rapporto

di reiezione all’ingresso (CMRR) e dell’alimentatore

(PSRR). Una calibrazione in tempo reale del sistema

per annullare la deriva causata da queste variabili di-

venterebbe rapidamente costosa e impraticabile. Per

applicazioni in ambienti dif-

ficili, in cui la temperatura

varia notevolmente, l’incer-

tezza delle misure dovuta

alla tensione di offset e alla

deriva può dominare rispet-

to al rumore. Ad esempio, un

amplificatore operazionale

con deriva di temperatura

pari a 5 μV/°C può presen-

tare una variazione riferita

all’ingresso di 625 μV da

-40 °C a 85 °C a causa della

sola deriva di temperatura.

In confronto a tali valori, una tensione di rumore di

alcune centinaia di nanovolt è irrilevante. L’amplifica-

tore LT6018 presenta una deriva straordinariamente

piccola – 0,5 μV/°C – e una tensione massima di of-

fset pari ad appena 80 μV da -40 °C a 85 °C. Presta-

zioni ancora migliori sono offerte dall’amplificatore

ad azzeramento automatico LTC2057 introdotto di

recente, la cui tensione massima di offset è minore di

7 μV da -40 °C a 125 °C. La densità della tensione di

rumore a larga banda è uguale a 11 nV/ Hz, mentre

la tensione di rumore dalla continua a 10 Hz è di 200

nV

P-P

. Sebbene tali valori siano maggiori rispetto a

LT6018, a volte LTC2057 può rappresentare la scel-

ta migliore per applicazioni a bassa frequenza gra-

zie al valore straordinariamente basso della deriva

dell’offset d’ingresso in funzione della temperatura.

Vale anche la pena di notare che grazie alla bassa

corrente di polarizzazione all’ingresso, LT2057 pre-

senta una corrente di rumore molto più bassa rispet-

to a LT6018. Un altro vantaggio della bassa corrente

di polarizzazione all’ingresso di LTC2057 è il valore

molto basso del clock feedthrough rispetto a molti

altri amplificatori a deriva nulla. Alcuni di questi ul-

timi possono presentare notevoli componenti spurie

della tensione di rumore quando l’impedenza del ge-

neratore è elevata.

In tali circuiti ad alta precisione, è necessario an-

che prestare attenzione a ridurre al minimo gli ef-

fetti termocoppia, che possono generarsi ovunque vi

sia una giunzione di metalli diversi. Anche giunzioni

di due cavi di rame di produttori differenti possono

generare forze elettromotrici termiche di 200 nV/°C,

maggiori di oltre 13 volte rispetto alla deriva del caso

peggiore di LTC2057. In questi circuiti a bassa deri-

va sono importanti tecniche di layout per adattare

o ridurre al minimo il numero di giunzioni presenti

nel percorso del segnale d’ingresso dell’amplificare,

mantenere vicini tra di loro gli

ingressi e giunzioni adattate,

ed evitare gradienti termici.

Il rumore, quindi, è una limita-

zione fisica fondamentale. Per

ridurne al minimo gli effetti

nella gestione di segnali di sen-

sori, occorre fare attenzione a

scegliere un amplificatore ope-

razionale adatto, a ridurre al

minimo e adattare le resistenze

d’ingresso, e a configurare in

modo ottimale il layout fisico

del progetto.

Fig. 3 – Generatori di rumore di natura coerente

e incoerente in una coppia differenziale

di amplificatori operazionali