Table of Contents Table of Contents
Previous Page  31 / 86 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 31 / 86 Next Page
Page Background

ANALOG/MIXED SIGNAL

OP AMP

31

- ELETTRONICA OGGI 459 - GENNAIO/FEBBRAIO 2017

nella relazione che fornisce la densità della tensione

di rumore la radice quadrata della frequenza compa-

ia al denominatore può generare confusione. Ma va

tenuto presente che si sommano le potenze, e non le

tensioni, di rumore. Quindi, per calcolare la tensione

di rumore integrata di un resistore o di un amplifi-

catore operazionale, occorre moltiplicare la densità

della tensione di rumore per la radice quadrata della

banda di frequenza, in Hz, in cui si considera il ru-

more. Ad esempio, un resistore da 100 genera una

tensione di rumore di 1,3 μV (valore efficace) in una

banda di 1MHz (0,13 nV/ * 100 * 1.000.000 Hz).

Per un circuito con un filtro del primo ordine anziché

con transizione brusca da banda passante a banda

eliminata (“brick-wall”), la larghezza di banda andreb-

be moltiplicata per 1,57 per tenere conto del rumore

nella banda di transizione. Per esprimere la tensione

di rumore come valore picco-picco anziché effica-

ce, la si moltiplica per un fattore uguale a 6 (non 2,8

come si farebbe nel caso di una sinusoide). In base a

queste considerazioni, la tensione di rumore di que-

sto resistore da 100 con un semplice filtro passa

basso da 1MHz è prossima a 9,8 μV

P-P

.

Inoltre, l’amplificatore operazionale presenta una cor-

rente di rumore all’ingresso corrispondente alla cor-

rente entrante o uscente per ciascun ingresso, i

n-

e

i

n+

. Questi valori vanno moltiplicati per le corrispon-

denti resistenze, R

1

in parallelo a R

2

nel caso di i

n-

e

R

S

nel caso di i

n+

per ottenere la tensione di rumore

in base alla legge di Ohm. Esaminando la struttura in-

terna dell’amplificatore (Fig. 3), si osserva che questo

rumore di corrente risulta da vari generatori.

Considerando il rumore a larga banda, ciascuno

dei due transistor d’ingresso genera rumore di tipo

shot, quindi non coerente, sulla propria base, i

ni-

e

i

ni+

. Anche il generatore di corrente all’estremità

della coppia d’ingresso, i

nt

, crea rumore, coerente,

diviso fra i due ingressi (i

nt

/2 in ciascuno). Se la

resistenza ai due ingressi è identica, la tensione di

rumore coerente a ciascun ingresso è pure uguale

e quindi le due tensioni si cancellano secondo il fat-

tore di reiezione di modo comune dell’amplificatore,

lasciando principalmente inalterato il rumore inco-

erente, che nelle schede tecniche viene riportato

come rumore di corrente bilanciato. Se invece esi-

ste un notevole disadattamento fra le due resistenze

agli ingressi, le componenti di rumore coerente e in-

coerente rimangono e le tensioni di rumore si som-

mano con legge quadratica; il valore che ne risulta

viene riportato, in alcune schede dati, come rumore

di corrente sbilanciato.

Sia LT1028 sia LT6018 hanno tensione di rumore infe-

riore a quella di un resistore da 100 (che a tempera-

tura ambiente è pari a 1,3 nV/ Hz), per cui laddove le

resistenze del generatore sono maggiori, il rumore di

tensione dell’amplificatore operazionale spesso non

sarà il fattore limitante del rumore del circuito. Nei

casi in cui le resistenze del generatore sono molto

inferiori, inizierà a dominare la tensione di rumore

dell’amplificatore. Nel caso di resistenze del genera-

tore molto alte, domina il rumore di corrente dell’am-

plificatore e nella zona intermedia domina il rumore

Johnson dei resistori (per amplificatori operazionali

ben progettati che non presentino potenza di rumore

eccessiva). La resistenza alla quale la tensione e la

corrente di rumore dell’amplificatore sono bilanciate

per cui né l’una né l’altra domina, è uguale al rappor-

to fra tali tensione e corrente. Poiché la tensione e la

corrente di rumore variano in funzione della frequen-

za, anche la resistenza intermedia varia in funzione

della frequenza. Per un generatore sbilanciato, a 10

Hz la resistenza intermedia di LT6018 è pari a circa

86 , mentre a 10 kHz è uguale a circa 320 .

Minimizzare il rumore del circuito

A questo punto è utile chiedersi come deve agire un

progettista per ridurre al minimo il rumore. Quando

occorre gestire segnali di tensione, un buon punto di

partenza è la riduzione della resistenza equivalente al

di sotto di quella intermedia dell’amplificatore. In mol-

te applicazioni, la resistenza del generatore è costante

e determinata dallo stadio a monte, spesso un senso-

re. I resistori di guadagno e di retroazione possono es-

sere scelti di valore ridotto. Tuttavia, poiché il resisto-

re di retroazione fa parte del carico dell’amplificatore

operazionale, esistono limiti dovuti all’uscita massima

generabile dall’amplificatore e dai valori massimi ac-

Fig. 2–Generatori di rumore inun circuito conamplificatoreoperazionale