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ANALOG/MIXED SIGNAL

SAR ADC

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- ELETTRONICA OGGI 452 - MARZO 2016

2015 .

Questo microcircuito si caratterizza per la risoluzione

a 13 bit e la velocità di 6,4 MS/s ma soprattutto perché incor-

pora uno schema di rilevamento e correzione errori che con-

sente di ottenere la massima precisione senza penalizzare le

prestazioni e il consumo. Fabbricato con processo CMOS in

geometria di riga da 40 nm il convertitore può essere alimenta-

to con 1 solo Volt e consumare appena 46 µW pur garantendo

un SNDR (Signal-to-Noise and Distortion Ratio) di 64,1 dB. Lo

schema di correzione è introdotto nella retroazione con il DAC

che normalmente serve a reiterare il confronto tante volte quanti

sono i bit di risoluzione desiderati e rappresenta un’importante

innovazione perché ha un’impostazione circuitale molto

semplice che consente di ottenere in 15 confronti la risoluzione

di 13 bit insieme al consumo ultra basso, il che costituisce un

successo perché finora è stato ben difficile superare una decina

di bit di risoluzione senza utilizzare un circuito di calibrazione

con consumo tipico superiore al mW. In pratica, il Redundancy-

Facilitated Error-Detection and Correction Scheme effettua una

retroazione ridondante che serve a calibrare automaticamente

il DAC sul valore ottimale per ogni confronto e a far lavorare il

comparatore (che esegue i confronti) in modalità Low-Power

per i primi dieci cicli di confronto che abbattono la Differential

Non-Linearity (DNL) iniziale e poi in modalità High-Precision per

altri cinque cicli che eliminano la Integral Non-Linearity (INL) in

modo tale da ottenere dopo 15 cicli la completa conversione con

risoluzione di 13 bit. Con quest’approccio l’ADC offre un ENOB

(Effective Number of Bit) di 10,4 bit e un’efficienza di conversione

di 5,5 fJ. A Imec si trovano già due ADC SAR caratterizzati per le

applicazioni Ultra-Low Power e proposti agli OEM che vogliono

sviluppare e realizzare nuovi prodotti per IoT.Pensato per i moduli

radio Ultra-Wide Band c’è un ADC SAR con 16 canali in divisione

di tempo tutti con risoluzione di 5 bit e velocità che può essere

impostata a 0,5 GS/s se si vuole limitare l’alimentazione a 0,75V

e contenere il consumo a 0,47 mW e l’efficienza di conversione

a 36 fJ mentre se si alza l’alimentazione a 1 V allora la velocità di

conversione sale a 1 GS/s, il consumo a 1,6 mW e l’efficienza a

57 fJ. Nelle due configurazioni l’ENOB è rispettivamente pari a

4,7 e 4,8 bit mentre per entrambe la massima non linearità DNL/

INL riscontrabile è inferiore a 0,1 LSB. Con un processo CMOS in

geometria di riga da 90 nm l’area occupata sul silicio è di 0,11

mm

2

ed è contenuta in un package Qfn56.

Più versatile è il Flex (o Flexible) ADC SAR nel quale si può con-

figurare sia la risoluzione da 7 fino a 10 bit sia la velocità di con-

versione da 0 fino a 8 MS/s. Non solo ma anche la tensione di

alimentazione di 1 V può essere scesa a 0,7V pur garantendo

una velocità di conversione massima di 2 MS/s. Ovviamente con

la risoluzione cambiano i consumi che a 7 bit sono di 1,61 µW a

0,7V e 13,39 µW a 1V mentre per le stesse due tensioni salgono

rispettivamente a 1,77 e 14,9 µW a 8 bit, a 2,72 e 22,83 µW a 9

bit e a 3,56 e 29,65 µW a 10 bit. Cambiano anche l’efficienza di

conversione e l’ENOB che considerando solo l’alimentazione di

1 V valgono rispettivamente 13,4 fJ e 6,97 bit a 7 bit, 7,7 fJ e 7,89

bit a 8 bit, 7,0 fJ e 8,78 bit a 9 bit e 5,5 fJ e 9,39 bit a 10 bit. Con

geometria di processo Cmos di 90 nm questo ADC occupa 0,047

mm

2

ed è contenuto in package Qfn56. Quest’elevata flessibilità è

stata decisa per permetterne l’uso in un ampio range si applica-

zioni a consumo ultra basso come le reti a corto raggio di sensori

alimentati da energy harvester per uso medicale o sportivo op-

pure le reti wireless per la domotica.

Verso gli oggetti IoT intuitivi

Questi ADC fanno parte di una famiglia di moduli a consumo ultra

basso progettati in seno all’Imec fra cui troviamo un trasmettitore

radio per la banda ISM a 2,4 GHz con velocità di 1 Mbps e con-

sumo massimo di 2,5 mW in trasmissione e da 0,9 a 1,2 mW in

ricezione, un modulo per le comunicazioni a corto raggio Ultra-

Wide Band con banda da 6 a 9 GHz, velocità scalabile da 110

kbps a 27 Mbps e consumo di 3,5 mW in trasmissione e 9 mW

in ricezione e, infine, una Event Driven Radio con transceiver a

900 MHz per il controllo remoto dei dispositivi nelle reti wireless

a corto raggio con velocità di 100 kbps e consumo massimo di

150 µW. Questi moduli ULP sono i mattoni fondamentali per le

applicazioni IoT e perciò l’Imec e l’Holst Centre hanno avviato

quest’estate un ambizioso programma di ricerca per sviluppare

i building block degli oggetti Intuitive Internet-of-Things, o IIoT,

I2oT oppure I2oT. L’obiettivo è fare in modo che le reti a corto

raggio di sensori possano configurarsi automaticamente anche

se ai loro nodi ci sono dispositivi di diverso tipo sollevando gli

utenti da ogni preoccupazione. Ciò è particolarmente importante

quando si tratta di sensori medicali da applicare sui pazienti ma

è un valore altrettanto importante per gli I2oT per lo sport o per

la domotica.

Fig. 4 – Nel Flex ADC SAR Imec consente di configurare la risoluzione a 7,

8, 9 o 10 bit e la velocità da 0 a 8 MS/s per ottenere consumi ultra bassi

che vanno da un massimo di 29,65 µW a un minimo di 1,61 µW

Fig. 3 – Occupa 0,11 mm

2

l’ADC SAR pensato da Imec per le radio UWB

e offre 16 canali con risoluzione di 5 bit e velocità selezionabile a 0,5

oppure a 1 GS/s