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POWER

LED

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- ELETTRONICA OGGI 450 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2015

Evoluzione dei sistemi

a LED “AC-direct”

C

ome è accaduto per molti altri tipi di prodotti a semi-

conduttori, anche i LED di anno in anno garantisco-

no migliori prestazioni a fronte di una riduzione dei

costi. La diminuzione è stata così drastica che altri elementi

che compongono un tradizionale apparecchio di illumina-

zione a LED – l’alloggiamento, i connettori, la scheda PCB, le

ottiche e, soprattutto, l’alimentatore – contribuiscono ora in

larga misura al costo totale del sistema che, solo un lustro

fa, era ascrivibile per la maggior parte al costo del solo LED.

Da qui l’esigenza di sviluppare un’architettura molto più eco-

nomica, finalizzata alla riduzione del costo dell’alimentatore.

Per alcune tipologie di apparati di illuminazione – apparecchi

che forniscono la luce verso il basso (downlighter), apparec-

chiature lineari e luci a parete – il basso costo è l’elemento

più importante per gli acquirenti. In un contesto di questo

tipo è stato sviluppato il concetto di sistema a LED che fun-

ziona quando connesso direttamente all’alimentazione di

rete (AC-direct LED), con l’obbiettivo di eliminare il ricorso al

tradizionale, ma ingombrante e costoso, alimentatore a com-

mutazione (SMPS) AC-DC.

Le prime implementazioni di sistemi LED alimentati diretta-

mente in AC creavano ai progettisti problemi di difficile so-

luzione, oltre a limitare fortemente la libertà di ottimizzare

caratteristiche di funzionamento e fattore di forma degli ap-

parecchi di illuminazione.

Ora, grazie a un’architettura migliorata

è

possibile realizzare

sistemi a LED alimentati direttamente in AC che coniugano

flessibilità in fase di progettazione e prestazioni competitive.

L’attenzione a questo punto si focalizza sul costo.

I problemi degli alimentatori SMPS

Un tradizionale LED ad alta luminosità è un dispositivo a

bassa tensione, caratterizzato da una tensione diretta pari a

circa 3V. L’alimentazione di rete è fornita a 120V o 240V, a

seconda della regione del globo in cui si trova l’utilizzatore.

Un apparecchio di illuminazione richiede quindi la presenza

di un dispositivo in grado di trasformare e ridurre la tensione

AC di rete nella tensione diretta DC richiesta dal LED (o da

una stringa di LED) il cui valore tipicamente inferiore a 60V.

Per espletare tale compito di solito si fa ricorso a alimentato-

re a commutazione. Il principale vantaggio di un SMPS è l’e-

levato livello di efficienza, spesso superiore al 90%, abbinato

alla capacità di fornire l’isolamento elettrico (necessario per

ragioni di sicurezza).

L’efficienza è una caratteristica intrinseca dell’architettura a

commutazione che immagazzina e scarica l’energia ad alta

velocità tramite induttori e condensatori, immagazzinando la

potenza durante il picco dell’oscillazione della tensione al-

ternata invece di dissiparla, alla stregua di un semplice re-

golatore lineare.

Un alimentatore SMPS richiede ingombranti induttori o tra-

sformatori e condensatori. Oltre a ciò, la tipologia di conden-

satori elettrolitici utilizzati negli alimentatori sono caratteriz-

zati da un ciclo di vita molto inferiore rispetto a quello degli

altri componenti: solitamente sono i primi componenti di un

sistema di illuminazione a LED a guastarsi. Inoltre è neces-

sario predisporre adeguate contromisure contro le interfe-

renze elettromagnetiche (EMI) in quanto la commutazione di

Francois Mirand

EMEA technical director

Future Lighting Solutions

A division of Future Electronics

Grazie alla regolazione di tipo distribuito è

possibile superare le limitazioni dei progetti dei

sistemi a LED alimentati direttamente in AC della

prima generazione

Fig. 1 – Schema di una semplice implementazione di alimentazione

diretta in AC di 4 LED