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- ELETTRONICA OGGI 443 - MARZO 2015

range dinamico. Per esempio, sono già stati svilup-

pati convertitori in grado di raggiungere una velo-

cità di campionamento pari a 64 GS/s, quindi con

ampiezza di banda istantanea di 32 GHz. Dispositivi

di questo tipo, se producibili in volumi, porterebbe-

ro all’eliminazione dell’operazione di conversione

verso il basso (downconversion) del segnale ana-

logico fino a una frequenza di 32 GHz, entro quindi

la regione delle onde millimetriche. Per contro, il

numero effettivo di bit sarebbe probabilmente pari

a 5,8 a 10 GHz e a frequenze più elevate potrebbe

diminuire drasticamente, mentre il range dinami-

co dovrebbe attestarsi intorno a 43 dB. A livello di

dispositivi di laboratorio, questi numeri sono de-

cisamente interessanti. Per applicazioni pratiche,

invece, è necessario un incremento in termini sia

range dinamico sia di ENOB.

Per qualsiasi tipo di convertitore, il numero di bit

di risoluzione influenza in larga misura il livello di

accuratezza con il quale il dispositivo è in grado

di rappresentare il segnale di ingresso. L’ENOB

rappresenta un mezzo semplice per “riassumere”

le prestazioni complessive di un convertitore A/D,

con particolare riferimento all’accuratezza del di-

spositivo in corrispondenza di specifici valori di

frequenza e velocità di campionamento. Sfortuna-

tamente, all’aumentare della frequenza il numero

effettivo di bit diminuisce a causa della presenza di

fenomeni di rumore e distorsione, con conseguen-

te diminuzione del rapporto tra segnale e rumore

(SNR) che, a sua volta, si traduce in un’ulteriore

diminuzione dell’ENOB (a causa della stretta cor-

relazione che intercorre tra questi due ultimi para-

metri). Il termine ENOB può generare confusione in

quanto esso può riferirsi ai bit di risoluzione che il

convertitore A/D è in grado di garantire, come pure

al numero totale “effettivo” di bit che si ottengono

quando il convertitore è integrato all’interno di un

sistema. L’ENOB del singolo dispositivo è sempre

maggiore rispetto a quello ottenibile quando il di-

spositivo è incluso in un sistema. Per lo scopo di

questo articolo, ha senso utilizzare l’ENOB a livello

di singolo dispositivo.

Poiché nei dispositivi di conversione il range di-

namico rappresenta la larghezza delle ampiezze

del segnale espressa in decibel che il dispositivo

è in grado di risolvere, esso rappresenta un para-

metro essenziale in applicazioni di comunicazione,

EW, radar e comunque laddove l’intensità di un se-

gnale varia rapidamente, spesso su un intervallo

molto esteso. Maggiori sono i numeri, migliori sono

le prestazioni. ENOB, range dinamico, velocità di

campionamento e ampiezza di banda sono, nel loro

complesso, i parametri che permettono di definire

le prestazioni. Le prestazioni conseguibili alle fre-

quenze più elevate e negli ambienti operativi più

severi determinano la possibilità di identificare un

segnale in ambienti rumorosi, ad alta densità spet-

trale, e di individuarne le caratteristiche in maniera

precisa.

In definitiva, la domanda da porsi è se l’adozione

della conversione “direct-to-digital” segni la fine

dei downconverter a microonde. Ciò è già avve-

nuto nella parte più bassa della regione delle mi-

croonde. Per le frequenze più elevate, invece, ci

vorranno ancora molti anni prima che sia possibile

effettuare una conversione diretta (a una frequenza

ad esempio di 40 GHz) preservando nel contempo

le caratteristiche chiave. La conversione non è il

solo elemento da tenere in considerazione. Elevate

velocità di conversione generano grandi quantità

di dati in tempi estremamente brevi e richiedono

risorse di elaborazione in grado di gestire i co-

siddetti “big data”, che richiedono più hardware,

spazio e potenza rispetto alle reali esigenze di un

utilizzatore medio. Questo traguardo, un giorno o

l’altro, sarà raggiunto.

Ulteriori informazioni sono disponibili nella sezio-

ne “

Applications & Technologies

” del sito web di

Mouser:

http://www.mouser.it/applications/

MOUSER ELECTRONICS

Fig. 2 – Scheda di valutazione del convertitore analogico-

digitale (ADC) duale a 14 bit AD9250 di Analog Devices