Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  18 / 86 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 18 / 86 Next Page
Page Background

18

- ELETTRONICA OGGI 443 - MARZO 2015

COVERSTORY

I

mmaginare come sarebbe la nostra esistenza

senza la possibilità di convertire le informazioni

provenienti dall’ambiente circostante (quindi ana-

logiche) nel dominio digitale è un compito arduo.

Facendo uno sforzo di fantasia, il mondo potrebbe

essere simile a quello degli anni ‘50, senza quin-

di smartphone, TV ad alta definizione, computer

oppure orologi “intelligenti” e multifunzione. La

lista degli oggetti che non esisterebbero o sareb-

bero comunque molto più “poveri” di funzionalità,

in assenza della conversione analogica/digitale,

sarebbe senza dubbio lunghissima.

Parecchi oggetti di questa lista richiedono conver-

titori A/D operanti a basse frequenze (e completati

dai corrispondenti DAC, ovvero convertitori digi-

tale/analogico). Nella parte più alta della regione

delle microonde la conversione è ancora oggetto di

studio. I benefici che si possono trarre dalla conver-

sione a frequenze particolarmente elevate, attual-

mente impossibile, sono stati oggetto di approfon-

diti studi e ricerche da parte del mondo industriale,

accademico e militare. Un potenziale beneficio di

notevole portata è la possibilità di eliminare i down-

converter (ovvero i convertitori verso il basso) a

microonde oltre a un numero significativo di com-

ponenti analogici (Fig. 1)

Il compito di acquisire e digitalizzare ampiezze di

banda istantanee molto elevate ricade sui converti-

tori A/D, componenti che già integrano un gran nu-

mero di funzionalità. A prima vista, la conversione di

forme d’onda analogiche nel dominio digitale non è

un’operazione più complessa alle alte frequenze. Le

conversioni ad alte velocità di campionamento con

risoluzione e range dinamico elevati sono operazi-

oni che rientrano ormai nella normalità.

Velocità di campionamento: un fattore critico

La legge di Moore non è valida per i convertitori:

aumenti significativi in termini di velocità di campi-

onamento (e quindi di ampiezza di banda) non sono

semplici da conseguire. I dispositivi a più elevate

prestazioni sono “custoditi” nei laboratori dei pro-

duttori di apparecchiature di test, dei costruttori di

dispositivi e di organizzazioni militari. Al momento

attuale non è possibile sapere qual è la frequenza

più elevata che è stato possibile convertire ed es-

istono ottime ragioni per mantenere segreta questa

informazione. I convertitori sono i dispositivi che

più di ogni altro determinano le prestazioni di oscil-

loscopi, analizzatori di spettro e di segnale e, più in

generale, di qualsiasi sistema elettronico destinato

a scopi militari che utilizza lo spettro elettromag-

netico. Gli altri componenti in ordine di importanza

sono gli FPGA, come i componenti della serie

Stra-

tix V GX di Altera

e, in tempi più recenti, le unità di

elaborazione grafica di tipo general-purpose prepo-

ste all’elaborazione di grandi quantità di dati che

sono il risultato della conversione “direct-to-digital”

ad alta frequenza.

Un esempio semplificato contribuirà a chiarire il

concetto: se un convertitore A/D effettua un cam-

pionamento a 20 Gb/s, la sua ampiezza di banda

istantanea sarà di circa 10 GHz quando opera nella

prima zona di Nyquist. Facendo l’ipotesi che il nu-

I convertitori A/D sono in grado di digitalizzare i segnali acquisiti

a frequenze sempre più elevate, con conseguente progressiva

eliminazione dei downconverter a microonde: tale processo, seppure

inevitabile, non è destinato a concludersi in tempi brevi

Barry Manz

Mouser Electronics

CONVERSIONE “DIRECT

ALTERNATIVA AI